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QUESTURA DI TRENTO * « 39ENNE COLOMBIANO TENTA IL SUICIDIO BUTTANDOSI DA UN PALAZZO, SALVATO DALLE FORZE DELL’ORDINE »

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14.17 - lunedì 8 febbraio 2021

Nel pomeriggio di ieri la Sala Operativa della Questura di Trento ha ricevuto una chiamata dal 118 perché un uomo, un trentanovenne nato in Colombia ma da sempre residente a Trento, si trovava sul tetto dei palazzi di via Conci, nel quartiere Madonna Bianca, pronto a suicidarsi buttandosi nel vuoto.

Immediatamente la Sala Operativa della Questura ha inviato sul posto un equipaggio delle Volanti. La richiesta arrivata alla Polizia di Stato non aveva indicato dove fosse precisamente l’uomo. Pertanto, gli operatori hanno iniziato a salire a piedi le scale dei tredici piani dell’edificio, fino sul tetto, reso estremamente scivoloso dalla pioggia incessante di domenica.

Non vedendo alcuno a vista, gli agenti della Questura si sono avventurati sulla superfice del lastrico il palazzo di via Enrico Conci, stando attenti a non scivolare nel vuoto a loro volta. Ad un certo punto hanno udito la voce di un uomo, in evidente stato di alterazione alcolico, proferire queste parole: “Basta, mi butto”.

A questo punto uno degli agenti con molta attenzione e pronunciando frasi rassicuranti, si è avvicinato al suicida, seduto sul cornicione del palazzo con le gambe sospese nel vuoto.
Fin dalle prime parole, che ha pronunciato il trentanovenne all’agente delle Volanti, è stato evidente lo stato di alterazione alcolica. Nel frattempo anche l’altro agente si è avvicinato, sempre rassicurando l’uomo e cercando di comprendere le ragioni che l’avessero spinto a quel gesto estremo, dettato, secondo il trentanovenne da un’asserita insoddisfazione generale per la sua vita.

Non appena l’uomo si è girato, rivolgendosi rad uno degli agenti, l’altro operatore della Polizia, che intanto era arrivato a pochi centimetri dal suicida, approfittando della distrazione si è avventato sull’uomo, bloccandolo ed impedengli qualunque gesto inconsulto.

Dalle informazioni raccolte tra i vicini, da parte dell’equipaggio delle Voltanti intervenuto per sventare il suicidio, è scaturito che l’uomo è in cura presso il centro salute mentale di Trento e già l’anno scorso ha tentato un gesto analogo.

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