13.39 - mercoledì 4 luglio 2018
La Corte costituzionale ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale riguardanti l’illecito disciplinare che vieta l’iscrizione o la partecipazione sistematica e continuativa dei magistrati a partiti politici.
La disposizione era stata censurata dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura nella “vicenda-Emiliano” ed è contenuta nell’articolo 3, comma 1, lettera h, del decreto legislativo 109/2006 di riforma del sistema disciplinare dei magistrati. La Sezione disciplinare lamentava, in particolare, la violazione degli articoli 2, 3, 18, 49 e 98 della Costituzione.
La motivazione della sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.
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