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COPPOLA (FUTURA) – INTERROGAZIONE * EMERGENZA SANITARIA COVID: « LA PAT INTENDE VALORIZZARE DA UN PUNTO DI VISTA ECONOMICO L’ASSISTENTE SANITARIO? »

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17.48 - mercoledì 15 aprile 2020

L’emergenza sanitaria, causata da COVID-19, ci ha fatto comprendere ancora una volta quanto sia importante investire nella prevenzione. Più corretta e diffusa è la prevenzione, minore sarà la necessità di curare. Con chiari benefici per la salute, ma anche economici. Infatti i costi legati al recupero della salute sono elevati a fronte di una disponibilità limitata di risorse, a differenza di quelli preventivi e della promozione della salute, che sono meno onerosi. La prevenzione oggi, in piena pandemia, ha un particolare significato perché le attività finalizzate alla prevenzione della diffusione del COVID-19 e al contenimento del contagio sono fondamentali per non sovraccaricare le nostre strutture ospedaliere.

Giusto potenziare la cura, ma non dimentichiamo, quindi, la prevenzione e le figure professionali che la assicurano con il loro lavoro. Per tale motivo, con questa interrogazione, desidero portare l’attenzione sulla figura dell’Assistente sanitario, che è l’operatore sanitario addetto alla prevenzione, alla promozione e all’educazione per la salute, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’Albo professionale.

L’ Assistente sanitario nasce dopo la prima guerra mondiale e il suo compito, detto brevemente, è quello di individuare il bisogno di salute e le priorità dell’intervento educativo/preventivo/di recupero rivolto alla persona, alla famiglia e alla collettività.

Attualmente gli Assistenti sanitari dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, in sinergia con altri professionisti, svolgono importanti attività nella gestione dell’emergenza sanitaria da COVID-19 quali:

le inchieste epidemiologiche per identificare con precisione le persone da sottoporre ad isolamento fiduciario che sono venute a contatto con casi infetti da COVID-19;
la sorveglianza sanitaria quotidiana delle persone poste in isolamento fiduciario per monitorare il loro stato di salute, per educarli alla gestione corretta della loro condizione infettiva e per

supportarli psicologicamente grazie ad un ascolto attivo;

l’esecuzione del tampone per individuare nella persona l’eventuale presenza del COVID-19;

la collaborazione alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori potenzialmente infetti in ambito ospedaliero.

 

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Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento e l’assessora competente per sapere:

se intendano valorizzare da un punto di vista economico queste figure professionali che si adoperano, soprattutto in questo periodo di pandemia, in condizioni di estrema difficoltà;

se intendano investire su questa figura sanitaria, visto che le previsioni ci dicono che dovremo convivere con il Covid 19 per lungo tempo, formando e assumendo Assistenti Sanitari negli ambiti occupazionali dell’Azienda sanitaria dove non sono più presenti (ad esempio nella Direzione Sanitaria degli ospedali) o in carenza d’organico (per esempio nei Servizi Igiene e Sanità Pubblica).

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Cons. Lucia Coppola

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