I capillari controlli quotidiani condotti dalle articolazioni periferiche della Compagnia Carabinieri di Cavalese, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Trento, per prevenire i reati predatori, hanno portato significativo risultato scaturito nell’ambito di un “normale” posto di controllo.
Nell’occasione, i Carabinieri della Stazione di Cembra Lisignago, avendo modo di notare un giovane, non conosciuto, mai visto in zona, che stava transitando a piedi poco distante dal dispositivo, l’hanno fermato e controllato.
All’esito degli accertamenti di rito, appuravano come lo stesso, 27enne extracomunitario provvisto di regolare permesso di soggiorno, fosse gravato da un ordine di carcerazione di 6 mesi circa per reati (violenza e resistenza a P.U. e rifiuto di dare indicazione sulla propria identità) commessi fuori il territorio di questa Provincia. Pertanto veniva accompagnato presso il Comando la Stazione Carabinieri di Cembra per la notifica del provvedimento restrittivo emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Genova, per poi essere tradotto presso il carcere di Spini di Gardolo per l’espiazione della pena comminatagli.
Il positivo riscontro rimarca l’importanza della proiezione di servizi esterni dell’Arma, che senza soluzione di continuità, si susseguono con l’usuale impegno volti a prevenire e contrastare i fenomeni predatori e i furti.
Al successo di questi è evidente, oltre il consueto l’impegno dei Carabinieri, il ruolo fondamentale giocato dalle segnalazioni dei cittadini, siano essi vittime oppure soltanto testimoni di fatti illegali, se non inusuali o “strani”, che se riferiti prontamente, possono risolvere la situazione, consentendo di restituire il maltolto alla vittima e assicurare alla giustizia i responsabili, soprattutto nei piccoli centri periferici dove possono la conformazione territoriale e la presenza di numerose strade secondarie, rendono non sempre facile, il controllo del territorio.