(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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L’incontro al Commissariato del governo è andato a vuoto a causa della mancata volontà di Assessorato, Federazione e Coesi di avviare un confronto sul futuro della scuola dell’infanzia e quindi sospendere la sperimentazione, che, da oltre 3 anni grava sulla stessa. Registriamo la latitanza dell’assessore Bisesti che usa la scuola solo come terreno di propaganda, inganna le famiglie e mette in grave crisi un’istituzione che vantava una qualità apprezzata oltre i confini trentini.
Cub Trento ribadisce che lo sciopero non riguarda solo “la battaglia per luglio”, ma mira alla conquista di condizioni contrattuali che rimettano al centro la qualità della scuola direttamente connessa alla dignità del lavoro dei docenti!
Da sempre CUB-Trento è contraria al tentativo di smantellare la Scuola dell’Infanzia, contrabbandato come risposta ai bisogni delle famiglie a scapito dei bisogni dei bambini. Il progetto di ristrutturazione del percorso di crescita da 0 ai 6 anni è una mostruosità che pretende di stravolgere il naturale percorso evolutivo del bambino.
CUB Trento chiama alla mobilitazione per respingere l’ipotesi della PAT di rinnovare il prolungamento dell’attività delle Scuole dell’Infanzia a tutto il mese di luglio, unitamente all’obiettivo di totale dequalificazione e riduzione del personale docente a mero servizio di custodia.
Sciopero provinciale venerdì 23 giugno 2023
Con presidio davanti alla sede Regione Trentino Alto Adige, in piazza Dante a Trento: DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 12.00