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MEDICI DI FAMIGLIA: PAOLI A PRESIDENTE IOPPI, ALLARMARE IL TRENTINO È SCORRETTO

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18.00 - martedì 26 settembre 2017

(Fonte: Cisl Medici Trentino) – Allarmare la popolazione trentina sulla scomparsa della figura del medico di famiglia da qui a poco, come evidenzia il dottor Ioppi, in campagna elettorale per la ricandidatura all’ordine dei medici di novembre, appare scorretto e non corrispondente al vero.

Significa da parte provinciale ammettere l’errore di non aver aumentato il numero delle borse di studio per i nostri giovani medici trentini anni fa, sbagliando completamente la programmazione provinciale.

Significa ammettere l’errore di aver chiuso 13 sedi di guardia medica e mandato a casa 50 medici di medicina generale per trovarsi oggi senza effettivi.

Significa ammettere, soprattutto, che non è la soluzione corretta quella di far lavorare nei reparti ospedalieri medici volontari a 600 euro al mese,come consigliato dal Presidente Ioppi e deliberato dall’Assessore Zeni.

Invece di trovare soluzioni investendo su maggiori risorse e sicurezza, l’Apss tenta oggi di giustificare l’inserimento di personale infermieristico nelle strutture intermedie e sulle ambulanze, ed il personale dipendente sul territorio con dati e numeri che nulla hanno a che fare con l’attuale situazione dei medici convenzionati del Trentino.

Si pensi che è stato fatto un accordo,solo pochi giorni fa, per un posto di medico di famiglia a Lavarone, che era stato rifiutato fino a quel giorno non perchè non c’erano medici, ma perché ce ne sono fin troppi e nessun vuole lavorare per 1.200 euro al mese!

La realtà ci dice che i 25 medici che il Presidente Ioppi vorrebbe inserire nella Scuola di Formazione specifica della medicina generale di Trento, basandosi su una Carta di Trento scritta solo da direttori di Scuola, non infoltirà le fila dei medici di famiglia trentini, ma con i soldi della comunità trentina questi formandi impareranno il mestiere che andranno a fare fuori dal nostro territorio.

Per ottenere un posto qui,come supplenti di guardia, sono riusciti, negli ani di Ioppi, solo a trascinare in Tribunale quelli che un posto ce lo avevano già.

Quello che si vede oggi è che non vengono inseriti i dirigenti che fanno domanda per un posto di Neurologia a Rovereto, piuttosto che i pediatri di base a Predazzo:cosa ha insegnato loro la Scuola di Trento?

 

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario generale Cisl medici del Trentino

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