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DEGASPERI (ONDA) – INTERROGAZIONE * AMBIENTE: « SANT’ANTONIO DI MAVIGNOLA, GLI SVERSAMENTI DI LETAME PROSEGUONO INDISTURBATI «

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16.14 - sabato 22 aprile 2023

Interrogazione n. 4474 – Sant’Antonio di Mavignola: gli sversamenti di letame proseguono indisturbati.

Ci troviamo per la quarta volta a richiamare la grave e sempre irrisolta problematica relativa allo sversamento illecito di letame e liquami in località Plaza di Sant’Antonio di Mavignola e dintorni, nel Comune di Pinzolo. Nonostante le interrogazioni n. 2492 del 6 aprile 2021, la n. 3486 del 22 febbraio 2022 e la n. 3715 del 13 maggio 2022, il consistente abbandono di letame e liquami nelle aree verdi e boschive, sulle rive del torrente Sarca, non solo persiste ma addirittura peggiora.

Come documentato dalle foto allegate (sotto il Pdf), per evitare pericolosi sversamenti nel torrente, si è improvvisata una sorta di diga tra gli accumuli di letame e il corso d’acqua. Tuttavia, questo non può impedire le infiltrazioni che verosimilmente stanno avvenendo verso l’adiacente Sarca e che mettono a serio rischio la salute pubblica.

Nel 2022 il Comune di Pinzolo, dopo svariati solleciti all’azienda responsabile di questo scempio, ha provveduto al recupero del letame in località Plaza frazione Sant’Antonio di Mavignola, affidandosi ad una ditta e per il lavoro si è resa necessaria la creazione di una strada apposita per permettere ai mezzi di giungere fino agli sversamenti. Si segnala che lo stesso Comune ha emesso una delibera di riscossione coattiva, indirizzata all’azienda responsabile degli sversamenti, per ottenere il rimborso delle spese di rimozione del letame abbandonato pari a € 32.568,43. Cifra che non è chiaro se sia mai stata incassata.

Ciò che risulta paradossale è che l’azienda protagonista abbia potuto beneficiare di € 33.299,56 di contributi. Una sovvenzione ancor più ingiustificata alla luce delle numerose conferme ricevute (anche dall’Assessora competente) in merito all’inottemperanza delle numerose intimazioni per rimuovere il letame. Non è chiaro nemmeno se prima di erogare i contributi per lo sfalcio qualcuno abbia verificato se gli sfalci siano stati effettivamente eseguiti. Segnalazioni da verificare sono poi giunte circa l’abbandono di carcasse di vacche e vitelli nei pascoli circostanti Malga Dimaro.
Non si può quindi non tornare a chiedersi come sia possibile che questa attività sia ancora in esercizio oltre che quale funzione effettiva abbiano, ai fini della tutela della salute pubblica, il Comune di Pinzolo, il Corpo Forestale, la Polizia Locale, i Carabinieri.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
1. quali provvedimenti intenda prendere la Provincia per provvedere con la chiusura di un’attività incompatibile con la tutela della salute pubblica;
2. come mai i responsabili di tali reiterati scempi siano stati ammessi a beneficiare di contributi pubblici;
3. se la Provincia abbia verificato se i prati attorno a Malga Dimaro siano stati sfalciati dall’azienda in questione;
4. se è vero che nei pascoli e nei boschi adiacenti a malga Dimaro, gestita dall’azienda oggetto dell’interrogazione, siano state rinvenute carcasse di vitelli e vacche;
5. se la riscossione della cifra richiesta dal Comune di Pinzolo è avvenuta ed eventualmente quando.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

*

Cons. prov. Filippo Degasperi

 

 

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