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AVS – CAI – LIA DA MONT – PROTEZIONISTI SUDTIROLESI – HEIMATPFLEGEVERBAND * MOUNTAIN WILDERNESS – WWF – LIA PER NATURA Y USANZES – ITALIA NOSTRA * NOSC CUNFIN * STRADE DOLOMITI: « CHIEDIAMO AZIONI CONCRETE PER IL TRAFFICO »

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08.33 - domenica 30 gennaio 2022

Riduzione del traffico sulle strade delle dolomiti: le associazioni ambientaliste chiedono azioni concrete. Le associazioni ambientaliste altoatesine di tutti e tre i gruppi linguistici (AVS, CAI, Lia da Mont, Federazione Protezionisti Sudtirolesi, Heimatpflegeverband, Mountain Wilderness, WWF, Lia per Natura y Usanzes, Italia Nostra e Nosc Cunfin) hanno incontrato l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, per discutere sulla calmierazione del traffico sui passi dolomitici. Le associazioni hanno chiesto soluzioni efficaci e controlli severi sul traffico.

 

Fin dal 2005 sono stati richiesti interventi efficaci per la riduzione del traffico

Nel 2005 l’AVS, il CAI e la SAT (Società Alpinisti Tridentini) avevano sollecitato l’allora presidente Durnwalder e i sindaci dei comuni ladini affinché applicassero azioni per la riduzione del traffico sui passi dolomitici. Ad esempio istituendo durante l’estate un divieto alla circolazione dalle 9 alle 15, valido per tutto il traffico eccetto quello dei residenti, dei trasferimenti lavorativi e del trasporto pubblico.

 

La Giunta provinciale ha previsto un aumento dei controlli e l’istituzione di una zona ad emissioni ridotte (Low Emission Zone)

Le associazioni ambientaliste accolgono con favore l’impegno che l’assessore si è assunto per l’estate del 2022 di intensificare sulle strade dei passi i controlli sulla velocità e sul rumore, accompagnato da una specifica campagna di informazione in Italia e all’estero.

L’assessore ha anche presentato alle associazioni una proposta articolata che si pone l’obiettivo ambizioso di trasformare le Dolomiti in una zona ad emissioni ridotte. Le associazioni sono favorevoli alla mobilità elettrica. Tuttavia ricordano che il trasporto pubblico deve essere potenziato maggiormente, perché l’utilizzo di automobili elettriche rimane comunque una modalità di trasporto individuale, al contrario la vera sfida per il futuro è quella di liberare le Dolomiti dal traffico veicolare.

 

Fumata nera nel breve termine

Finché non sarà attuato il progetto “Dolomiti zona ad emissioni ridotte” e il trasporto pubblico non sarà potenziato sono necessari i divieti di circolazione temporanei, che sono già stati ripetutamente discussi negli anni scorsi. Questa proposta è stata avanzata più volte – purtroppo finora senza successo – e potrebbe essere attuata su tutti i passi della provincia. Eccetto il progetto pilota al Passo Sella con la chiusura temporanea della strada per 8 mercoledì in luglio e agosto 2017, non sono state intraprese altre azioni concrete.

Per anni, la politica locale si è opposta alle misure di riduzione del traffico sulle strade delle dolomiti e purtroppo senza alcun argomento convincente. Le ragioni addotte per la mancata attuazione delle misure sono state la responsabilità dello Stato sulla regolamentazione del traffico stradale, la mancanza di coordinamento tra le province e le regioni e la mancanza di personale per le attività di controllo.

 

La tutela dell’ambiente e del paesaggio entrano nel nuovo codice della strada

La legge n. 156 del 09.11.2021 introduce importanti modifiche al Codice della Strada. In particolare il nuovo art. 1 introduce il concetto che “la sicurezza e la tutela della salute delle persone nonché la protezione dell’ambiente, nella circolazione stradale, rientrano tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”.

Inoltre, all’art. 6 viene introdotta la possibilità di limitare il traffico sulle strade che attraversano i siti inseriti nella lista UNESCO.

Entrambi i provvedimenti concretizzano ciò che le associazioni ambientaliste chiedono da tempo: azioni concrete piuttosto che nuove promesse. Le associazioni chiedono quindi alla politica di impegnarsi senza ulteriori indugi per ridurre il traffico sulle strade dei passi e di predisporre un calendario di azioni concrete a partire già dalla prossima estate.

L’intensità del traffico ha raggiunto livelli oramai insopportabili e inficia sia la qualità della vita dei residenti, che l’esperienza degli ospiti e dei turisti.

