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CCIAA – TRENTO * START-UP INNOVATIVE: « NEL 2022 ERANO 169, NEL 2023 CALATE A 139 (-26% NELL’ULTIMO BIENNIO) »

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14.25 - giovedì 15 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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A fine 2023, le start-up innovative in provincia di Trento erano 139, un valore in forte diminuzione rispetto a un anno fa, quando il numero delle imprese di questa categoria era pari a 169 unità (-17,8%).
Il 2022, a sua volta, aveva evidenziato una contrazione significativa rispetto al precedente periodo e quindi, complessivamente, lo stock di start-up innovative in un biennio si è ridotto di 50 unità (-26,5%).

Numero di start-up innovative in provincia di Trento – serie storica Il dato è particolarmente preoccupante se si considera che la provincia di Trento – poco dopo l’introduzione delle misure di legge a sostegno del ciclo di vita delle start-up innovative (2012) – si è contraddistinta per essere un territorio particolarmente fertile e attrattivo per questo tipo di imprese, evidenziando un’incidenza sul totale complessivo molto superiore alla media nazionale e collocandosi ai primi posti tra le province italiane. A fine 2021, infatti, nel momento di massima espansione per questo ambito imprenditoriale, in provincia di Trento si contavano 36,9 start-up innovative ogni 10mila imprese, mentre in Italia questo valore era pari a 23,3. Solo due anni più tardi però, questi valori hanno subito una sensibile contrazione passando, rispettivamente, a 27,4/10mila imprese per Trento e a 22,5/10mila a livello nazionale.

 

In parte, la flessione rilevata negli ultimi due anni è ascrivibile al fatto che 45 start-up innovative hanno raggiunto i termini oltre i quali non possono più rimanere iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese. Dopo cinque anni, infatti, le start-up devono lasciare la sezione speciale che garantisce loro alcune prerogative a sostegno dei primi anni di vita, e dimostrare di saper reggere da sole la competizione del mercato. Altre 42 unità hanno subito la cancellazione per mancanza dei requisiti; esiste, tuttavia, un oggettivo calo di nuove iniziative economiche a forte contenuto innovativo, a cui è difficile trovare una spiegazione univoca.

“I dati sulla dinamica delle start-up innovative, elaborati dal nostro Ufficio studi e ricerche – commenta Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – ci permette di considerare con tempestività un problema che potrebbe avere conseguenze sul nostro tessuto produttivo. La provincia di Trento, attraverso il suo braccio operativo, Trentino Sviluppo, nell’ultimo decennio ha investito sulla creazione di poli attrattivi di eccellenza per le imprese ad alto contenuto tecnologico, ricavando spazi ad hoc per la loro nascita e per il loro sviluppo. Penso, ad esempio, ai BIC (Business Innovation Center) e ai poli tecnologici di Progetto Manifattura e Polo Meccatronica. La tendenza in sensibile contrazione delle start-up innovative, rilevata nell’ultimo biennio, merita quindi di essere valutata con attenzione da chi ha responsabilità di governo, perché rischia di privare il nostro tessuto produttivo di un flusso di nuove realtà innovative in grado di mantenere alta la competitività del nostro sistema economico”.

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