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PAT – ISPAT * TRENTINO – MOVIMENTO TURISTICO (ANNO 2021): « VALORI IN CRESCITA SIA PER ARRIVI (+8,3%) CHE PER PRESENZE (+2,1%), L’ALBERGHIERO REGISTRA AUMENTO ARRIVI (+2,9%) E CALO PRESENZE (-6,2%) »

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16.21 - giovedì 31 marzo 2022

Movimento turistico in Trentino anno 2021 – Il settore del turismo nel corso dell’anno 2021 è stato pesantemente condizionato dalle limitazioni alla mobilità adottate per contrastare la pandemia: i primi mesi invernali sono stati caratterizzati da severe misure che hanno vincolato gli spostamenti delle persone e che sono state gradualmente allentate per concludersi nel mese di giugno con la conseguente ripresa delle attività del settore turismo e di quelle allo stesso connesse.Il confronto con il 2020, anno interessato anch’esso dalle restrizioni anti Covid, presenta in generale valori in crescita sia per gli arrivi (8,3%) che per le presenze (2,1%). Il settore alberghiero registra un aumento negli arrivi del 2,9% e un calo nelle presenze del 6,2%. Nell’extralberghiero si osservano valori molto positivi, con l’aumento del 24,1% negli arrivi e del 23,2% nelle presenze. Le presenze alberghiere rappresentano il 65,8% del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive (escludendo alloggi privati e seconde case).

 

 

I pernottamenti registrati nel corso del 2021 sono circa 12 milioni, con una netta prevalenza di turisti italiani (68,7%). Risultano in crescita rispetto all’anno precedente entrambe le componenti – italiana e straniera – anche se gli italiani evidenziano una ripresa più decisa (+2,9%).  La dinamica delle presenze osservata a livello mensile mostra valori in netto calo nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, periodo di misure condizionanti la mobilità delle persone e parte del sistema produttivo; la ripresa si osserva a partire dal mese di aprile in concomitanza con l’allentamento delle restrizioni imposte per l’emergenza sanitaria. Agosto si conferma il mese con il più alto numero di pernottamenti e il suo peso relativo sull’anno aumenta di 4,3 punti (dal 27,9% al 32,2%) a causa delle consistenze anomale del movimento negli altri mesi.

 

Le presenze italiane crescono del 2,9% rispetto all’anno 2020. Le principali regioni di provenienza si confermano essere Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. In sostanziale tenuta le presenze straniere (+0,3%). I flussi maggiori sono rappresentati da turisti tedeschi, olandesi, austriaci, polacchi e cechi.  Per gli ambiti a vocazione sciistica si osserva una performance generalmente negativa, dovuta in particolare alla chiusura forzata degli impianti di risalita. Gli ambiti di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, della Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni, di Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, del Garda trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e della Val di Non registrano valori in crescita. Il 25% delle presenze annue si concentra nell’ambito del Garda trentino; altri ambiti di rilievo sono la Val di Fassa (15,9%), e gli ambiti dell’Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino e della Val di Sole, entrambi con circa il 9% delle presenze alberghiere ed extralberghiere dell’anno.

 

Il movimento turistico negli esercizi alberghieri fa segnare variazioni negative significative per le categorie fino ai tre stelle superior; andamento positivo invece per le categorie più elevate1 . La permanenza media provinciale si attesta sulle 3,7 notti. Il tasso di occupazione2 risulta migliore negli alberghi a 4 stelle superior e 5 stelle (67,8%). Il tasso di occupazione lordo3 risulta molto basso anche in ragione dei lunghi periodi di inattività delle strutture; il miglior dato si rileva nella categoria tre stelle superior (31,5%). Le presenze registrate negli alberghi a tre stelle rappresentano il 44% del movimento turistico annuo del settore.  Nel settore extralberghiero si evidenzia un andamento nettamente positivo, in particolare nelle tipologie campeggi, agritur ed esercizi rurali che assieme rappresentano il 54,5% del movimento e crescono, su base annua, del 39,8% nelle presenze.

Il bilancio dell’anno, considerando anche la stima del movimento in alloggi privati e seconde case, risulta in crescita per gli arrivi (+3,7%) e in calo per le presenze (-3,5%). Lo stesso andamento si osserva per entrambe le provenienze: gli italiani aumentano dello 0,9% negli arrivi e diminuiscono del 3,8% nelle presenze; gli stranieri mostrano una crescita del 13,8% negli arrivi e una flessione del 2,1% nelle presenze.

Una valutazione più significativa delle dinamiche rilevate nel 2021 si ottiene confrontando i risultati dell’anno con quelli registrati nel 2019, periodo pre-Covid. Le presenze complessive alberghiere ed extralberghiere evidenziano valori in forte contrazione: gli arrivi risultano diminuiti rispetto al 2019 del 34% e le presenze del 35,2%. In sofferenza entrambi i settori, anche se più marcata risulta la diminuzione nel movimento alberghiero. L’andamento complessivo, tenendo conto anche degli alloggi privati e delle seconde case, ricalca quanto osservato per la componente della ricettività a carattere imprenditoriale e mostra un calo del 34,2% negli arrivi e del 31,2% nelle presenze.

La dinamica delle presenze alberghiere ed extralberghiere a livello mensile evidenzia rispetto al 2019 valori in netto calo per i primi 6 mesi derivate dalle restrizioni per contrastare il Covid-19 e una progressiva ripresa nel corso dell’estate che si osserva principalmente nei mesi di agosto, settembre e ottobre che registrano variazioni positive. L’anno 2021 si conclude con nuove parziali limitazioni che si riflettono sulle dinamiche del movimento di novembre e dicembre rispetto agli stessi mesi del 2019.

L’andamento mensile per provenienza delle presenze turistiche del settore alberghiero ed extralberghiero degli ultimi 3 anni mostra i condizionamenti subiti dal settore turistico in questo periodo straordinario (da marzo 2020 a giugno 2020 e da ottobre 2020 a giugno 2021). Le presenze italiane nel 2021 sono superiori al 2020 per i mesi da aprile a novembre e in dicembre ritornano su valori di poco inferiori al 2019. Le presenze straniere mostrano una lenta ripresa solo a partire dal mese di agosto 2021. L’andamento del movimento turistico alberghiero ed extralberghiero a livello territoriale confrontato con i risultati dell’anno 2019 conferma la contrazione in tutti gli ambiti turistici, con variazioni che vanno da un -20,1% nella zona del Garda trentino, Valle di Ledro e Terme di Comano al -54,8% per la Val di Sole.

 

 

 

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