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LETTERE AL DIRETTORE

RISVEGLIO TIROLESE * LETTERA AD ASSESSORE PAT BISESTI: “ ALPINI NELLE SCUOLE PER DIFFONDERE LA CULTURA ALPINA, SIAMO PERPLESSI “

Scritto da
22.30 - martedì 7 febbraio 2023

Gentile direttore Franceschi,

in allegato la lettera aperta al dott. Mirko Bisesti, assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia Autonoma di Trento.

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Signor Assessore Bisesti,

in seguito all’emanazione della legge 5 maggio 2022 n.44, che istituisce la “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini”, tra la Provincia Autonoma di Trento/Dipartimento Istruzione e Cultura ed il Ministero della Difesa/Comando Truppe Alpine è stata sottoscritta una convenzione, avente lo scopo dichiarato di favorire la collaborazione per la promozione e la conoscenza del Museo degli Alpini presso le istituzioni scolastiche e formative del sistema educativo provinciale.
Con tale convenzione – è stato chiarito – gli Alpini entreranno nelle scuole del Trentino/Tirolo meridionale per diffondere la cultura alpina e i suoi valori, con particolare riferimento ai percorsi storici della prima guerra mondiale.

In assoluta onestà intellettuale dobbiamo ammettere che tale iniziativa desta non poche perplessità.

Al di là di considerazioni di carattere pacifista, di cui non dissertiamo essendo certi che le intenzioni del Corpo non siano quelle di trasmettere ai nostri giovani valori militaristi, ci soffermiamo sull’aspetto meramente storico-identitario.

E’ certo, infatti, che la narrazione ufficiale degli Alpini circa le vicende della prima guerra mondiale riflette in via esclusiva il punto di vista del nazionalismo italiano e non tiene in alcun conto il punto di vista tirolese, relativo alle genti che all’epoca dei fatti erano insediate su questo territorio e quindi anche a buona parte delle genti che vi sono tuttora insediate essendone, quelli di allora, gli avi.

E’ altrettanto un dato oggettivo, non una percezione soggettiva, che la storia di questa terra, fino alla prima guerra mondiale, è storia speculare rispetto a quella del Corpo degli Alpini poiché, se proprio vogliamo fare un paragone simbolico, essa è rappresentata, piuttosto, dalla storia degli Schützen e dei Kaiserjäger.

Rammentiamo a tale proposito che il noto storico e giornalista italiano Paolo Mieli, presente a Trento il 5 settembre del 2015 in occasione della Festa dell’Autonomia, ebbe a dire: «I libri di storia che circolano in Italia sono purtroppo infarciti di leggende orrende sul Trentino-Alto Adige, tant’è vero che occorrerebbe riscriverli».

Noi chiediamo a gran voce, ritenendolo un legittimo diritto delle nostre genti, che nei testi di storia e nelle scuole di questa terra si racconti ai nostri figli e nipoti la storia dei nostri nonni. Nel caso specifico non si tratta in alcun modo – sia ben chiaro – di velleità di contrapposizione al Corpo degli Alpini, che certamente fa il suo mestiere e del quale riconosciamo meriti e valore. Si tratta invece della presa d’atto del fatto che la complessità delle vicende che caratterizzano la storia e quindi l’identità del Trentino/Tirolo meridionale e che, in fin dei conti, ne giustificano la specificità autonomistica ed il nesso inscindibile con l’Alto Adige/Südtirol ed il resto del Tirolo, esige un supplemento di delicatezza nella trattazione di temi che, in altro contesto territoriale del Bel Paese, appaiono invece pacifici.

Per quanto sopra esposto, signor assessore, chiediamo di poterLa incontrare, al fine di meglio illustrare le nostre tesi e meglio comprendere dalle Sue parole in che cosa consista l’iniziativa prevista dalla convenzione di cui sopra.

In attesa di Suo cortese riscontro, La salutiamo cordialmente.

Risveglio Tirolese

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Il Presidente​​​​
Gianfranco Giaconi

Il Portavoce
Paolo Monti

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