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EUAA – AGENZIA UNIONE EUROPEA PER L’ASILO * MIGRANTI IRREGOLARI: « LAMPEDUSA, PRONTI AD AUMENTARE IL NUMERO DEL PERSONALE NELL’AREA »

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12.15 - giovedì 5 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Agenzia dell’UE per l’asilo aumenterà il sostegno operativo nel sud Italia- L’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) ha avviato il processo di raddoppio del numero di risorse a Lampedusa, nell’ambito di una ridistribuzione di 50 dipendenti nel sud Italia. A seconda delle esigenze, l’Agenzia è pronta ad aumentare ulteriormente il numero del personale dispiegato nella regione.

In risposta all’aumento degli arrivi di migranti irregolari nel sud Italia e nell’ambito dell’immediata attuazione da parte dell’Agenzia del piano in 10 punti per Lampedusa della Commissione europea annunciato il 17 settembre, l’EUAA ha avviato un sostanziale riassegnamento del personale a sostegno delle autorità nazionali della regione.

Durante la visita a Lampedusa il 4-5 ottobre, la direttrice esecutiva Nina GREGORI ha annunciato che le squadre di sostegno per l’asilo (AST) dell’EUAA nel sud Italia hanno già iniziato ad essere rafforzate con 50 persone riassegnate, compresi esperti per l’informativa e l’identificazione di vulnerabilità, nonché mediatori culturali.

La decisione prevede il dispiegamento di 16 esperti a Lampedusa, portando il numero a 31, raddoppiando di fatto il numero del personale dell’EUAA precedentemente presente sull’isola. Altro personale rafforzerà gli AST a Porto Empedocle, Rocella Ionica, Crotone, Reggio Calabria, Siracusa, Pozzallo e Trapani.

L’EUAA dispone attualmente di oltre 330 persone impiegate in tutta Italia, che assistono le autorità nazionali in materia di registrazione, informativa, identificazione delle vulnerabilità, procedure di asilo, trasferimenti, capacità di accoglienza e il meccanismo volontario di solidarietà dell’UE, tra le altre attività operative.
Ulteriori azioni possibili

Inoltre, l’Agenzia sta preparando diversi piani alternativi in base ai quali, se e dove necessario, un numero addizionale di risorse potrebbe essere schierato nell’Italia meridionale. Non si tratterebbe di riassegnazioni da altre attività, ma di un incremento del personale già presente nel Paese.

Gregori ha dichiarato di aver considerato la possibilità di attivare per la prima volta il Gruppo di Riserva permanente per l’Asilo dell’EUAA (GRA). Il GRA fa parte del nuovo mandato dell’EUAA e prevede la capacità di attingere a una riserva di personale, composta da 500 funzionari degli Stati membri, da dispiegare con breve preavviso presso le operazioni EUAA a sostegno delle autorità nazionali che devono far fronte a pressioni improvvise e sproporzionate sui loro sistemi di asilo e/o di accoglienza.

L’EUAA è in costante comunicazione con le autorità italiane, nonché con i colleghi della Commissione europea, Frontex ed Europol, per coordinare tutte le attività. Qualsiasi decisione relativa a tali ulteriori interventi sarà presa sulla base delle esigenze e dei nuovi sviluppi che potrebbero sorgere.

 

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Tenuto conto dell’evoluzione della situazione a Lampedusa, e riconoscendo la crescente pressione esercitata lungo diverse rotte migratorie, la presidente della Commissione europea von der Leyen ha presentato la seguente serie di azioni immediate, da realizzare nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e degli obblighi internazionali:

  1. Rafforzamento del sostegno all’Italia da parte dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) e della guardia di frontiera e costiera europea (Frontex) per gestire l’elevato afflusso di migranti, al fine di garantire la registrazione degli arrivi, il rilevamento delle impronte digitali, il debriefing e l’indirizzamento verso le autorità competenti.
  2. Sostegno al trasferimento delle persone fuori da Lampedusa, anche verso altri Stati membri, avvalendosi del meccanismo volontario di solidarietà e prestando particolare attenzione ai minori non accompagnati e alle donne.
  3. Rafforzamento dei rimpatri, avviando rinnovati e concertati contatti con i principali paesi di origine dei nuovi arrivi, vale a dire Guinea, Costa d’Avorio, Senegal e Burkina Faso, in modo da migliorare la cooperazione e facilitare la riammissione, e aumento del sostegno da parte di Frontex, anche per quanto riguarda la formazione e lo sviluppo delle capacità, per garantire la rapida attuazione dei rimpatri.
  4. Sostegno alla prevenzione delle partenze, istituendo partenariati operativi con i paesi di origine e di transito per la lotta al traffico di migranti. Ciò include la possibilità di un accordo di lavoro tra la Tunisia e Frontex e una task force di coordinamento all’interno di Europol incentrata sulla lotta al traffico di migranti lungo la rotta verso la Tunisia e poi verso Lampedusa.
  5. Rafforzamento della sorveglianza di frontiera aerea e marittima, anche attraverso Frontex, e studio di opzioni per espandere le missioni navali nel Mediterraneo. Accelerazione, inoltre, nella fornitura di attrezzature e rafforzamento della formazione delle guardie costiere tunisine e di altre autorità di contrasto.
  6. Adozione di misure per limitare l’uso di imbarcazioni non idonee alla navigazione e adozione di azioni per contrastare le catene di approvvigionamento e e la logistica dei trafficanti e per garantire lo smantellamento delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati.
  7. Aumento del sostegno da parte dell’EUAA per l’applicazione di procedure di frontiera rapide e accelerate, compreso l’uso del concetto di paese di origine sicuro, il rifiuto di domande manifestamente infondate, l’emissione di divieti d’ingresso e la loro registrazione nel sistema d’informazione Schengen (SIS).
  8. Aumento delle campagne di sensibilizzazione e comunicazione per scoraggiare le traversate del Mediterraneo, continuando a lavorare per offrire alternative quali l’ammissione umanitaria e i percorsi legali.
  9. Cooperazione più intensa con l’UNHCR e l’OIM per adottare un approccio globale basato sulle rotte al fine di garantire la protezione lungo il percorso e aumentare il rimpatrio volontario assistito dai paesi di transito.
  10.  Attuazione del protocollo d’intesa UE-Tunisia, e priorità alle azioni con impatto immediato per affrontare la situazione attuale e agevolare la contrattazione di nuovi progetti nel quadro di tale protocollo.
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