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ROSSATO (FDI) * CIRCONVALLAZIONE FERROVIARIA TRENTO: « L’OSSERVATORIO AMBIENTALE SICUREZZA LAVORO CORRISPONDE A QUANTO PREVISTO DAL CODICE AMBIENTE?” »

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11.41 - lunedì 29 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Circonvallazione ferroviaria Trento, Rossato (FdI): “L’osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro corrisponde a quello previsto dal Codice dell’Ambiente?”

Sono passati ormai tre mesi dalla firma del Protocollo di intesa, da parte della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Trento e di Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., che ha portato all’istituzione dell’Osservatorio Ambientale e per la Sicurezza del lavoro con il compito di sorvegliare lo stato ambientale del territorio interessato dalla realizzazione della circonvallazione ferroviaria di Trento attraverso l’analisi degli impatti ambientali provocati dalle diverse fonti, di studiare le ricadute sulla popolazione, nonché di vigilare affinché vengano osservate le norme di tutela sociale e tecnica del lavoro e di sicurezza e di igiene del lavoro durante le fasi del cantiere.

E’ tuttavia da osservare che, l’assenza – all’interno del sopracitato protocollo – di uno specifico a quanto previsto dall’art. 28, rubricato “Monitoraggio”, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Codice dell’Ambiente), nonché i chiarimenti che il Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio ha reso noti nel suo incontro d’insediamento durante il quale sono state indicate le funzioni dell’organo, hanno fatto sorgere molti dubbi all’interno della cittadinanza circa il fatto se quello attualmente costituito corrisponda con l’Osservatorio ambientale che – secondo quanto previsto dal Codice dell’Ambiente – dovrebbe supportare l’Autorità competente, e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per i profili di competenza, nella verifica dell’ottemperanza alle condizioni ambientali contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA o nel provvedimento di VIA, al fine d’identificare tempestivamente gli impatti ambientali significativi e negativi imprevisti e di adottare le opportune misure correttive.

Si reputa fondamentale chiarire fin da subito il dubbio presente all’interno della cittadinanza al fine d’infondere nuova fiducia e rassicurazione. E’ infatti da considerare che, la previsione di cui all’art. 14 del protocollo d’intesa approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 230 dd. 17.02.2023, secondo la quale “Nel caso di situazioni di criticità, l’Osservatorio sollecita RFI a porre in essere misure e interventi correttivi o preventivi da imporre alle imprese appaltatrici al fine di ottemperare alle vigenti prescrizioni”, nel percepito del popolo trentino viene interpretata come scarsamente efficace nel riuscire a garantire un contributo indipendente e autonomo di tipo incisivo.

Al contrario, l’Osservatorio derivante dalle disposizioni del Codice dell’Ambiente viene percepito come maggiormente incisivo e imparziale (forse anche per i criteri che disciplinano la nomina dei suoi componenti) nel riuscire a garantire l’effettiva messa in atto delle prescrizioni/raccomandazioni contenute nell’Ordinanza n. 3/2022 della Commissaria Straordinaria.

Per questo motivo, nella giornata odierna, ho depositato un’interrogazione per chiedere al Presidente della Provincia autonoma di Trento se l’”Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro” istituito tra Provincia autonoma di Trento e Comune di Trento, con l’adesione di RFI S.p.A corrisponda per forma, funzioni e poteri a quello previsto dall’art. 28 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e se, in caso di risposta negativa, non si ritenga di richiedere all’Autorità competente l’istituzione di un Osservatorio ambientale del tipo previsto dall’art. 28 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.

 

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Cons. Katia Rossato
Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia

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