La notizia confermata ieri dal Presidente della Circoscrizione centro storico e Piedicastello è stata accolta con soddisfazione dalla nostra associazione. Ribadisce che per gli edifici realizzati negli anni 50, adiacenti la stazione ferroviaria di Trento (cavalcaferrovia di San Lorenzo e sotto passo di via F.lli Fontana) le barriere risolvono il problema del rumore ma non quello delle vibrazioni. Anzi rischiano di aggravarlo perchè una volta realizzata l’opera i conduttori dei treni merci sisentiranno autorizzati ad aumentare la velocità di transito nel centro città.
Il direttivo chiede all’Amministrazione Provinciale:
1) di contrastare le vibrazioni, che sono il problema più importante per questo tratto cittadino, intervenendo con la sperimentazione del posizionamento di materassini elastici sottotravesa nei binari 1 e 2 e 3 della stazione dei treni di Trento. Tale sperimentazione adottata in alcuni tratti cittadini della Provincia Autonoma di Bolzano ha portato una notovole riduzione della fonte sorgente delle vibrazioni.
2) di proseguire in tempi rapidi con il posizionamento delle barriere nel tratto di via Lavisotto zona analogamente penalizzata dal frastuono dei treni merci.
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Il Comitato ferrovia vivibile – Trento