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ASSOCIAZIONE TUTELA AMBIENTE E VITA RURALI * ANNIVERSARIO MORTE ANDREA PAPI: « PRIMA DEI TURISTI IN ARRIVO PER PASQUA LA PAT FA TOGLIERE LO STRISCIONE »

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17.08 - mercoledì 20 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Anniversario della morte di Andrea Papi, ucciso da un orso. In prossimità delle celebrazioni religiose e della fiaccolata in ricordo della vittima, la Provincia autonoma di Trento fa togliere lo striscione, ritrovato in un sacchetto di plastica. Dobbiamo segnalare una situazione spiacevole, e a nostro parere inopportuna nei tempi, attuata dal Servizio gestione strade nei giorni scorsi e parrebbe avallata dai superiori livelli della Provincia autonoma di Trento. Fin da maggio 2023 erano stati apposti degli striscioni alla rotatoria di Caldes in ricordo di Andrea Papi, attaccato e ucciso dall’orso JJ4 mentre faceva footing su una stradina in un punto non troppo distante dalle case. Purtroppo, proprio in prossimità dell’anniversario e delle celebrazioni religiose del 5 aprile p.v. in ricordo della vittima – la messa e una fiaccolata fino al cimitero locale – si scopre che il personale addetto ha rimosso due striscioni adducendo problemi con il codice della strada. Decisione legittima senza dubbio, ma discutibile nella tempistica e nella mancata sensibilità umana dimostrata.

Gli striscioni erano lì da ben dieci mesi, durante i quali era comunque in vigore il suddetto codice. Non se n’è accorto nessuno nel frattempo o cosa? No, lo sapevano, perché lo stesso direttore del Servizio gestione strade ci ha risposto che avevano pazientato fin troppo per toglierli. Perché allora la rimozione proprio ora, prima delle celebrazioni? Visto che si era atteso tanto, perché non toglierli il 6 aprile, dando una dimostrazione di collaborazione e partecipazione al dramma della famiglia Papi e allo stato d’animo della popolazione locale?

Tra l’altro, è vero che un cartello in ricordo di Andrea Papi è stato comunque lasciato in loco per rispetto alla famiglia, ma quel “rispetto” include il fatto che il padre di Papi abbia scoperto la rimozione da sé – comunicandola poi per mezzo del gruppo Facebook “Orgogliosamente trentini” –, che non sia stato avvisato prima e che gli striscioni, di cui uno solo leggermente lesionato durante la rimozione, siano poi stati trovati in un sacchetto di plastica buttato a terra in un magazzino. Il ricordo del figlio trattato così?

Ci si domanda cosa mai abbia fatto nella vita la famiglia Papi per avere avuto prima un figlio sbranato da un orso reintrodotto anche dalla Provincia autonoma di Trento, e poi un simile gesto sempre dalla Provincia autonoma di Trento… L’orsa JJ4 aveva già attaccato e ferito due persone ma – in attesa dell’effettivo via libera del TAR all’ordinanza di abbattimento o cattura chiesta dalla Provincia – era stata lasciata libera dalla Provincia autonoma di Trento addirittura senza essere dotata di un radiocollare funzionante. Senza quindi sapere dove l’aggressiva orsa si aggirasse. E la stessa orsa uccise poi Andrea Papi. Neppure le scuse pubbliche e morali erano arrivate dal presidente e dagli organi istituzionali della Provincia autonoma di Trento. Il padre di Papi, Carlo, in una lettera inviatagli scriveva: “Chiediamo ancora una volta ai responsabili di questa ignobile tragedia di spiegare com’è potuta accadere una simile vicenda e quindi di chi sono le responsabilità dell’accaduto. Mettetevi una mano sul cuore, riflettete, e se fosse accaduto ad un vostro figlio? Come avreste reagito?”.

Quella stessa Provincia ha invece, addirittura, appena fatto togliere gli striscioni prima delle celebrazioni religiose e della fiaccolata programmate per l’anniversario della morte di Andrea. A nostro parere ogni atto simile uccide ancora una volta un innocente. Con Andrea è morta anche la sensibilità?

Il 18 telefonicamente, e il 19 per lettera, l’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali aveva chiesto un gentile gesto temporaneo di considerazione, lasciando rimettere gli striscioni. Magari solo nei giorni immediatamente precedenti le celebrazioni religiose e la fiaccolata. Il 6 aprile lo stesso padre di Andrea Papi li avrebbe tolti, o avrebbero potuto farlo gli addetti del Servizio gestione strade. Ma è stato ripetutamente risposto che gli striscioni potevano causare ipotetici incidenti nella rotatoria, in cui come in tutte le rotatorie gli automobilisti ovviamente frenano molto e quindi non possono procedere velocemente già di per sé. Tra l’altro non ci risulta ci siano mai stati incidenti lì. Al signor Papi era stato detto che gli sarebbe stato concesso di porre gli striscioni in un altro punto, ma non indicando dove. Se non in una rotatoria dove, in un rettilineo in cui si procede più velocemente e una distrazione può avere conseguenze gravi?

Tra l’altro, i cartelli non mancano di sicuro su quella strada, ma parrebbe che proprio quelli rimossi siano inopportuni. Non vogliamo pensare che la rimozione, come supposto da diversi, sia stata augurata da altri prima dell’afflusso di Pasqua per motivi turistici al fine di non ricordare la tragica situazione orso in quell’area.

Abbiamo contattato direttamente tutti gli “attori” della vicenda: direttore, dirigente, assessore, ma nessuno di questi ha risposto per iscritto alla nostra mail, magari anche solo per fare proposte alternative. Anzi, il dirigente, l’assessore competente e il suo capo di gabinetto non ci hanno risposto neppure telefonicamente. Ringraziamo per la cortesia e l’impegno solo l’ufficio stampa. Eravamo convinti che non sarebbe stato necessario emettere comunicati ai media a livello nazionale su questo fatto, e che il caso avrebbe potuto risolversi con il buon senso, diciamo così, anche da padre di famiglia. Ma la risposta della Provincia autonoma di Trento, più volte sollecitata, non ha neppure avuto a tutt’oggi un riscontro o una risposta di cortesia, anche solo per mail. Ribadiamo, si chiedeva gentilmente solo il permesso di mettere uno striscione e lasciarlo fino al 5 aprile, togliendolo dopo le celebrazioni religiose. Questi cartelli sulla stessa strada evidentemente non distraggono, ma lo striscione su Andrea Papi sì.

 

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Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali

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