(Fonte: Ufficio stampa Consiglio Pat) – Ormai quasi non ci si stupisce più di fronte all’ennesimo atto intimidatorio contro la sede della Cgil del Trentino. Tempestivo e non del tutto inaspettato, purtroppo, a pochi giorni dall’occupazione dell’Aula del Consiglio provinciale.
Invece bisogna avere la responsabilità di indignarsi: perché il confronto politico e sindacale può anche essere aspro, ma non può mai travalicare il confine del rispetto nei confronti delle Istituzioni e delle organizzazioni che, come i sindacati confederali, rappresentano ancora la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti.
L’interlocuzione non è mai stata negata a nessuno, in questi anni, nemmeno nei momenti più duri: non si contano gli incontri che questa Presidenza ha organizzato con la miriade di sigle del sindacalismo di base o con i più diversi comitati, e sulla questione Whirlpool in particolare l’attenzione del Consiglio e della Giunta è stata massima.
Ma non è più accettabile che passi il messaggio per il quale è sufficiente occupare la sede degli organismi democratici o violare la dignità dei sindacati confederali per vedere affermate le ragioni della protesta.
Alle lavoratrici e ai lavoratori, alle disoccupate e ai disoccupati, il Consiglio ha il dovere di dare sempre la massima attenzione, nella consapevolezza che quello che viviamo è un tempo di complessi e spesso dolorosi cambiamenti del modello produttivo, e che le politiche che la Provincia deve continuare a mettere in campo devono rispondere ai loro bisogni di reddito, formazione e qualificazione professionale.
Ciò che non è ammissibile è che, mascherandosi dietro lo spontaneismo del rancore sociale, si mettano in atto forme di lotta strumentali e che poco o nulla hanno a che vedere con gli interessi dei lavoratori: in ballo c’è la coesione sociale della nostra comunità, ed è bene che su questo tutte e tutti riflettano responsabilmente, senza partigianerie, strumentalizzazioni e effimeri interessi mediatici.
Bruno Dorigatti
Foto: archivio Consiglio Pat