la Giunta provinciale è in costante conflitto con lo Stato. Ormai quasi a cadenza giornaliera, il Giunta provinciale riesce nella non facile impresa di entrare in conflitto con lo Stato sulle norme dell’autonomia. Prima i provvedimenti sulla gestione dei grandi carnivori, poi il nodo delle aperture domenicali, poi ancora quello relativo agli orari dei dipendenti pubblici ed ai requisiti per l’accesso all’edilizia abitativa pubblica e adesso ben tre articoli della legge di assestamento del bilancio provinciale.
A poco serve la lamentazione circa l’antagonismo fra le due maggioranze politiche, quella di Roma e quella di Trento, mentre ciò che qui sfugge è il processo di progressiva erosione dell’autonomia e delle sue potestà.
Al Trentino tutto non servono gli inutili irrigidimenti delle contrapposizioni ideologiche, ma un ritrovato senso della responsabilità politica collettiva; una chiamata al coinvolgimento anche delle opposizioni; una visione capace di oltrepassare le barriere delle convenienze e del consenso elettorale ed, infine, un nuovo modello di approccio con le Istituzioni, a partire dalla Magistratura che non può essere accusata con leggerezza di parzialità, senza poi dimostrarne alcun eventuale profilo, per arrivare al Governo nazionale con il quale è urgente recuperare un dialogo politico, ancor prima che amministrativo.
Altrimenti, l’autonomia speciale muore nel suo isolamento e nella convinzione di una sorta di autosufficienza, mentre essa è anzitutto collaborazione e confronto continuo con tutte le istanze che concorrono alla costruzione del dibattito democratico e quindi del progresso economico e civile di un dato territorio.
Nel ribadire la disponibilità a misurarsi sulla portata effettiva delle questioni e delle sorti della nostra autonomia, il Gruppo consiliare del Partito Democratico auspica un vero, concreto e rapido cambio di passo, posto che la situazione nella quale si ritrova il Trentino nel rapporto con Roma, appare ormai del tutto insostenibile.
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Il Gruppo consiliare del Partito Democratico del Trentino