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ARCIGAY – TRENTINO * ELEZIONI PROVINCIALI: « LE NOSTRE PROPOSTE PROGRAMMATICHE, A TUTELA DELLE PERSONE LGBTQIA+ »

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14.57 - giovedì 19 ottobre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Elezioni provinciali: 12 proposte per un Trentino arcobaleno. Sono già arrivate le prime adesioni all’appello che Arcigay del Trentino, Agedo Trentino e Famiglie Arcobaleno hanno rivolto a chi si candida alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale. Domani alle 18 in piazza Duomo a Trento flashmob per chiedere seggi elettorali accessibili, inclusivi e rispettosi delle identità delle persone trans+.

Parità, uguaglianza e lotta alla discriminazione, attenzione per la salute e il benessere delle persone Lgbtqia+ e politiche dedicate alle persone trans*, nonbinarie e intersessuali; ma anche contrasto al bullismo omo-lesbo-bi-a-transfobico nelle scuole, inclusione delle famiglie arcobaleno nelle politiche provinciali, attenzione alle persone Lgbtqia+ anziane, alle persone migranti, a chi è senza fissa dimora e a chi si trova in carcere; azioni che non si limitino ai centri maggiori, ma arrivino nelle valli e nelle periferie. C’è questo e molto altro nel documento in 12 punti che Arcigay del Trentino, Agedo Trentino e Famiglie Arcobaleno hanno sottoposto a chi intende candidarsi alla Presidenza e al Consiglio Provinciale nelle elezioni del prossimo 22 ottobre.

Sono già nove le adesioni all’appello: Mirko Casagrande (Partito Democratico), Lucia Coppola (Alleanza Verdi e Sinistra), Andrea La Malfa (Partito Democratico), Mattia Marinchel (Lista Giovani per Divina Presidente), Claudia Merighi (Partito Democratico), Marco Moientale (Onda), Paola Taufer (Casa Autonomia), Paolo Zanella (Partito Democratico), Jacopo Zannini (Alleanza Verdi e Sinistra).
Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino: «Le prossime elezioni provinciali sono un’occasione importantissima per far tornare il nostro territorio un faro di inclusione. Siamo soddisfatti del riscontro avuto sulla piattaforma programmatica “Trentino Arcobaleno” e fiduciosi che la nostra provincia possa progredire come una comunità aperta, rispettosa e solidale verso tutte le marginalità. Dopo cinque anni di immobilismo della giunta provinciale queste adesioni riflettono un impegno concreto che le persone candidate vogliono assumersi in caso di vittoria per l’uguaglianza e i diritti delle persone Lgbtqia+».

La campagna di Arcigay del Trentino, Agedo Trentino e Famiglie Arcobaleno prosegue. Fino a domenica, è possibile sottoscrivere le 12 proposte scrivendo a trentinoarcobaleno@arcigaytrento.it, oppure usando l’hashtag #TrentinoArcobaleno sui propri canali social.
Il documento con le proposte programmatiche è disponibile anche su https://www.arcigaydeltrentino.it/news/sogniamo-un-trentino-arcobaleno.

Il flashmob per i diritti delle persone trans+

In vista del voto di domenica, il Gruppo Trans+ di Arcigay del Trentino ha organizzato domani – venerdì 20 ottobre – alle ore18 in piazza Duomo a Trento un flash mob per ribadire l’urgenza di creare seggi elettorali accessibili, inclusivi e rispettosi delle identità delle persone transgender.
Le attuali procedure di accesso ai seggi non tengono conto della complessità delle vite delle persone transgender. Migliaia di persone in Italia, ma molte anche in Trentino, non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità. Questo a causa dell’ormai obsoleta legge 164 del 1982 che regola il processo di rettifica anagrafica dei documenti e richiede alle persone lunghi tempi nei tribunali italiani per ottenere un documento che le riconosca nei propri rapporti sociali quotidiani.
La richiesta di collocarsi in una lista, fila o presso un registro “distinto per uomini e donne”, a seconda del mero sesso anagrafico, costringe le persone transgender a violare la propria privacy in contesti pubblici non preparati ad accogliere un coming out, con l’evidente risultato di comprometterne la partecipazione democratica alla vita pubblica.

