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CCIAA – ACCADEMIA D’IMPRESA – TRENTO FILM FESTIVAL * “PRUDENZA IN MONTAGNA“: « FOCUS SULLA CONOSCENZA DELL’AMBIENTE »

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19.37 - martedì 2 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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IL TRENTO FILM FESTIVAL A PALAZZO ROCCABRUNA. LA PRUDENZA IN MONTAGNA: I RIFUGI SENTINELLE DELLE ATTIVITA’ IN MONTAGNA. Accademia d’impresa ha organizzato questo pomeriggio un seminario sull’educazione alla prudenza dei turisti come prevenzione degli incidenti in montagna.

“Alla base del progetto “Prudenza in montagna” vi è un approccio differente al principale problema del turismo sulle nostre vette, ovvero la consapevolezza del rischio. Si parte infatti dal concetto di prudenza e non da quello di sicurezza, perché parlare in montagna di rischio zero è oggettivamente impossibile, anche per gli stessi professionisti. Parlare di prudenza, invece, significa creare una cultura dell’attenzione, incentrata proprio sulla conoscenza dell’ambiente e sulle modalità con le quali affrontarlo in maniera consapevole”. Le parole di Chiara De Pol, vice responsabile della comunicazione di Trentino Marketing, riassumono efficacemente il senso dell’incontro che Accademia d’Impresa, azienda speciale della camera di Commercio di Trento ha organizzato questo pomeriggio alle 17.00 a Palazzo Roccabruna nell’ambito delle iniziative del Trento Film Festival.

Il seminario, dal titolo “La prudenza in montagna: i rifugi sentinelle dell’attività in montagna”, moderato dal giornalista RAI Andrea Selva- che ha presentato alcuni frammenti di un inedito video reportage sulla dinamica del crollo del seracco della Marmolada – ha fatto perno sul progetto “Prudenza in Montagna”, un’iniziativa di Trentino Marketing nata per promuovere un approccio più responsabile alla fruizione della montagna e che vede la collaborazione di SAT (Società Alpinisti Tridentini), Associazione Rifugi del Trentino, Collegio delle Guide Alpine Trentino, Soccorso Alpino Trentino, Fondazione Dolomiti Unesco, Collegio Provinciale Maestri di Sci del Trentino, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato.

“Oggi c’è una maggiore richiesta della montagna come meta per una vacanza, sostenuta dalla ricerca di spazi aperti in cui muoversi a contatto con la natura – ha dichiarato Roberta Silva, presidente dell’Associazione gestori dei rifugi trentini – La conseguenza è un proliferare di attività, per lo più soft, spesso praticate senza una reale percezione del contesto. Tra le più ricorrenti, le camminate verso i rifugi, diventati di fatto una meta. Proprio per questo l’Associazione ha sentito l’esigenza di attrezzarsi anche sul tema del soccorso. E’ nato così un accordo che iscrive i rifugi trentini nell’organico del Soccorso alpino e speleologico trentino che tramite un’adeguata formazione trasforma i rifugi in un supporto per i soccorritori non solo attraverso un’azione di monitoraggio della montagna, ma anche agevolando gli interventi, ad esempio, ospitando certe tipologie di attrezzature”. Mario Fiorentini, presidente dell’associazione rifugi del Veneto e Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco hanno insistito sulla necessità di adottare linguaggi comuni per educare i turisti, perché in montagna si perde la percezione dei confini amministrativi e non è concepibile che la comunicazione possa essere contraddittoria tra territori contigui.

Walter Cainelli, presidente del Soccorso alpino e speleologico trentino ha richiamato l’attenzione sul numero consistente di interventi, circa 1.400 l’anno, sottolineando come stiano aumentando significativamente gli incidenti che coinvolgono il mountain bikers, oltre il 15% del totale. “Il turista pretende sicurezza, ma l’assenza di pericolo non c’è neppure quando ci sono le guide alpine. Pagare una guida alpina – ha ammonito Gianni Canale, rappresentante del Collegio delle guide alpine-maestri di alpinismo della Provincia di Trento – non significa sottoscrivere una polizza assicurativa. Ecco perché il rapporto con il cliente oggi è sempre più orientato verso la formazione, l’informazione e l’educazione. Il turista deve diventare un soggetto responsabile dell’attività in montagna”.
L’incontro è stato introdotto dal saluto di Bruno Degasperi, direttore di Accademia d’Impresa, azienda speciale della CCIAA di Trento, da anni impegnata nella formazione dei rifugisti trentini come ambasciatori del territorio e della cultura di montagna.

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