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SANITA’ ALTO ADIGE: PAB, ILLUSTRATE MISURE CONTRO CARENZA MEDICI

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18.06 - lunedì 3 aprile 2017

(Fonte: Ufficio stampa Provincia autonoma Bolzano) – Illustrate misure adottate dalla Provincia contro la carenza di medici. Le misure dell’Assessorato per ovviare alla carenza di medici sono state la centro della conferenza stampa odierna dell’ass. Stocker a Palazzo Widmann.

La regolamentazione dell’Unione Europea riguardo all’orario di lavoro dei medici pone i sistemi sanitari di tutta Europa di fronte a nuove sfide.
Allo scopo di garantire ai cittadini il diritto all’assistenza sanitaria nei mesi scorsi sono state adottate, anche in Alto Adige apposite misure che sono state illustrate oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa (3 aprile) dall’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, assieme alla direttrice di Ripartizione Laura Schrott, al direttore sanitario, Thomas Lanthaler ed al primario, Hubert Messner.

Tali misure spaziano dalle diverse forme contrattuali adottate per la stabilizzazione, almeno a tempo determinato dei medici nell’ambito dell’Azienda sanitaria provinciale, sino alla formazione dei medici specialisti e dei laureandi.

Nel suo intervento l’assessora Martha Stocker ha sottolineato che “La carenza di medici è un problema che riguarda tutto il mondo e non solo l’Europa e tale problematica è stata ulteriormente aggravata dalla direttiva europea sugli orari di lavoro dei medici.

Ciononostante siamo impegnati a fare tutto il possibile per mantenere impiegati i medici nella nostra Azienda sanitaria provinciale, nonché per reclutarne altri e formare giovani medici.

Solo in questo modo sarà possibile conciliare due esigenze per noi fondamentali, il diritto dei pazienti all’assistenza sanitaria, ma anche il diritto all’uso della propria madrelingua”.

In questo quadro s’inserisce la recente decisione della Giunta provinciale di mettere a concorso ulteriori 100 posti per medici e 120 posti per infermieri.

“Da decenni il sistema sanitario provinciale si è retto grazie ai contratti d’opera che venivano rinnovati, di anno in anno, a quei medici che non erano in possesso dell’attestato di bilinguismo, proroghe che talvolta si sono protratte individualmente per oltre dieci anni.

Ora in base ad una sentenza del Tribunale del lavoro questa formula non può più essere seguita e ci siamo quindi trovati nella necessità di assicurare il sevizio sanitario attraverso la soluzione rappresentata da nuove forme contrattuali”.

La direttrice della Ripartizione sanità, Laura Schrott, ha quindi illustrato nel dettaglio tali forme contrattuali che riguardano, ad esempio, medici in via di specializzazione che, attraverso un corso concorso per medici prossimi al compimento della loro formazione medico-specialistica, possono ottenere un contratto biennale con programma di formazione.

Vi è inoltre il cosiddetto “modello in via di esaurimento” per medici senza formazione specialistica (cosiddetti medici di fascia B) che nell’arco dei prossimi due anni  conseguono la loro specializzazione medica.

Per i Medici in via di assunzione a tempo indeterminato sono previsti inoltre contratti di lavoro a tempo determinato con durata massima di tre anni per medici specialistici, con obbligo di conseguimento dell’attestato di bilinguismo (in sostituzione dei contratti d‘opera riconosciuti per lungo tempo) oppure il corso concorso per medici specialistici con obbligo di conseguimento dell’attestato di bilinguismo (contratto biennale con programma di formazione).

Resta infine confermato il fatto che i medici con contratto a tempo indeterminato nell‘Azienda sanitaria dell‘Alto Adige devono essere in possesso de seguenti requisiti: titolo di studio in medicina e formazione medico-specialistica compiuta ed attestato di bilinguismo.

Il direttore sanitario, Thomas Lanthaler, ha quindi fornito alcune cifre riguardo ai medici ospedalieri operanti in Alto Adige. I primari sono complessivamente 105 (direttori di struttura complessa), mentre i responsabili di struttura semplice sono 153. I medici specialisti sono attualmente 742. Queste tre categorie di medici hanno contratti a tempo indeterminato.

Vi sono inoltre 230 medici specialisti con contratto d’opera, quindi a tempo determinato, ai quali si aggiungono 55 giovani medici in formazione medico – specialistica ed 87 studenti in medicina.

Molto interessanti anche i dati forniti dal primario Hubert Messner il quale ha dichiarato “I primari altoatesini vogliono che vengano banditi dei concorsi per avere posti di lavoro stabili nel nostro sistema sanitario e nel contempo vogliamo che i pazienti possano essere assistiti nella loro  madrelingua.

Purtroppo ci scontriamo con una forte carenza di medici riscontrabile, per altro, in tutto i mondo. Negli ultimi anni circa il 25% dei nostri medici ha trovato lavoro in altri Paesi, soprattutto Svizzera e Germania. Basti pensare che negli ultimi anni sono stati assunti in Germania oltre 36.000 medici provenienti da altri paesi europei.

A questi dati si sommano problematiche strutturali come il fatto che in Italia vi sono pochi studenti di medicina, le assegnazioni delle sedi di studio vengono effettuate a livello nazionale, il 30 – 35% degli studenti iscritti a medicina non conclude il proprio corsi di studi, nelle nostre strutture vi sono pochi posti di formazione e circa la metà degli studenti che raggiungono la laurea non trova un adeguato posto nel quale svolgere la propria formazione.

A fronte di questa situazione dobbiamo dare una progettualità futura ai nostri giovani medici e nuove opportunità di sviluppo personale. Per quanto riguarda le donne medico deve essere trovata una adeguata conciliazione tra lavoro e famiglia, deve esser incentivata l’occupazione part-time e deve riprendere la possibilità di svolgere la specializzazione medica presso le nostre strutture, affinché noi medici possiamo trasmettere le nostre conoscenze alle nuove generazioni.

Su quest’ultimo punto l’Assessorato è impegnato a trovare una soluzione nel breve periodo. A fronte dei preoblemi presenti nella sanità riteniamo che le misure poste in atto dalla Provincia vadano nella giusta direzione”.

Al termine della conferenza stampa l’assessora Stocker ha informato che vi sono i presupposti affinché entro l’anno possano essere operativi 20 nuovi medici di medicina generale per far fronte alla carenza di medici di famiglia già oggi presente sia nel capoluogo che nei Comprensori.

 

 

Foto: da comunicato stampa

 

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