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ON. AMBROSI (FDI) * GOVERNO MELONI: « AL VARO DUE RIFORME PER IL FUTURO DELLA NAZIONE, PRESIDENZIALISMO ED AUTONOMIA DIFFERENZIATA »

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20.17 - domenica 18 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Esiste, in politica, chi chiede voti agli elettori, se ne appropria e poi una volta al governo se ne dimentica. Esiste, invece, chi si mette al lavoro con serietà. A un mese dal suo insediamento il governo Meloni, nonostante le gravi emergenze economiche derivanti dalle ricadute di guerra e pandemia, con grande serietà, e aperto a ogni costruttivo confronto, sta preparando il varo di due riforme di importanza fondamentale per il futuro della Nazione: il presidenzialismo e l’autonomia differenziata.

Dicevamo, e promettevamo, in campagna elettorale: un’autonomia forte in un’Italia forte, ed è esattamente su questo approccio combinato che stiamo – in concreto – cominciando a lavorare. Si tratta, con tutta evidenza, di due passaggi che devono marciare uniti perché facce di una stessa medaglia: la rinascita delle istituzioni, il loro rinnovato prestigio nell’ambito di una nuova interpretazione della Repubblica e della sua unità giuridica ed economica, nella quale il valore della governabilità e dell’identità nazionale si coniughi con il pluralismo delle regioni e delle autonomie locali, nel pieno rispetto dei valori enunciati dall’articolo 5 della Costituzione.

L’autonomia differenziata può avere un impatto diretto sulla nostra autonomia che, dico subito e sottolineo, va preservata nella sua specialità storica; specialità che mantiene al contempo tutta la sua attualità anche in futuro, in una prospettiva di crescita della Comunità trentina, ma anche di sviluppo della collaborazione istituzionale sia nell’ ambito dell’Euroregione Trentino-Alto Adige-Tirolo, sia come anello di congiunzione tra Europa del Nord e Mediterraneo, sia con le altre regioni italiane, in particolare Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna; regioni con le quali si condividono importanti interessi generali, quali il governo delle acque, l’autostrada del Brennero e la nuova ferrovia Monaco-Verona, così come la cooperazione tra comuni di confine.

Soprattutto ora questa riforma dell’autonomia differenziata, in attuazione dell’art 116, terzo comma, della Costituzione, assegna una responsabilità in più per le nostre istituzioni autonomiste che dovranno accettare la sfida delle altre regioni che avranno, in forme diverse, maggiori competenze.
La concorrenza, oltre che sulla sanità, sulla qualità dei servizi, sulle risposte sul welfare, sulle infrastrutture sarà inevitabile e risulterà, a mio avviso, salutare. Dovremo dimostrare sul campo, senza alibi, di meritarci la nostra specialità.

Dovremo trovare la forza di diventare ancor più autonomia del merito per mantenere la posizione che si è conquistata storicamente, e per farlo, per riuscirci, serve la consapevolezza della necessità di una nuova visione dei motivi della particolarità del Trentino. La riforma Calderoli dovrà interfacciarsi in modo virtuoso con la nostra realtà, e noi dovremo considerarla, a nostra volta, un’importante occasione per trovare nuove ragioni del nostro sistema autonomista, puntando a fare del Trentino l’avanguardia delle autonomie della Nazione, il tutto armonicamente inserito nella cornice della prospettiva della riforma presidenziale che è uno dei cavalli di battaglia di Fratelli d’Italia e storicamente, da decenni, della destra italiana.

L’elezione diretta del Presidente della Repubblica ha alla sua base la convinzione che solo un’istituzione legittimata dal voto popolare possa avere il prestigio necessario per essere motore di un rilancio italiano in grande stile. Noi di Fratelli d’Italia la consideriamo la riforma delle riforme perché l’Italia ha bisogno prima di tutto di ritrovare fiducia nelle istituzioni che la rappresentano.

L’elezione diretta del Presidente e una revisione dei suoi poteri garantiranno stabilità nel rapporto tra Roma e le autonomia locali, temperando i rischi di eventuali spinte centrifughe e i pericoli di disgregazione istituzionale e politica. Per questo, a mio avviso, la bozza di riforma Calderoli dovrà tenere conto di entrambi gli aspetti: la tutela delle autonomie speciali storiche e, dall’altra, la prospettiva di una Repubblica forte.

Per noi di Fratelli d’Italia l’obiettivo è non lasciare nessuno indietro, garantire a tutti i territori medesimi livelli di tutela dei diritti, omogenei anche attraverso la qualità dei servizi e delle correlate prestazioni, da garantire uniformemente su tutto il territorio nazionale. Queste dunque le due gambe sulle quali il processo della riforma istituzionale del governo Meloni dovrà camminare con forza e equilibrio. L’occasione che abbiamo davanti è storica e non permette errori.

Non ci sono alternative: l’Italia deve ridiventare leader in Europa e nel Mediterraneo; deve tornare a esercitare a pieno titolo il ruolo di socio fondatore nell’Unione riequilibrando il peso di Francia e Germania, e di avanguardia nella cultura e nella scienza. Nella nostra storia, anche recente, siamo stati un esempio da seguire in tanti campi e lo saremo nuovamente in futuro: ma solo se sapremo, davvero, volare alto.

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On. Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi

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