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SMI – SINDACATO MEDICI ITALIANI TRENTINO * SMALTIMENTO RIFIUTI PERICOLOSI E SCADUTI: « SI POTEVANO EVITARE MULTE E SANZIONI SE APSS E PAT AVESSERO ATTIVATO LE AFT, FERME DAL 2013 »

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09.08 - giovedì 23 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Leggendo i numeri del sindacato degli infermieri che rivela quanti di loro vanno all’Estero per minore attrattività in Trentino, rileviamo anche che mille all’anno sono i medici italiani che richiedono i certificati per trasferirsi all’Estero, come ci comunica il Ministero della Salute ed il nostro Presidente ordinistico nazionale. Nel frattempo due milioni di italiani sono senza medico di base, e tra questi anche Pieve di Bono, mentre i Nas hanno visitato 1.838 nostri studi in tutte le Regioni, compresa la Provincia di Trento. L’86% di tali ambulatori erano in regola. In Trentino, oltre il 90%.

L’impatto che i nostri medici riferiscono sui propri pazienti, in quel momento in studio, è stato assai negativo, dal momento che le visite agli ammalati erano, nella stragrande maggioranza dei casi, prenotate da settimane; ed in alcuni casi si è dovuto disdettarle per far sì che i componenti Nas potessero agire all’interno degli stessi ambulatori. Senza preavviso, giustamente, nei controlli effettuati, a campione, su oltre 40 dei nostri studi medici di quasi tutte le valli e centri urbani.Pur tuttavia, riteniamo che sia giusto che il Ministero della sanità ordini di fare i dovuti controlli e monitori le nostre sedi come, ci auguriamo, anche tutti gli altri ambulatori e spazi della sanità, a cominciare dalle sedi di guardia medica per finire alle farmacie di servizi.

Nessuna categoria, infatti, è immune da personale che non rispetta al 100% le regole. Anche se, nei casi di farmaci scaduti, come riportano le cronache locali, i medici si possono essere lasciati commuovere dai parenti dei pazienti deceduti che portano loro farmaci che altrimenti non sanno come smaltire, mancando, nelle vicinanze dei nostri ambulatori, il contenitore specifico che invece è presente fuori dalle farmacie. In altri casi, che sembrerebbe non riguardare però la nostra Provincia – dove il contratto della medicina generale prevede fortunatamente il parcheggio dei farmaci da parte del servizio di segreteria,- le mancanze e le illegittimità vanno evidenziate ed affrontate.

Forse avremmo potuto evitare multe e sanzioni se APSS e Provincia avessero attivato le AFT ferme ancora al 2013, che prevedevano lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e scaduti da parte aziendale; come la programmazione provinciale riguardante la medicina generale, al palo da oltre un anno. Sarebbe, poi, opportuno, si sapesse, da parte aziendale, come è finita la storia di Ala, dove i Nas erano intervenuti su richiesta dei medici di guardia, per i farmaci scaduti non per propria colpevolezza; oppure alla sede di guardia medica di Trento centro, dove era addirittura caduto un pezzo di soffitto della sala d’attesa e i sanitari, tutt’ora, in vista dell’estate, lavorano sotto il piano stradale, con luce artificiale e senza aria condizionata.

 

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Dr. Nicola Paoli
Commissario SMI Trentino

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