Costringere la comunità trans+ a coming out forzati in ambienti non preparati all’accoglienza, significa esporre le persone alla possibilità di divenire bersaglio di ostilità, discriminazioni e violenza in virtù della propria identità di genere.
Eris Ferrari, delegata alle politiche delle persone trans+ per Arcigay del Trentino: «Le elezioni sono un momento importante per una comunità, ancor di più per la comunità transgender: essa spesso ha difficoltà a recarsi al seggio a causa dei coming out forzati e alle possibili aggressioni causati dalla divisione binaria delle file, imposta da una legge anacronistica. Per questo motivo, organizziamo il flashmob di venerdì allo scopo di portare sotto gli occhi dellɜ presidenti di seggio e della cittadinanza tutta quella che è, a tutti gli effetti, una restrizione del diritto di voto di una parte della società».

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PROPOSTE PROGRAMMATICHE PER UN TRENTINO ARCOBALENO

Io sottoscrivente, nell’ambito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale e del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, condivido i seguenti punti a tutela delle persone LGBTQIA+ e mi impegno a renderli parte integrante e concreta del mio operato.

1. PARITA’ E UGUAGLIANZA
Poiché la Provincia Autonoma di Trento adotta comportamenti basati sulla considerazione e sul rispetto per ogni orientamento sessuale e identità di genere, inserendoli inoltre tra gli obiettivi della programmazione integrata delle attività di formazione del personale di tutte le istituzioni regionali, mi impegno nella promozione attiva di politiche del lavoro volte a favorire l’integrazione sociale e lavorativa, al fine di combattere l’esclusione sociale per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

2. INFORMAZIONE, CULTURA E LOTTA ALLA DISCRIMINAZIONE
Mi impegno nella realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione sulle tematiche della discriminazione verso le persone LGBTQIA+ e per fornire alle persone interessate le informazioni necessarie per la tutela dei propri diritti. Mi impegno a sostenere associazioni ed eventi culturali che promuovano la cultura e la socialità LGBTQIA+ e il contrasto all’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, l’afobia, la transfobia ed ogni altro tipo di discriminazione specifica. Infine, affinché la Provincia Autonoma di Trento, già iscritta alla Rete RE.A.DY, diventi punto di riferimento per la proposta di leggi regionali avanzate, incardinando azioni concrete, mi impegno nella creazione di un modello di legge provinciale contro l’omo-lesbo-bi-a-transfobia che sia efficace, e che non rimanga lettera morta.

3. SALUTE E PREVENZIONE
Poiché la discriminazione contro le persone LGBTQIA+ è ancora imperante e incide negativamente sul loro benessere, mi impegno a promuovere azioni volte a garantire un supporto gratuito completo per le vittime di omo-lesbo-bi-a-transfobia. In particolare, poiché ogni vittima di discriminazione ha il diritto di ricevere assistenza psicologica o legale in tutta la Provincia Autonoma di Trento, mi impegno a favorire concretamente la costruzione di un Centro Antidiscriminazioni per la Provincia Autonoma di Trento e ad inserire percorsi di formazione per gli sportelli e i contact center già esistenti gestiti dal Terzo Settore.
Dato che lo stigma investe anche le persone che vivono con HIV e IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili), mi impegno nella promozione di politiche di informazione, prevenzione e contrasto alla diffusione del virus dell’HIV e delle IST; questo include il supporto ai servizi del Terzo Settore che offrono attività di screening HIV e IST, la realizzazione di sportelli PREP in concordanza con gli stessi, la gratuità della PREP e utilizzo della telemedicina per la prescrizione della stessa.

4. POLITICHE PER LE PERSONE TRANS*, NONBINARIE E INTERSESSUALI
Poiché è necessario assicurare alle persone LGBTQIA+, in particolare alle persone transgender (trans*), nonbinarie e intersessuali, un accesso dignitoso presso le strutture del Sistema Sanitario; poiché la volontà della persona interessata nel processo decisionale deve essere presa in considerazione in conformità con le normative vigenti; poiché tutto ciò passa anche attraverso la formazione specifica per il personale delle strutture sanitarie e delle ASL, mi impegno a sostenere l’assistenza completa alle persone transgender, nonbinarie e intersessuali nel sistema sanitario, in conformità con l’attuale portafoglio di servizi, tenendo conto della revisione in base ai progressi scientifici e definendo i criteri di accesso gratuiti per il supporto psicoterapeutico, il trattamento ormonale e gli interventi chirurgici; allo stesso tempo mi impegno a promuovere e pianificare la formazione del personale sanitario e del personale ausiliario, con riguardo particolare al personale di endocrinologia e psicologia.
Per quanto riguarda in particolare le persone minori d’età, deve essere preso in considerazione anche il loro diritto al libero sviluppo della personalità e alla possibilità di prendere decisioni: anche per questo, l’accesso al percorso di affermazione di genere deve essere per loro garantito e completamente gratuito. Inoltre, deve essere garantito il diritto delle persone intersessuali a non subire interventi chirurgici alla nascita, bensì di poter compiere un loro percorso identitario libero.
Infine, a sostegno del diritto di autodeterminazione per le persone transgender, nonbinarie e intersessuali, mi impegno a prevedere l’introduzione della carriera alias per lɜ dipendenti pubblichɜ e per lɜ utenti del servizio di trasporto pubblico.

