Per le loro famiglie poche speranze di riaverli a casa per le feste. Rajae Bezzaz torna a dar voce alle famiglie dei 18 pescatori di Mazara del Vallo (TP) sequestrati dalle milizie del generale Haftar nell’ottobre scorso, perché accusati di essere entrati illegalmente nelle acque territoriali libiche.
Le famiglie dei marinai protestano e chiedono spiegazioni al Governo, che sembra aver congelato ogni contatto. Bengasi, va ricordato, in cambio del rilascio dei marinai italiani chiedeva la liberazione di 4 scafisti libici condannati a 30 anni nel nostro Paese.
A oggi, nonostante il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio abbia a più riprese promesso la scarcerazione dei pescatori, lo stallo sembra evidente. Dopo oltre 100 giorni di prigionia in Libia e di manifestazioni in Italia, e a pochi giorni dal Natale, le speranze delle mogli, dei figli e dei parenti dei 18 pescatori si fanno sempre più flebili e si contornano di rabbia per il silenzio della autorità