(Fonte: Maurizio Fugatti) – Orso devasta alveari a corne’ vicino alle abitazioni. La provincia monitori la situazione e garantisca sicurezza.
Questa volta la fame ha condotto il plantigrado a pochi metri dalle abitazioni nella frazione di Cornè. Il molteplice attacco avvenuto a danno di apicoltori della zona – pare tra lunedì e martedì notte e tra martedì e mercoledì – non lascia tranquilli i residenti considerata la minima distanza che separa l’abitato dal posto teatro della devastazione.
A seguito della segnalazione effettuata dagli stessi apicoltori di Cornè, il Servizio forestale si sarebbe recato sul posto ed Sembra che il plantigrado autore del gestore sia sprovvisto di radiocollare e quindi risulterebbe al momento impossibile seguire i suoi movimenti. Visto però quanto accaduto e i timori dei cittadini, pare che tra le diverse possibilità avanzate dalla forestale vi sia anche quella di bloccare l’esemplare con del sonnifero per poi munirlo di radiocollare.
Si fa presente che alcuni asini presenti a poca distanza dagli alveari sarebbero sfuggiti al suo attacco (probabilmente grazie all’installazione del reticolato elettrificato presente).
Comprensibile quindi la preoccupazione avanzata da apicoltori e abitanti di Cornè: se da un alto si teme un nuovo attacco a danno degli alveari dall’altro lato la paura si sposta sulle conseguenze derivanti da un possibile incontro con il plantigrado temendo in particolar modo per l’incolumità dei minori che frequentano quotidianamente i boschi e i prati limitrofi.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
1. Se corrisponde al vero che il Servizio forestale avrebbe seguito le orme lasciate dall’orso fino a Crosano dove poi, però, si sarebbero perdute le tracce;
2. Quanti esemplari risultano ad oggi privi di radiocollare e in quali zone sono stati individuati o è stata segnalata la loro presenza;
3. Quali intenzioni si abbiano in merito alla problematica descritta in premessa considerata la vicinanza delle abitazioni al luogo teatro della devastazioni e la frequentazione di boschi e prati da parte di minori;
4. Ad oggi quanti esemplari di orso (adulto e cucciolo) si contano in Trentino.
A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.
In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:
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Foto: archivio Pat