5. AZIONI NELLE SCUOLE
Poiché la scuola deve un luogo sicuro per allievɜ e studentɜ LGBTQIA+ e per figliɜ di famiglie LGBTQIA+, mi impegno concretamente contro l’abbandono scolastico e per il contrasto al bullismo omo-lesbo-bi-a-transfobico, attraverso specifici progetti affidati alle associazioni del Terzo Settore su tutto il territorio della Provincia Autonoma di Trento, che includano percorsi di formazione per il personale scolastico e percorsi di educazione sessuo-affettiva per le classi.

6. FAMIGLIE LGBTQIA+
Poiché il diritto alla famiglia è garantito dalla Costituzione e l’appartenenza alla comunità LGBTQIA+ non esclude in alcun modo la possibilità di crescere figliɜ nell’amore e nel rispetto, mi impegno a sostenere tutte le scelte procreative di persone adulte, single o in coppia, attuate con il consenso di tutte le persone coinvolte e garantendo il rispetto della loro dignità.
Nel concreto, questo impegno passa anche attraverso l’uso del plurale ‘famiglie’ nei documenti e atti della Provincia, affinché possano essere incluse tutte le tipologie di famiglie presenti sul territorio, e il superamento del logo Family in Trentino con la creazione e l’utilizzo di un logo più inclusivo. Mi impegno inoltre a esplicitare che lә Garante dei minori si occupi anche dellɜ minori delle famiglie arcobaleno che non vedono riconosciuti i loro diritti, e a richiedere che la Commissione Pari Opportunità e l’Ufficio Politiche Familiari si occupino anche delle tematiche delle persone LGBTQIA+ e delle loro famiglie.

7. MIGRANTI
Poiché in oltre 70 paesi nel mondo sono previste pene carcerarie o punitive per le persone LGBTQIA+, mi impegno a sostenere politiche di accoglienza, cura e riabilitazione fisica e psicologica, con una semplificazione dell’accesso alla medicina di base, per lɜ stranierɜ LGBTQIA+ e dellɜ rifugiatɜ che hanno subito torture e violenze a causa del loro orientamento sessuale e/o identità di genere.

8. CARCERI
Mi impegno nel supporto di iniziative di prevenzione e supporto per le persone LGBTQIA+ presenti nelle carceri, anche al fine di avviarle in percorsi formativi e di inserimento professionale.

9. PERSONE SENZA FISSA DIMORA
Mi impegno nella promozione di iniziative per l’accompagnamento e recupero delle funzioni personali e sociali di base delle persone LGBTQIA+ senza fissa dimora, allontanate dalla famiglia di origine a causa del loro orientamento sessuale e/o della loro identità di genere.

10. ANZIANITA’ LGBTQIA+
Mi impegno a sostenere l’attivazione di esperienze di cohousing sociale per persone LGBTQIA+ anziane, individuando strutture pubbliche regionali o di altri enti locali, come anche la promozione di azioni contro la solitudine della popolazione LGBTQIA+ anziana.

11. AZIONI TERRITORIALI
Poiché il Trentino non è solo Trento, le azioni che sottoscrivo devono essere promosse su tutto il territorio provinciale per tutelare in primis le persone LGBTQIA+ che si trovano al di fuori della Città di Trento, spesso isolate e senza luoghi di riferimento: per questo mi assumo l’impegno concreto e serio di diffondere i servizi sopra indicati su tutto il territorio provinciale.

12. IMPEGNO, NON SOLO PAROLE: STANZIAMENTO FONDI
Per dimostrare un’applicazione concreta in fase di attuazione dei punti sopra indicati e per garantire sinergia con gli enti del terzo settore, che sia di supporto e non di scarico di lavoro sulle sole forze di volontariato, mi impegno a prevedere lo stanziamento di fondi specifici, sia nell’ambito di azioni singole che all’interno di una legge contro l’omo-lesbo-bi-a-transfobia.

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