«Perché è finito il matrimonio con Valeria Marini? Dovrei saperlo per rispondere e a oggi ancora non lo so… Io le avrei nascosto di avere dei figli? Preciso i fatti: ho tre figli e lei li ha conosciuti tutti».
Giovanni Cottone, scontato il carcere e i domiciliari dopo le accuse di bancarotta e corruzione e da sette mesi in libertà, parla per la prima volta con una intervista a Oggi, da domani in edicola. Si presenta in compagnia della nuova, giovane fidanzata: «Sono legato a lei da 6 mesi e stiamo bene. È laureata, organizza eventi per società nordafricane perché è araba. Ho 60 anni ma sogno ancora di avere una famiglia. E non mi dispiacerebbe un altro figlio…».
Dell’ex moglie Valeria Marini dice: «Dico solo due cose: l’ho querelata per avermi accusato di furto e i giudici stabiliranno chi dice la verità. In quanto al denaro: io non le devo nulla.
Mentre ero in carcere oltretutto lei andò in una trasmissione a dire di aver ricevuto una mia lettera e la strappò davanti alle telecamere rifiutandosi di leggerla. Io non ho mai, e dico mai, scritto lettere alla Marini».
E a proposito dell’amicizia con Gigi D’Alessio, i cui problemi finanziari sono stati ricondotti proprio agli affari con Cottone per il rilancio del marchio Lambretta, precisa: «Gigi ha i suoi problemi, io i miei. Siamo in ottimi rapporti, l’ho visto di recente. Non credo che per quantità possa essere la faccenda della Lambretta la causa dei suoi guai economici».
Cottone racconta a Oggi anche come si è trovato in cella con Fabrizio Corona. «È nata una bella amicizia…. Mi faceva mangiare sempre bresaola e banane, non ne potevo più. Però faceva un caffè buonissimo. Ci siamo fatti molta compagnia. Se devo trovargli un difetto direi solo che russa fortissimo».
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