News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE

LUCIA COPPOLA * FEMMINICIDIO TRENTINO: « TANTO RIMANE DA FARE PERCHÉ NESSUNA DONNA MUOIA PIÙ O SOFFRA SOPRAFFAZIONE – VIOLENZA FISICA – PSICOLOGICA – MALTRATTAMENTI »

Scritto da
09.20 - mercoledì 30 marzo 2022

Ancora una volta scorre il sangue di una donna uccisa dal proprio partner che poi si è suicidato. Il dramma di Castello di Fiemme ci riempie di sgomento e ci addolora immensamente. E ancora una volta ci interroga sulla violenza del femminicidio, sulla fragilità di rapporti che al momento della crisi di coppia, dello spezzarsi di un legame sfocia nel brutale assassinio; talvolta, come è accaduto anche pochi giorni fa, nell’ azione punitiva che colpisce i figli per punire le proprie compagne di vita. Povere creature inermi e indifese a cui un padre, la persona al mondo che più di ogni altra dovrebbe proteggere, sostenere, accogliere, toglie la vita pur di creare alla madre atroci sofferenze. L’ Italia non è un paese per donne.

Prevalgono purtroppo in tutte le fasce sociali e di età retaggi di un patriarcato ancora vivo e crudele che non consente alle donne spazi di riscatto da situazioni di umiliazione e violenza. Che uccide, muore per femminicidio una donna ogni tre giorni, non solo il corpo delle donne ma anche l’ anima di un paese. La sua civiltà. Che lascia orfani e disperati, come nel caso accaduto ieri, ragazzi e bambini la cui vita sarà per sempre segnata da questa tragedia. Inevitabile chiedersi se si fa abbastanza per costruire relazioni paritarie e rispettose, per crescere uomini che sappiano accettare anche la fine di una storia, che sappiano esprimere rispetto per la vita e costruire relazioni basate sul rispetto dell’ altra da sé.

Tutto questo può nascere dentro l’ educazione parentale e sociale, ma soprattutto nelle scuole dove iniziano i primi confronti tra i generi, la conoscenza reciproca, legami affettivi. Ora il pianto, il dolore e la pietà prevalgono ma questa ennesima tragedia deve restare a monito del tanto che rimane da fare perché nessuna donna muoia più per femminicidio o soffra la sopraffazione, la violenza fisica e psicologica, i maltrattamenti. Siamo vicini col cuore ai familiari, soprattutto ai figli, di Viviana Micheluzzi e alla comunità di Castello di Fiemme che insieme a loro soffre.

 

*

Lucia Coppola,

Consigliera provinciale Gruppo Misto/ Europa Verde

Categoria news:
LETTERE AL DIRETTORE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.