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WALTER FERRAZZA * REPLICA AD ASSESSORE SPINELLI: « GESTIONE ORSI, NESSUN DISSENSO SULLA GESTIONE MA NO AD INUTILI POPULISMI »

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19.46 - lunedì 2 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Oggetto: replica all’assessore Spinelli – nessun dissenso sulla gestione dell’orso ma no ad inutili populismi.

Relativamente a quanto affermato in una nota dall’assessore Achille Spinelli, dalla quale emergerebbe un divario, a suo dire insanabile, fra le posizioni del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e della sua Giunta e quelle di Fratelli d’Italia – provocato in particolare dalle posizioni del sottoscritto in materia di gestione degli orsi -, vorrei chiarire che quanto ho dichiarato recentemente è quanto sostengo da tempo al di fuori di qualsivoglia polemica o strumentalizzazione politica. Peraltro queste posizioni, che ora mi vengono contestate in maniera così veemente, sono di fatto state messe a suo tempo nero su bianco proprio nel programma di coalizione del presidente Fugatti.

In sintesi, quindi: ho (per primo) più volte dichiarato (sostenuto anche da quella scienza che l’assessore tanto sdegna) che gli esemplari classificati come “pericolosi” devono essere rimossi velocemente e senza dubbi. Ho detto inoltre che è necessario fissare un indice di sostenibilità, peraltro già ipotizzato in uno studio scientifico (guarda un po’) nell’ormai lontano 2011, riguardo alla presenza degli orsi in Trentino, ovvero stabilire un numero massimo di esemplari che il territorio può ospitare. Quello che però ho l’obbligo di aggiungere è che queste valutazioni non possono essere affidate all’emozione del momento, ma devono appoggiarsi ad una seria, rigorosa, competente analisi tecnico-scientifica.

Non credo che una posizione del genere meriti di essere liquidata con la sufficienza – se non il disprezzo – che traspare dalle dichiarazioni dell’assessore Spinelli. Vorrei che l’assessore considerasse, tra l’altro, che la gestione di tutta la fauna selvatica in Trentino si basa su un approccio di questo tipo: appunto serio, rigoroso, competente e scientifico. Che cosa c’entri tutto questo con la sicumera che nella nota dell’assessore viene attribuita agli esperti (messi naturalmente tra virgolette, come se non fossero degni di questa definizione) si fatica davvero a capirlo.

Nessuna sicumera dunque e nessuna distanza abissale dal sentire della popolazione, caro assessore: però, certo, non si può essere dell’idea che le persone che dedicano la loro vita a studiare la fauna selvatica ed in particolare il rapporto fra uomo e grandi carnivori meritino di essere paragonate a dei ragazzi che si dilettano con “Il piccolo chimico”. Queste affermazioni tradiscono semmai un disprezzo per cose come lo studio, la competenza, l’approccio razionale ai problemi, che pensavamo patrimonio piuttosto di certa cultura populista. Le competenze scientifiche vanno valorizzate, non disprezzate, sempre ed in ogni campo. Quegli stessi tecnici che hanno sempre sostenuto “prima l’uomo” sono degni del massimo rispetto.

Anche perché in virtù delle loro competenze, che hanno concorso allo sviluppo dello studio di fattibilità alla base del progetto Life Ursus, avevano previsto tutti gli avvenimenti come poi sono realmente accaduti. I tecnici non sono affatto degli apprendisti stregoni, né degli irresponsabili. È la politica semmai che ha deciso di procedere con quello che l’assessore chiama “esperimento”, decidendo che dei tecnici si poteva fare a meno, compresi quelli del Parco.

Adesso si prosegue su quella strada, dando la colpa a chi aveva predisposto gli strumenti tecnici che la politica non ha utilizzato a dovere, e al tempo stesso continuando a dispensare soluzioni, neppure troppo specifiche, che non hanno portato finora ad alcuna soluzione. E Spinelli insiste!. Assessore se pensa che siano stati e possano ancora essere i tecnici a decidere in Trentino è il suo il mondo al contrario e con queste convinzioni ha appena disarmato quella democrazia con la quale vuole combattere. Da parte mia punto su quell’”esperienza” utile, se ascoltata e non lascio decidere ad altri perché faccio parte di una politica cosciente e decisa come quella di Fratelli d’Italia. Se lei assessore non trova come riportare “l’esperimento” ad un serio progetto di gestione lasci pure fare a chi un’idea di come procedere e chi deve coinvolgere ce l’ha e se ne faccia una ragione.

 

*

Walter Ferrazza

Strembo (Tn)

 

 

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