(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Questo è il post pubblicato questa mattina (domenica 18 giugno, nel Gruppo Whatsapp del “Comitato Antidegrado città di Trento”. In qualità di autrice di testo e video autorizzo la vostra redazione Opinione a rendere pubblico quanto allego.
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Giovanna Egidi
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Trento
La notte bianca è sì una tradizione. In passato, anch’io quando sentivo schiamazzi che magari mi svegliavano in mezzo alla notte non mi importava e volevo anzi andare anch’io. Ma era UNA notte bianca d’estate e UN capodanno d’inverno. Se non mi fai dormire 2 notti l’anno pazienza. Ma davvero possiamo dire che le altre notti sono tranquille?
E poi, cos’è questo bisogno di riempire la città di impianti stratosferici da concerto in stadio? Siamo in mezzo ai palazzi antichi con un riverbero ed un’acustica tali per cui le onde sonore vengono malamente distorte. Più alzano il volume peggiore è l’acustica. Si fanno danni alle costruzioni storiche, danno a chi perde il sonno, danno a chi la vuole ascoltare la musica.
Tra volume già di partenza esagerato, melodia stravolta dai riverberi, bassi che fanno tremare lo stomaco i giovani per strada sono i primi a pagarne le conseguenze, con perdita precoce dell’udito e voglia di vomitare anche se non sono ubriachi.
Ma l’importante è sempre e solo che i bar possano vendere da bere!
REGISTRAZIONE AUDIO VIDEO ORE 15.51
A TRENTO – VIA CALEPINA 17 GIUGNO 2023
MISURAZIONE SCALA DECIBEL
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