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GDF – GUARDIA DI FINANZA / GENOVA * CORRUZIONE: « ARRESTI DOMICILIARI PER IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA TOTI »

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09.44 - martedì 7 maggio 2024

 

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Ravvisato l’interesse pubblico nella divulgazione di informazioni riguardanti l‘accertamento di episodi di corruzione ritenuti essere stati perpetrati in occasione di consultazioni elettorali riguardanti la Liguria, nonché nell’ambito della Autorità di sistema portuale e della P.A. regionale, e fatta salva la presunzione di innocenza – in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea – delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per queste e per le aziende coinvolte (ma allo stato non destinatarie di contestazioni), di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede

Si comunica che:
nella mattinata odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari (coercitive ed interdittive) personali e reali emessa in data 06.05.2024 dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica depositata in data 27.12.2023.
nei confronti

− di Paolo Emilio Signorini, già Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere),

− del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (accusato di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari),

− di Aldo Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini e del Presidente della Regione Liguria),

− di Roberto Spinelli, imprenditore nel settore logistico ed immobiliare (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria),

− di Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti di Paolo Emilio Signorini),

− di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di ESSELUNGA S.p.A. (destinatario della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale, accusato di corruzione nei confronti del Presidente della Regione Liguria),

− di Matteo Cozzani, capo di gabinetto del Presidente della Regione Liguria, accusato del reato di “corruzione elettorale” (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova, e di corruzione per l’esercizio della funzione, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari,

− di Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, destinatari dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere, accusati del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p. in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova,

− di Venanzio Maurici, destinatario dell’obbligo di presentazione alla p.g., accusato del reato di corruzione elettorale (art. 86 dpr 570/1960), aggravato dall’art. 416-bis.1 c.p., in quanto commesso al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa Cosa Nostra, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova.
Nei confronti di Signorini Paolo Emilio, Spinelli Aldo e Spinelli Roberto, il G.I.P. ha altresì disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo complessivo di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati.

SECONDO LA PROSPETTAZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, QUANTO AI REATI DI CORRUZIONE

al Presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro (40.000 euro erogati in data 8.12.21 e 9.12.21 al COMITATO GIOVANNI TOTI; ulteriori 15.000 euro erogati in data 25.5.22 sempre al COMITATO GIOVANNI TOTI; ulteriori 15.000 euro erogati in data 8.9.22 sempre al COMITATO GIOVANNI TOTI; e 4.100 euro erogati in data 10.3.23 quale partecipazione alla cena elettorale del 10.3.23 per Giovanni Toti) a fronte dell’impegno

– di “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”,

– di agevolare l’ter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo
Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali,

– di velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla TERMINAL RINFUSE GENOVA S.r.l. (controllata al 55% dalla SPINELLI S.r.l.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021,

– di assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22),

– di assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI),

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