La lettera consegnata dal ministro dei Trasporti italiano , Paola De Micheli , nel dicembre scorso alla nuova commissaria Ue ai trasporti , Adina Valean, nella quale paventava il rischio del blocco del passaggio delle merci al Brennero al seguito dell’entrata in vigore dei provvedimenti di contingentamento del traffico pesante deliberati dall’Austria, si è rivelata inutilmente allarmistica – afferma Dario Balotta , presidente dell’ Osservatorio Trasporti (ONLIT) -.
Le iniziative volte ad una maggiore sostenibilità ambientale che il Tirolo ha annunciato e poi adottato dal primo gennaio 2020 di restrizione del traffico pesante di attraversamento con il divieto di circolazione ai Tir fino a Euro 6 immatricolati prima del 31 agosto 2018 in transito sul territorio austriaco e alcune altre limitazioni merceologiche non hanno provocato nessun blocco e nessuna particolare situazione di disagio come avevano suggerito di annunciare a gran voce le categorie dell’autotrasporto. Le restrizioni hanno positivamente (solo) incentivato gli autotrasportatori più inquinanti ad acquistare Tir Euro 6, meglio se alimentati a GNL».
Secondo Balotta « stupisce che il ministro De Micheli , che dichiara di sostenete politiche ambientaliste come il suo predecessore grillino Danilo Toninelli, anziché temere fantasiosi blocchi del traffico e minacce alla libera circolazione delle merci sulla tratta del Brennero , non abbia pensato invece a una soluzione di reciprocità , estendendo le restrizioni austriache ai mezzi inquinanti anche sul tratto italiano del corridoio autostradale del Brennero , ovvero dal valico italo-austriaco fino a Verona a vantaggio dell’ ambiente e della salute delle popolazioni che abitano il territorio attraversato dall’ Autostrada del Brennero ».
Dario Balotta presidente ONLIT (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti).