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TRANSDOLOMITES * ” IL CONSIGLIO COMUNALE DI TRENTO ALL’UNANIMITÀ DICE SÌ AL PROGETTO PER LA FERROVIA TRENTO PENIA DI CANAZEI VIA VAL DI CEMBRA FIEMME E FASSA “

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18.50 - sabato 10 marzo 2018

Giovedì 8 marzo il Consiglio comunale di Trento è stato chiamato a trattare l’interrogazione relativa al collegamento ferroviario tra la città di Trento con le valli di Cembra, Fiemme e Fassa.

Si tratta della petizione che Transdolomites fece pervenire nel mese di novembre 2016 ai consigli comunali di Trento, Lavis per arrivare ai comuni della sponda destra della valle di Cembra ed infine valle di Fiemme e Cembra, comprese le tre Comunità di valle.

I proponenti della mozione dell’8 marzo sono stati i Consiglieri Maschio, Negroni e Santini del Movimento 5 Stelle.

Si è trattato di un passaggio politico molto importante che ha coinvolto il Consiglio comunale di Trento a discutere e deliberare non solo sul futuro delle valli dell’Avisio ma della città stessa.

Il testo della petizione in oggetto era il seguente; “ Si chiede che la Giunta Provinciale della Provincia Autonoma di Trento in attuazione della mozione N. 38 approvata dal Consiglio Provinciale della Provincia Autonoma di Trento in data 12 giugno 2014, promuova il progetto di collegamento ferroviario della Città di Trento con le valli di Fiemme e Fassa attraverso la valle di Cembra, tenendo conto delle esigenze della mobilità locale all’interno di ciascuna valle e nel contempo tra di esse, e impegnandosi a concludere lo studio di fattibilità e ad inserire l’opera in questione negli strumenti di programmazione previsti dalla normativa provinciale, predisponendo il piano stralcio della mobilità relativamente a tale opera, ai sensi dell’art. 52 c. 3 della L.P. 3/2000, previa intesa con le comunità interessate”.

Il parere espresso in Consiglio è stato un sì unanime. Siamo e esprimere la nostra profonda soddisfazione per lo storico risultato raggiunto e rivolgiamo un pubblico ringraziamento al Movimento 5 Stelle che ha fatto propria questa iniziativa politica.

Allo stesso tempo e indistintamente ringraziamo tutti i Consiglieri del Consiglio comunale di Trento per l’appoggio che hanno dato alla causa ferroviaria per il nuovo collegamento ferroviario Trento-Penia.

Transdolomites sin dall’inizio di questa esperienza ha assunto una posizione molto chiara; la ferrovia Trento Penia di Canazei non è solo la ferrovia per le valli dolomitiche, ma è allo stesso tempo l’infrastruttura e l’opportunità della città per governare la mobilità urbana, suburbana dei pendolari e dei turisti.

L’occasione unica per gemellare fisicamente Trento al cuore delle Dolomiti e far sì che questo progetto porti l’economia turistica a ruotare sul Trentino.

Ai tempi del Podestà Paolo Oss Mazzurana (siamo a cavallo tra la fine del 19° secolo e inizio del 20° secolo) questo concetto era molto forte non solo nella sua mente ma anche negli abitanti di Trento.

Storica fu l’Adunanza del 5 ottobre 1898 in occasione della quale si deliberò la tassa sul Casatico che consisteva nell’aumento della tassazione sulla prima casa dei cittadini di Trento al fine di finanziare i progetti per le nuove tramvie; la Trento-Malè per la quale si guardava in un successivo momento alla destinazione Tirano e la Lavis-Moena che giunse al livello di progetto esecutivo nel 1904 a cura dagli Ingegneri Stern & Hafferl di Vienna.

Nella mente di Trento ben chiaro era il pensiero che gli auspicati collegamenti ferroviari si sarebbero rivelati strategici per la città oltre che per le valli.

Lo scoppio della prima guerra mondiale, per necessità belliche portò alla realizzazione della ferrovia Ora-Predazzo. Al termine della seconda guerra mondiale poi, i tempi per pensare con concretezza all’avvio del percorso di progettazione della St. Moritz – Venezia da Tirano per raggiungere le Valli del Noce, Trento le Valli dell’Avisio, le Dolomiti, Belluno e Venezia parvero maturi ma, alla fine non se ne fece niente perché la diffusione prepotente dell’automobile prese il sopravvento.

A distanza di 120 anni possiamo ben dire ad alta voce che la posizione emersa in Consiglio a Trento lo scorso 8 marzo è una evento storico.

Da allora ad oggi la necessità di questo obiettivo pensiamo non solo sia attuale ma ancora più necessario per poter intervenire in maniera sempre più efficace sul problema del traffico e dell’inquinamento, nonché per migliorare la raggiungibilità dei territori a vocazione turistica e alzare la qualità dell’offerta turistica.

Quella dell’8 marzo si è rivelata la prima occasione post elezioni nazionali per verificare l’attendibilità e la coerenza delle promesse preelettorali sentite nelle settimane passate.

Transdolomites nei giorni scorsi in vista dell’8 marzo aveva invitato tutte le forze politiche che siedono in Consiglio a Trento ad avere un forte senso di responsabilità nei confronti della città e della periferie del Trentino stesso.

Invito a non anteporre il colore del gruppo politico al vero interesse “ nazionale “ del Trentino e saper comprendere e rispettare il segnale che da anni giunge dai cittadini delle valli dalle rispettive Istituzioni Comunali e Comunità di Valle che a grande maggioranza hanno da mesi deliberato a favore del progetto per la ferrovia Trento-Penia di Canazei.

Anche da questo punto di vista la nostra soddisfazione per il senso di responsabilità dimostrato nell’Istituzione comunale .

Ora il segnale che arriva alla Provincia Autonoma di Trento è forte. Il progetto per la ferrovia delle Valli dell’Avisio è una volontà che nasce dal territorio, dai cittadini e dalle istituzioni locali che li rappresentano.

Il futuro della mobilità si decide in questi prossimi anni ed è in questa prospettiva che sarà fondamenta essere vigili e presenti perché le risposte in tale senso non devono essere di basso profilo.

Transdolomites guarda adesso con molta tenacia all’appuntamento delle elezioni provinciali dell’autunno 2018.

In attesa di questo cruciale appuntamento, ai pochi comuni di Fassa e Fiemme che ancora non hanno preso in considerazione la nostra petizione rivolgiamo l’invito a non continuare al guardare alla storia affacciati al davanzale della finestra.

Un’ultima cosa diciamo; lo abbiamo anticipato recentemente e il tempo è maturo.

Staneremo e citeremo pubblicamente coloro che in questa fase storica per la ferrovia dell’Avisio hanno rappresentato i loro concittadini nelle istituzioni provinciali e Comunità di Valle.

Il loro dovere sarebbe stato quello di coinvolgere le comunità promuovendo un costruttivo dibattito attorno alla tematica.

Hanno preferito anteporre il loro parere personale alla legittima necessità di soddisfare l’interesse comune , hanno preferito obbedire agli ordini delle Segreterie politiche anziché considerare che già 8.000 cittadini si erano in precedenza espressi a sostegno della petizione di Transdolomites che chiedeva alla Provincia Autonoma di Trento di avviare la progettazione della Trento – Penia coinvolgendo in parallelo i territori.

Costoro hanno trascurato un particolare; Transdolomites non dimentica.

E questo in attesa del referendum che nel 2019 promuoveremo per chiamare i residenti delle valli dell’Avisio e esprimere il loro parere; Ferrovia sì o ferrovia no.

Per questo motivo serve da subito il progetto.

 

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Massimo Girardi
Presidente di Transdolomites

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