Interrogazione a risposta scritta n. 2281 – L’ordine del giorno 315/XVI “Campagne di sensibilizzazione sul femminicidio e la violenza di genere” impegna la Giunta provinciale: (1) a “valutare la possibilità di realizzare campagne di comunicazione sociale e di sensibilizzazione in merito al femminicidio e alla cultura non discriminatoria basata sul rispetto tra uomini e donne, di promuovere un confronto con la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo, l’Ordine degli psicologi della Provincia di Trento e le istituzioni scolastiche per valutare la possibilità di progettazione di moduli di educazione emotiva in ambito scolastico”; (2) a “valutare la realizzazione di percorsi di sensibilizzazione culturale sul tema della violenza sulle donne e del femminicidio, aperti alla popolazione, anche attraverso la valorizzazione e la divulgazione degli esiti delle relazioni parlamentari prodotte dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere”;
i dati Istat sugli Autori e vittime di omicidio relativi agli anni 2018-2019, pubblicati il 5 febbraio 2021, mostrano che nel 2019 gli omicidi sono stati 315 (204 uomini e 111 donne) a fronte dei 345 omicidi avvenuti nel corso del 2018; aumentano tuttavia le vittime in ambito familiare o affettivo: 150 nel 2019 (47,5% del totale) e 93 vittime sono donne (l’83,8% del totale degli omicidi femminili). Nei procedimenti giudiziari crescono gli imputati per omicidio in “contesti relazionali” (246 nel 2010, 271 nel 2018) (Autori e vittime di omicidio – Istat.it, 05 febbraio 2021);
considerando i primi sei mesi del 2020, “il numero degli omicidi volontari evidenzia un calo generale rispetto all’analogo periodo del 2019, quando si sono registrati 161 omicidi, a fronte dei 131 del 2020. Il numero delle vittime di sesso femminile tuttavia aumenta passando da 56 a 59, effetto soprattutto dovuto all’aumento degli omicidi delle donne del mese di gennaio 2020” (Omicidi di donne -Istat.it, ultima visualizzazione: 11 febbraio 2021);
come specificato nell’ordine del giorno 315/XVI laddove si riprendevano i dati elaborati dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, a fronte di un calo generale degli omicidi in Italia, trend in continua diminuzione dagli anni Novanta, il dato degli omicidi di genere femminile si mantiene costante, dato che sicuramente mostra come sia necessario intervenire per reprimere questo fenomeno, ma ancora prima, agire sul contesto socio-culturale nel quale questi crimini avvengono e del quale sono frutto;
la legge provinciale 7 dicembre 2016, n. 18 “Interventi di promozione dell’informazione locale” ha tra i suoi fini la promozione del “pluralismo dell’informazione locale, con particolare riguardo all’informazione resa dai mezzi di comunicazione ad accesso gratuito per il pubblico, anche sostenendo la diffusione di contenuti informativi di interesse locale per l’incremento della conoscenza della realtà istituzionale, sociale, sanitaria, economica, lavorativa e culturale dei territori che caratterizzano la realtà provinciale […]”;
alla luce delle finalità di cui sopra e della possibilità, prevista dalla legge provinciale sugli interventi di promozione dell’informazione locale, di concedere delle agevolazioni alle emittenti radiotelevisive locali e ai portali informativi online locali, questi canali potrebbero essere utilizzati per veicolare campagne di comunicazione sociale di medio-lungo termine, volte a creare un contesto culturale ed educativo di consapevolezza per prevenire il fenomeno della violenza di genere e i femminicidi;
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere
se intenda valutare la sottoscrizione di accordi con le emittenti radiofoniche locali, comprese quelle che non hanno beneficiato degli aiuti previsti dal Decreto direttoriale del 13 novembre 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, allo scopo di avviare una capillare campagna informativa permanente finalizzata alla creazione di un contesto culturale volto alla prevenzione della violenza di genere e più in generale all’educazione della popolazione a un linguaggio non violento;
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. prov. Alex Marini
