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ASSESSORE ZENI: CISL MEDICI, ATTENDIAMO SUA RETTIFICA O INTERROMPIAMO TRATTATIVE

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15.28 - venerdì 30 giugno 2017

(Fonte: Cisl medici Trentino) –  In riferimento al paragone con la Regione del Veneto che avrebbe fatto l’assessore Zeni citando il suo collega Zaia, nei confronti della futura collocazione dei medici di medicina generale sul nostro territorio, ricordiamo a tutti che in Italia ci sono attualmente venti governatori che stanno parlando in maniera egregia del lavoro dei medici convenzionati di medicina generale e non serviva scomodare Zaia, presidente del Veneto che ha impugnato il decreto sulla obbligatorietà dei vaccini mentre il nostro Presidente della Pat, Ugo Rossi dichiarava che non si scherza con la salute nè dei singoli nè della collettività.

Cerchiamo quindi di non scherzare nelle dichiarazioni rilasciate alla Stampa provinciale (vedi intervista di Zeni rilasciata ieri al “Trentino”) con il lavoro attuale dei nostri medici di famiglia, nè del singolo nè tanto meno di tutti noi.

Abbiamo consapevolezza della necessità di una più efficace assistenza ai pazienti anziani, fragili, cronici ed a termine, e all’esigenza di migliorare i percorsi diagnostico terapeutici per una presa in carico dei pazienti.

Ma non è plausibile leggere di velate allusioni laddove proprio oggi, a Pinzolo, i nostri medici sono passati dalle otto ore giornaliere dei gruppi alle dodici ore di uno Stato di diritto come il nostro: vale a dire sessanta ore di attività settimanale. Le faranno, altrettanto egregiamente, i dipendenti ipotizzati sulla stampa, fermi per contratto a 36 ore settimanali, con cittadini che non saranno più liberi di scegliere i medici che preferiscono?

Gli assessori di oggi non sono più orientati a risolvere i problemi dei nostri cittadini quanto fare allusioni per non fare ricadere le responsabilità delle mancanze su di loro.

Noi medici di medicina generale desideriamo svolgere con dignità e dedizione la nostra attività a contatto con le nostre popolazioni del territorio,con uguali diritti e standard di sicurezza dei dipendenti.

Pertanto ci attendiamo dall’Assessore Zeni una rettifica a quanto apparso oggi nelle dichiarazioni di stampa a lui attribuite, altrimenti non vediamo motivo per continuare oltre nelle trattative in corso in assessorato sulla figure di liberi professionisti convenzionati con l’Apss di Trento.

Tutti i nostri colleghi hanno scelto una professione con la “P” maiuscola, non un ingrato oblio decretato da chi non ha a cuore questa attività ed i suoi protagonisti.Ci siamo accollati oneri e responsabilità che competerebbero, al contrario, all’Assessore ed al Direttore Generale dell’Apss di Trento.

Ci è stato negato in trattativa qualsiasi accordo per la dipendenza.

Ci siamo accollati, anche, gli ammanchi sulle ultime buste paga per non acuire i conflitti e peggiorare le condizioni di salute dei nostri cittadini.V

eda quindi di fare di più e meglio anche l’avvocato Zeni.

 

 

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Dottore Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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