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RICHIEDENTI ASILO: ZENI A FUGATTI, 39 REVOCHE D’ACCOGLIENZA E 3 ARRESTI NEL 2016

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11.22 - mercoledì 19 aprile 2017

(Fonte: Ufficio stampa Consiglio provinciale Trento) – Le revoche delle misure di accoglienza nei confronti di richiedenti asilo disposte dal Commissario del governo per violazioni contestate nel 2016 sono state 39 e in 12 casi sono state notificate alla Questura. A darne notizia è l’assessore alle politiche sociali Luca Zeni rispondendo a un’interrogazione presentata due mesi fa da Maurizio Fugatti, consigliere provinciale della Lega Nord Trentino.

L’assessore segnala che i provvedimenti di revoca dell’accoglienza notificati agli immigrati dalla Questura di Trentino sono stati motivati in 11 casi dal comportamento violento dimostrato con gli altri beneficiari (4 in appartamento e 7 in strutture collettive), in 14 casi per comportamento minaccioso e ingiurioso con gli operatori dell’ente gestore (2 in appartamento e 12 in strutture collettive), in 9 casi per aver ospitato terzi senza autorizzazione scritta dell’ente gestore (in appartamento), in 3 casi perché detenuti (2 in appartamento e 1 struttura collettiva), in 2 casi per mancata partecipazione alle iniziative concordate con l’ente gestore finalizzate alla gestione dell’alloggio e alla convivenza comunitaria (1 in appartamento e 1 in strutture collettive). La revoca dell’accoglienza, spiega Zeni, ha effetto dal momento della sua comunicazione all’interessato.

Sempre rispondendo alle domande di Fugatti, che chiedeva in particolare se è vero che, una volta espulsi dal centro di accoglienza, i richiedenti asilo vengono lasciati a piede libero, senza alcun controllo, l’assessore precisa che l’uscita degli immigrati dalle strutture per revoca dell’accoglienza, “non comporta una limitazione della libera circolazione delle persone, salvo decisione diversa dell’autorità giudiziaria”.

Infatti, prosegue l’assessore Zeni, “la Provincia è tenuta ad esercitare le azioni disciplinari per l’osservanza delle disposizioni che regolano l’accoglienza”, mentre “il controllo del territorio e delle persone spetta alle forze dell’ordine a fini di prevenzione e all’autorità giudiziaria per il perseguimento dei reati”. Da questo punto di vista, informa Zeni, alla Provincia risulta che l’arresto è avvenuto per 3 persone, ma “il motivo non è stato formalmente comunicato”. “Dal momento dell’arresto – conclude l’assessore – la Provincia non segue più le persone per cui questa ofn può sapere né se sono in carcere né se sono state rilasciate”.

 

 

 

In allegato l’interrogazione del consigliere Maurizio Fugatti e la risposta dell’assessore Luca Zeni.

 

 

 

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Foto: archivio Pat

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