Avendo appena appreso dell’approvazione in Giunta provinciale della prossima riapertura del Punto nascite dell’Ospedale di Cavalese, intendo manifestare la mia soddisfazione,un ringraziamento per la delibera approvata e alcune considerazioni.
È evidente come questo splendido risultato sia il frutto del grande lavoro fatto non solo negli ultimi mesi, ma anche negli ultimi anni nei quali siamo riusciti a portare sul tavolo del Percorso nascita nazionale il fondamentale tema del diritto ai servizi sanitari nei territori di montagna.
Qui un ringraziamento va alla Giunta e al Consiglio provinciale che hanno appena concluso il loro mandato e sono riusciti, in modo trasversale, a lavorare con costanza e impegno per raggiungere un traguardo che inizialmente sembrava impossibile e che invece, grazie allo stimolo e alle innovative idee provenienti dalla nostra Provincia Autonoma, si è concretizzato dapprima, non senza scontri e difficoltà, attraverso l’ottenimento della deroga ai 500 parti minimi per mantenere aperto un punto nascita in presenza di particolari condizioni geografiche e di oggettivo isolamento dagli ospedali principale e, in seguito, continuando a lavorare a tutti i livelli istituzionali affinché quanto possibile, ovvero la riapertura H24 7 giorni su 7 del Punto nascita al servizio di Fiemme, Fassa, Cembra e Primiero, si concretizzasse. Senza queste importanti azioni fortemente volute e sostenute, a Trento e a Roma, anche dal sottoscritto e dall’amico e assessore Mauro Gilmozzi – neppure si sarebbe potuto parlare di punto nascita in riapertura.
Eccezionale, ritengo doveroso ribadirlo, il lavoro svolto nelle nostre Valli da cittadine, cittadini, Sindaci, Presidenti di Comunità-in particolare Giovanni Zanon-amministratori locali, associazioni (grandissimo il loro lavoro) medici, infermieri, ostetriche e volontari, nessuno escluso, che non hanno mai smesso di impegnarsi affinché il Punto nascite e l’ospedale non venissero chiusi o ridimensionati.
Questa riapertura non è quindi solo un traguardo ma deve essere un punto fermo dal quale ripartire: ora è necessario continuare a garantire alti standard di sicurezza e continuare nell’opera di reperimento e assunzione di medici, ginecologi, pediatri e anestesisti al fine di completare gli organici e riportare i reparti a lavorare al massimo delle loro potenzialità.
Per quanto mi riguarda certamente continuerò, come abitante della Valle di Fiemme e come Consigliere provinciale, a lavorare con tutte le mie forze, come fatto negli scorsi anni, affinché il diritto alla salute sia garantito a tutti allo stesso modo
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cons. Pietro De Godenz