 

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Verkehrsberuhigte Dolomitenpässe: Umweltverbände fordern Taten. Zahlreiche Umweltverbände Südtirols aller drei Sprachgruppen (AVS, CAI, Lia da Mont, Dachverband für Natur- und Umweltschutz, Heimatpflegeverband, Mountain Wilderness, WWF, Lia per Natura y Usanzes, Italia Nostra und Nosc Cunfin) haben sich mit Mobilitäts-Landesrat Daniel Alfreider zu einer Aussprache zum Thema Verkehrsberuhigung auf den Dolomitenpässen getroffen. Die Umweltverbände forderten dabei Lösungen und strenge Verkehrskontrollen ein.

Bereits seit 2005 wird eine Verkehrsberuhigung eingefordert

Bereits im Jahre 2005 hat der AVS gemeinsam mit dem CAI und der SAT (Società Alpinisti Tridentini) den damaligen Landeshauptmann Durnwalder und die Bürgermeister der ladinischen Anrainergemeinden aufgefordert, dem überbordenden Verkehr auf den Dolomitenpässen Einhalt zu gebieten, und den Vorschlag unterbreitet, in den Sommermonaten ein Zeitfenster (von 9 bis 15 Uhr) einzurichten, während dem der motorisierte Verkehr auf den Pässen nur mehr den Einheimischen, Gewerbetreibenden und den öffentlichen Verkehrsmitteln erlaubt ist.

Die Landesregierung plant verstärkte Kontrollen und eine Low Emission Zone

Die Umweltverbände begrüßen die Zusage des Landesrats, dass die Kontrollen von Geschwindigkeit und Lärm bereits im Sommer 2022 auf allen Passstraßen verstärkt werden. Diese Maßnahmen werden mit einer eigenen Kampagne im In- und Ausland kommuniziert.

Der Landesrat hat den Umweltverbänden auch den Vorschlag präsentiert, dass die Dolomiten zur Low Emission Zone werden sollen. Grundsätzlich begrüßen die Umweltverbände die Elektrifizierung des Verkehrs. Auch die öffentlichen Verkehrsmittel müssen verstärkt ausgebaut werden. Die Umweltverbände geben allerdings zu bedenken, dass ein E-Auto noch immer ein Fahrzeug für den Individualverkehr ist und die Dolomiten möglichst verkehrsfrei sein sollen.

Bisher und kurzfristig keine konkreten Maßnahmen

Bis die Dolomiten zur Low Emission Zone werden und der öffentliche Verkehr entsprechend ausgebaut, braucht es zeitlich befristete und bereits bestens durchdiskutierte Fahrverbote.

Dieser Vorschlag wurde wiederholt – leider bisher ohne Erfolg – vorgebracht und könnte auch auf anderen verkehrsgeplagten Passstraßen außerhalb des Dolomitengebietes umgesetzt werden. Vom Pilotprojekt am Sellajoch mit zeitweiliger Sperrung der Passstraße an insgesamt 8 Mittwochen im Juli und August 2017 abgesehen gab es seither nichts weiter als Studien, Verkehrszählungen und zahlreiche Versprechungen.

Die politischen Vertreter haben sich jahrelang mit fadenscheinigen Argumenten gegen eine Verkehrsberuhigung auf den Passstraßen gewehrt. Als Grund für die fehlende Umsetzung der Maßnahmen wurden einmal die Zuständigkeit des Staates für die Straßenverkehrsordnung sowie die mangelnde Abstimmung zwischen den Provinzen bzw. Regionen ins Feld geführt, ein andermal Personalmangel hinsichtlich der Kontrolltätigkeit.

Die neue Straßenverkehrsordnung erlaubt neue Maßnahmen

Mit dem Gesetz Nr. 156 vom 09.11.2021 hat die Regierung nun die Straßenverkehrsordnung abgeändert und sieht im Art. 1 vor, dass „die Sicherheit und der Schutz der Gesundheit der Personen und der Schutz der Umwelt im Straßenverkehr unter die prioritären sozialen Maßnahmen fallen, die vom Staate verfolgt werden“.

Zudem sieht der Art. 6 des Gesetzes eine besondere Berücksichtigung dieser Bestimmungen auf den Straßen vor, welche Gebiete queren und berühren, die als UNESCO Welterbe ausgewiesen sind.

Beide Bestimmungen untermauern nun, was die Umweltverbände schon lange fordern: endlich Taten zu setzen, anstelle immer neue Ausflüchte zu suchen. Die Umweltverbände fordern daher die zuständigen Politiker auf, sich ohne weitere Verzögerungen in Rom für eine Verkehrsberuhigung auf den Passstraßen einzusetzen und ab dem heurigen Sommer – nach einem genauen Zeitplan – Maßnahmen umzusetzen. Das Verkehrsaufkommen hat nämlich unerträgliche Ausmaße angenommen und beeinträchtigt sowohl die Lebensqualität der Anwohner als auch das Urlaubserlebnis der Gäste.

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