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Intervista a Cesare Hoffer, Coordinatore provinciale Nursing up – Trento

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UIL SCUOLA – TRENTINO * LAVORATORI STRUTTURE INFANZIA: TABARELLI, « LA SCELTA DELL’UNDICESIMO MESE È INEFFICACE ED INIQUA »

Scritto da
12.19 - mercoledì 25 gennaio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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UIL SCUOLA INFANZIA dà conto dei lavori che si sono tenuti lunedì, da parte delle delegate e dei delegati UIL Infanzia.
All’ordine del giorno la mutazione genetica estiva della Scuola. Al termine dei lavori si è approvato un documento che impegna la UIL ad una forte azione di protesta, rispetto ad una decisione assunta unilateralmente, senza mai aver avuto confronto con il personale della Scuola.

Assieme alla protesta si attiveranno forme di sensibilizzazione rivolte al mondo della politica dei partiti.
I referenti provinciali di UIL Scuola Infanzia chiederanno incontri con tutti i Capigruppo in Consiglio Provinciale: la Politica dovrà assumersi le proprie responsabilità, illustrando in maniera non ambigua la propria posizione su questa scelta dell’undicesimo mese. Una scelta che continuiamo a pensare inefficace, inefficiente, iniqua.

 

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Daniela Tabarelli

Pietro Di Fiore

 

 

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LA SCUOLA E LE PERSONE DI SCUOLA MERITANO RISPETTO

Si è tenuta ieri, 23 gennaio 2023, una partecipatissima riunione dei rappresentanti sindacali UIL del personale insegnante delle scuole dell’infanzia provinciali e del personale insegnante, operatore e cuoco delle scuole dell’infanzia equiparate. Con le delegate e con i delegati UIL abbiamo individuato e concordato possibili azioni di sensibilizzazione e manifestazione del dissenso volte a ribadire che a scuola operano professionisti, che la Scuola merita rispetto. Daniela Tabarelli: “Ci rivolgeremo a tutte le forze politiche, perché la politica dovrà assumersi le proprie responsabilità”.

Abbiamo fatto sintesi delle sollecitazioni provenienti da tutto il territorio, che evidenziano una situazione di forte disagio. Le recenti scelte politiche impattano in modo forte sulla struttura delle scuole dell’infanzia del Trentino che, consolidata da molti anni, ha portato a risultati di eccellenza. La richiesta del personale è quella di attivarsi con azioni forti per sensibilizzare la parte politica con l’obiettivo di offrire a bambini e bambine il meglio possibile rispetto alle loro esigenze, dando allo stesso tempo una risposta anche al bisogno dei genitori di conciliare gli impegni di lavoro e la vita familiare.

Noi siamo convinti che ci sia ancora la possibilità di pensare per le nostre bambine e i nostri bambini attività di qualità diverse, invece di investire solo sull’apertura delle scuole dell’infanzia nel mese di luglio. La scuola ha, per sua natura, delle scadenze, dei ritmi, dei passaggi scanditi da pause cronologiche che aiutano a misurare e a misurarsi con la propria crescita. Durante l’anno scolastico i bimbi si relazionano con il medesimo gruppo dei pari e con adulti che identificano come insegnanti, come figure “altre” rispetto a chi li accompagna esclusivamente nei momenti di gioco e intrattenimento. Nel territorio trentino si sono costruite, nel corso degli anni, esperienze di conciliazione (inizialmente alternative alla scuola) molto positive pensate ad hoc per i periodi estivi. Perché non implementare queste proposte? Perché la Provincia è disposta ad investire denari per l’apertura a luglio della Scuola dell’Infanzia e non per finanziare queste attività che sono più consone all’intervallo che deve intercorrere tra un anno scolastico e l’altro?

Investire sulla scuola significa:
• assegnare il personale necessario per l’inclusione dei bambini con bisogni educativi speciali;
• ridurre il numero di bambine e bambini nelle sezioni;
• sostituire tutto il personale assente fin dal primo giorno.

UIL: “la Scuola non è un costo: è un investimento! Non è accorpando 80 scuole nel mese di luglio che potremo garantire un “servizio” di qualità in continuità con i progetti attuati abitualmente nelle scuole, quando tutti i bambini sono presenti insieme ai loro insegnanti di riferimento; è chiaro che siamo di fronte a una scelta politica assunta nell’ottica del mero risparmio e non della qualità dell’offerta educativa” Ai Consiglieri Provinciali chiederemo: chi è pronto a difendere la Scuola e le Persone di scuola? Chi è pronto ad esporsi prima delle elezioni?

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