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CARABINIERI RIVA DEL GARDA (TN) * DETENZIONE E PORTO ABUSIVO DI ARMI DA FUOCO: « ESEGUITI 6 ARRESTI »

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11.16 - giovedì 31 gennaio 2019

Si è conclusa alle prime ore di oggi, 31 gennaio, l’operazione iniziata già all’alba di ieri, 30 gennaio, che ha visto coinvolti i Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda (Tn), coadiuvati dai colleghi delle Compagnie di Salò (Bs), Bressanone (Bz) e di Trento, supportati da personale dell’Aliquota di Primo Intervento del Comando Provinciale di Trento e con l’ausilio di unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivi provenienti dai Nuclei Carabinieri di Laives (Bz), Orio al Serio (BG) e Torreglia (Pd), per dare esecuzione ad un ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 soggetti responsabili a vario titolo dei reati di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e per l’uso delle stesse: dimostrando a gran voce che Trento Non È il far west!, risultato ottenuto in soli due mesi grazie all’efficiente ed efficacia dell’osmosi istituzionale tra la Procura della Repubblica di Trento e i carabinieri.

Infatti, nella serata del 4 novembre 2018 presso il parcheggio dell’ex area Zuffo di Trento, nel corso di quella che inizialmente era sembrata una banale lite, vengono esplosi alcuni colpi di arma da fuoco che fortunatamente non attingono alcuno, nonostante la presenza di numerose persone nel parcheggio che assistono loro malgrado ai fatti.
I Carabinieri subito inviati sul posto verificano quanto accaduto rinvenendo alcuni bossoli di diverso tipo ed acquisendo con il tradizionale metodo investigativo tutte le informazioni utili per dar via all’indagine che nel breve tempo, in soli due mesi, ha permesso di assicurare alla giustizia gli autori della brutta sparatoria.

Le indagini immediatamente avviate a seguito del grave episodio subivano una svolta decisiva grazie alle attività d’investigazione che l’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Riva del Garda che stava già conducendo per altra causa, facendo venire a galla le chiare responsabilità nell’episodio di un gruppo familiare di origine “sinti”.
Fondamentali per la ricostruzione dell’evento sono state l’indagine classica che ne è scaturita, che ha permesso di cristallizzare la scorribanda armata del gruppo che giungeva a bordo di tre diversi veicoli e dopo aver inveito nei confronti di un camper di altra famiglia “sinti” ivi parcheggiato, esplodeva diversi colpi d’ama da fuoco utilizzando due armi distinte, assolutamente noncuranti della presenza di numerose altre persone estranee ai fatti che si trovavano nel parcheggio ed hanno quindi assistito dandosi alla fuga.

Da quanto ricostruito con l’attività di indagine dagli inquirenti, gli attriti tra i due gruppi familiari risalirebbero ad alcuni anni fa, a seguito di un analogo fatto sempre commesso con le armi e durante il quale uno di essi venne ferito da un colpo di arma da fuoco. Anche in quell’occasione il colpevole venne individuato e poi condannato dal Tribunale di Trento ma da quel momento si sono susseguiti numerosi altri scontri tra i due nuclei, con liti ed offese, il tutto infine degenerato nell’episodio del 4 novembre us.
I militari impegnati nelle indagini hanno potuto ricostruire l’episodio e giungere all’identità dei partecipanti incrociando tutti gli elementi acquisiti, come il rinvenimento dei bossoli sulla scena del crimine appartenenti ad armi diverse, la certosina analisi dei filmati e dei passaggi dei veicoli coinvolti, le testimonianze raccolte nell’immediatezza e le intercettazioni telefoniche la cui comprensione è stata resa ancor più difficile dall’utilizzo da parte degli indagati della lingua “sinti” nelle conversazioni.

L’attività di indagine così condotta dalla Compagnia Carabinieri di Riva del Garda, diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trento Dott. Carmine RUSSO, è stata pienamente recepita dal GIP Dott. Marco LA GANGA che, concordando con le risultanze investigative, ha emesso le ordinanze di custodia in carcere nei confronti di tutti gli indagati. Ma solo sei sono stati trovati: GABRIELLI Olimpio, di anni 30, GABRIELLI Moreno di anni 35 e GABRIELLI Oscar di anni 36 arrestati presso il campo nomadi di Ravina di Trento; GABRIELLI Franco di anni 47, GABRIELLI Joseph di anni 21 arrestato a Soiano del Lago (BS); GABRIELLI Moris di anni 33 catturato a Bressanone (BZ). Mentre manca all’appello un altro catturando che è riuscito a sfuggire alla morsa dei carabinieri, ma è attivamente ricercato anche in campo nazionale.
Durante l’esecuzione sono state sequestati:

• 6 telefoni cellulari varie marche a loro in uso;
• 3 radio tipo scanner varie marche;
• 1 disturbatore di frequenze tipo jummer;
• 1 maschera per il viso in plastica bianca;
• 1 passamontagna in lana;
• 1 pistola scacciacani cal 9 marca olimpyc;
• 76 colpi a salve cal 9×17.
I sei arrestati sono stati associati in diverse Case Circondariali tra Trentino, Veneto e Lombardia così come disposto dall’Autorità Giudiziaria inquirente.

 

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