News immediate,
non mediate!
Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA

GHEZZI E COPPOLA (FUTURA) * REPLICA A CIA – SUL CONVEGNO “EDUCARE A RICONOSCERE E VALORIZZARE LA DIFFERENZA DI GENERE”: « IL CONSIGLIERE VEDE ROSSO E FA ACCUSE INFONDATE »

Scritto da
15.37 - giovedì 2 maggio 2019

Genere: Cia vede rosso e fa accuse infondate. Non spetta a noi difendere l’Università di Trento e le sue iniziative culturali e scientifiche. Ma, a fronte della scatenata e infondata “lettura” polemica del consigliere provinciale di Agire Cia (si veda la notizia qui linkata) ci tocca replicare, per amore di obiettività.

LINK OPINIONE

Il cosiddetto “controconvegno” che si terrà domani alla Sala della Cooperazione e che ha scatenato l’accesa reazione di Cia è intitolato: “Educare a riconoscere e valorizzare la differenza di genere” e sottotitolato “(art. 2 LP5/2006”).

Il sottotitolo richiama la legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 “Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino” detta anche comunemente “legge provinciale sulla scuola”: è la carta fondamentale su cui si regge il sistema scolastico trentino, eccellenza della nostra autonomia. Due parole – eccellenza ed autonomia – a cui l’attuale maggioranza ha rinunciato già da tempo, con una supina reverenza a favore del potere della Lega nazionale.

L’articolo 2 della legge provinciale sulla scuola, che è citato sulla locandina dell’evento, serve a definire le finalità e i principi generali del sistema scolastico e formativo trentino, tra questi alla lettera m) c’è l’intento di riconoscere e valorizzare la differenza di genere attraverso la realizzazione di interventi volti al sostegno delle pari opportunità tra uomo e donna: ecco quindi perché è stata organizzata l’iniziativa! Per rispondere ad un obiettivo, fissato per legge, del sistema educativo trentino.
A tale scopo probabilmente è seguita la necessità avvertita dall’Università di Trento in collaborazione con la rete degli istituti scolastici di Trento di riportare il dibattito sulla differenza di genere ad un livello scientifico tramite un’iniziativa formativa.

La conferenza, pur se rivolta ad una platea ridotta (è infatti mirata a docenti, genitori ed educatori), si terrà nella Sala della Cooperazione di via Segantini, la cui capienza ammonta circa a 500 persone. Non rifugge quindi il dibattito e anzi, lo amplia ad un vasto numero di persone: organizzazione ben diversa dall’incontro aperto al pubblico del 22 marzo scorso, “Donne e uomini: solo stereotipi di genere o bellezza della differenza?” in Sala Belli della Provincia (80 posti, di cui 30 già occupati) che ha precluso di fatto l’accesso a decine di interessati, con le conseguenti proteste poi malissimo gestite dalla presidenza della Provincia, unicamente con il ricorso alle forze dell’ordine.

Questa è quindi la differenza tra una conferenza organizzata dall’Università di Trento in collaborazione con la rete degli istituti scolastici di Trento, soggetti istituzionali che trovano nell’educazione e nella formazione la propria ragione d’essere e un incontro presieduto da un’assessora e un assessore che hanno deciso la cancellazione dei corsi sull’educazione di genere senza neppure un confronto con chi li gestiva, per poi affermare a “porte semichiuse” e con esperti schierati e militanti anti-gender la loro visione sul mondo delle differenze di genere: l’apertura al dialogo. La stessa apertura che il consigliere Cia non solo nega in prima persona ma addirittura sconsiglia a chiunque non sia un “sincero democratico” (insulto o complimento?). Scrive infatti: “Noi non interverremo a impedire ai relatori di propugnare le proprie tesi, lasciando poi ai cittadini il ruolo di decidere autonomamente”. Chi è noi? Il suo partito, o l’intera maggioranza?

Una delle relatrici del convegno di domani, Barbara Poggio, ha scritto recentemente su un quotidiano locale parole condivisibili: “Ciò che tuttavia colpisce chi da sempre è impegnato nel campo degli studi di genere, è il fatto che venga meno il riconoscimento di un sapere e di una specifica competenza sul tema. Forse tutto ciò è in linea con lo spirito del tempo: nell’epoca della post-verità, infatti, il sapere scientifico perde di forza e autorevolezza, e tutti possono improvvisarsi esperti di qualunque argomento, che si tratti di vaccini, di allunaggio o di configurazione terrestre”.

Sarebbe bello quindi se il consigliere Cia, che giudica “solo in teoria neutro” il mondo universitario e scolastico, riuscisse ad organizzare un altro incontro, con relatori ancora più qualificati di quelli, qualificatissimi, che parteciperanno alla conferenza di domani (si vedano i loro curricula in web: sfortunatamente non c’è traccia delle “solite lobbies”): ci si domanda però, visto che diffida del sapere dell’Università e delle scuole e degli esperti della materia trattata, dove mai li troverà.

 

*

PAOLO GHEZZI – LUCIA COPPOLA
consiglieri provinciali FUTURA

Categoria news:
LANCIO D'AGENZIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.