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PAT * CEMENTIFICIO SARCHE: « RISULTATI MONITORAGGIO “APPA“ PRIMO ANNO RIAPERTURA STABILIMENTO, VALORI INQUINANTI AMPIAMENTE SOTTO IL LIMITE »

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17.21 - mercoledì 14 giugno 2023

Cementificio di Sarche: valori inquinanti ampiamente sotto il limite.Ieri sera la presentazione dei risultati del monitoraggio effettuato dall’Appa nel primo anno di riapertura dello stabilimento. Il cementificio di Sarche non inquina e può coesistere nel territorio. Ieri sera nel teatro di Sarche si è svolta la serata informativa voluta dal Comune di Madruzzo e dalla Comunità di valle per rassicurare i cittadini circa le emissioni della costruzione riportata in attività lo scorso anno. I dati mostrati dai tecnici dell’Appa hanno evidenziato come le emissioni e gli agenti inquinanti hanno valori molto al di sotto dei limiti previsti, sebbene alcune fumate anomale abbiano destato alcune perplessità. Alla serata era presente anche l’assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione Mario Tonina.

Il sindaco di Madruzzo Michele Bortoli, presente in sala assieme al presidente della Comunità della Valle dei Laghi Luca Sommadossi e al presidente dell’Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti, ha auspicato un dialogo costante con la Provincia in vista dei prossimi rinnovi delle concessioni per l’utilizzo della cava e dell’Aia al fine di costruire un cementificio a misura di territorio. Il forno è entrato a regime lo scorso uno giugno e pochi giorni dopo sono iniziati i monitoraggi. I dati presentati dai dall’ingegner Gabriele Rampanelli e il dottor Gabriele Tonidandel, tecnici dell’APPA, hanno evidenziato come l’attività produttiva è usualmente a ciclo continuo e la capacità produttiva annua è pari a 240 mila tonnellate di clinker. Nel corso del 2022 sono state prodotte circa 76mila tonnellate di clinker. Tutti i parametri hanno rispettato i limiti imposti dall’AIA (Autorizzazione integrata ambientale) a partire dagli indicatori di qualità dell’aria (biossido di azoto, biossido di zolfo, PM10, monossido di carbonio e piombo) che hanno evidenziato concentrazioni ampiamente inferiori ai valore limite fissati.

Allo stesso modo gli inquinanti come arsenico, cadmio nichel e benzo(a)pirene hanno portato alla luce concentrazioni molto contenute e significativamente inferiori a quelli contemporaneamente rilevati negli altri siti della rete di monitoraggio della qualità dell’aria della provincia di Trento. Per nessuno degli indicatori di qualità dell’aria analizzati sono emerse evidenze significative e misurabili di impatti potenzialmente riconducibili alle emissioni dell’impianto ex Italcementi dopo il riavvio del forno di cottura del clinker. Infine, gli episodi di «fumate anomale» intercettati hanno determinato impatti di fatto trascurabili sugli indicatori di qualità dell’aria (valori molto contenuti sia in termini assoluti che per durata).

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