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URZÌ (COMMISSARIO FDI TRENTINO) * SCUOLA: « PIÙ MEZZI MA ANCHE RISPETTO PER IL CORPO INSEGNANTE, LO DOBBIAMO A CHI FORMA I NOSTRI FIGLI »

Scritto da
12.22 - lunedì 20 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Urzì (FdI): Più mezzi ma anche rispetto per il corpo insegnante, lo dobbiamo a chi forma i nostri figli. Comprendiamo perfettamente come agli insegnanti di ogni livello in questo momento, come a tutte le figure educative nel settore della scuola, non bastino generiche dichiarazioni di solidarietà e piena condivisione del loro ruolo nella scuola, ma intendiamo come Fratelli d’Italia farlo egualmente e replicare al dibattito in corso in questi giorni animato da dichiarazioni decisamente inaspettate, sugli insegnanti scansafatiche, che non fanno bene alla scuola ed al ruolo di chi in essa opera. Intendiamo ribadire che gli obiettivi della amministrazione provinciale hanno il dovere di rafforzare anche il prestigio sociale e quindi il valore ed il merito della classe docente nell’ambito della nostra società.

Nel suo programma di governo Fratelli d’Italia anche vuole valorizzare la professione docente, recuperando l’autorevolezza e il ruolo sociale di professori e “maestri”, della classe docente e degli educatori in genere. E questo vogliamo che accada anche in Trentino. Cominciando dal Trentino. Come Fratelli d’Italia ci sentiamo in dovere di precisare che le dichiarazioni che hanno animato il dibattito in questi ultimi giorni e che sbrigativamente definiscono la categoria insegnante nelle scuole dell’infanzia come “scansafatiche” sono lontane dalla sensibilità del nostro partito che ritiene che il passo per una scuola più forte e consapevole sia proprio quello della valorizzazione del personale e del rispetto del loro lavoro. Usciamo peraltro da un periodo difficile che è stato quello del COVID che ha dimostrato come proprio il personale docente sia stato in prima linea, nonostante le più ampie difficoltà frapposte, a tentare di garantire il sufficiente rapporto tra bambini e ragazzi e sistema educativo, anche oltre i propri doveri.

Non prenderne atto oggi significa fare un torto a chi spende il proprio impegno per educare le generazioni. È evidente che con la nostra futura azione di governo allontaneremo le forme di pregiudizio che ancora esistono nei riguardi del personale educativo alimentando una politica di reciproca fiducia. Perché gli educatori sono forti nel compito che è loro assegnato se possono contare sul riconoscimento pieno delle istituzioni.

 

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Alessandro Urzì

Commissario provinciale Fratelli d’Italia Trentino

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