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“WWF TRENTINO” E “IO NON HO PAURA DEL LUPO” * REPLICA A FUGATTI E ZANOTELLI: « LUPO UCCISO CON ARMA DA FUOCO A NAGO-TORBOLE, È UN ATTO ILLEGALE PUNITO DAL CODICE PENALE «

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22.10 - sabato 18 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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In merito al recente episodio che ha visto il rinvenimento della carcassa di un lupo illegalmente ucciso a colpi di arma da fuoco in località Castel Penede di Nago Torbole (TN), l’Associazione per il WWF Trentino ODV e Io non ho paura del lupo APS vogliono richiamare l’attenzione sulle parole del Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dell’Assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli.

Secondo gli amministratori provinciali, in una pervicace distorsione dei rapporti di causa ed effetto, episodi come questo possono derivare dalla “necessità di regole che sono indispensabili perché la loro assenza può produrre atti di autoregolamentazione adottati dal singolo”. Quello che però gli amministratori provinciali dimenticano di sottolineare è che questo episodio di bracconaggio è un atto illegale punito dal codice penale e che in quanto istituzioni, dovrebbero condannare a gran voce quanto accaduto piuttosto che cercare risposte a questo gesto nella presunta mancanza di regole gestionali. Oggi questi strumenti esistono già, sia a livello nazionale che comunitario (Direttiva Habitat, Convenzione di Berna) e mettono gli amministratori in grado di intervenire, laddove si presentino REALI problemi legati alla sicurezza pubblica, anche tramite uccisioni in deroga.

Occorre inoltre sottolineare come ad oggi non esistano chiari riscontri che testimonino come un controllo letale del lupo attraverso abbattimenti legali diminuisca le uccisioni ad opera dei bracconieri, tutt’altro: uno studio pubblicato dalla Royal Society racconta l’esatto opposto, cioè che le uccisioni legali contribuiscono a far crescere anche quelle per mano dei bracconieri.

Concludendo, il clima di caccia alle streghe verso il lupo, testimoniato dall’inopportuno coinvolgimento del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza avvenuto in questi 5 anni rispetto ad un problema inconsistente, contribuisce soltanto a far crescere tra i cittadini trentini preoccupazione ingiustificata e odio per una specie fondamentale per i nostri ecosistemi, come testimonia un recente video girato sull’Altopiano di Pinè, diventato virale sui social, dove il passeggero di un’auto, tra bestemmie e imprecazioni, consiglia al guidatore di “stirare quel bastar*o” mentre un giovane lupo attraversa la strada.

Ad oggi il tema della coesistenza tra uomo e grandi predatori e la creazione di cultura su questo argomento devono rimanere il tema centrale per le Amministrazioni di ogni colore ed esso non è raggiungibile né attraverso abbattimenti selettivi, che di fatto non garantiscono la diminuzione del danno verso le aziende che non utilizzano mezzi di prevenzione, né soprattutto attraverso atti barbari e illegali che meritano l’assoluta condanna delle Istituzioni.

 

 

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Foto d’Archivio – A. Barbieri

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