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DEGASPERI (ONDA CIVICA TRENTINO) * MOBILITÀ: « SULLA VALDASTICO L’INTERVENTODA PARTE DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE PACCHER CONTRASTA CON OGNI PRINCIPIO DI REALTÀ »

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11.03 - venerdì 15 ottobre 2021

Valdastico nelle mani sbagliate. L’intervento sulla Valdastico del vicepresidente del consiglio regionale Roberto Paccher contrasta con ogni principio di realtà. Come si dimostra un capriccio l’intenzione “di tutto il Centrodestra” a procedere a testa bassa alzando cocciutamente il muro di gomma su ogni critica più o meno legittima – dato che se la prende con il Centrosinistra che sull’A31 ha pure varie colpe – delle opposizioni provinciali e comunali.

Per Paccher e per Fugatti l’unico appello è dichiarare d’essere stati votati ed eletti (i loro predecessori, giusto 5 anni prima erano stati eletti con ben altro consenso sulla base dell’impegno a non completare la A31). Non importa se la base elettorale sancisce con contrarietà conclamata un progetto che fa acqua nei contenuti e nei modi di realizzarlo, relegando i cittadini, quelli che li han votati, a spettatori senza parte nel sollecitare e giudicare l’operato provinciale. Il concetto che i tempi cambiano è estraneo al Centrodestra anche dopo gli ultimi due anni e ciò che hanno comportato.

Il valore dell’autonomia è sconfessato da Paccher quando ammette che solo loro sono stati eletti, infischiandosene della decina di ammministrazioni locali contrarie alla Valdastico e anch’esse elette. Secondo la stessa logica, a volere la A31 anche nel 2018 è stata comunque una minoranza di trentini visto che il programma del Centrodestra ha convinto “solo” il 46,7% dei trentini, mentre la maggioranza degli elettori ha scelto programmi che, pur sulla carta e con varie sfumature, alla A31 dicono no. “Nei tre comuni dove passerà la nuova tangenziale”, parole di Paccher!, “anche se i sindaci si sono opposti la Lega è risultata il primo partito alle scorse elezioni provinciali”.

Quindi i Comuni subiranno l’imposizione dall’alto di un’opera, fino a prova contraria, senza senso, costosissima e rischiosa. Il problema traffico per Paccher basta a giustificare la patacca. Dove sono i dati sull’insostenibilità del traffico in Valsugana e sulla sostenibilità della A31 non si sa. È banale dire che approvando un’autostrada anche il traffico sarà incrementato e la scorrevolezza dell’A22 non ne gioverà; il problema del resto è dimostrato sia dovuto alle tariffe inferiori per i mezzi pesanti dell’autostrada del Brennero e non alla brevità del tragitto, ragione per cui pochi opterebbero per l’A31 rispetto alla gratuita Valsugana.

Non comporta alcun vantaggio neanche la tesi che sia la società A4 a pagare 2 miliardi di euro per qualcosa che i comuni non vogliono nel proprii cortili che, nelle ambizioni delle destre, dovrebbero essere regalati alle volontà del vicino Veneto. Sul rilancio economico grazie alla Valdastico stendiamo un velo pietoso in mancanza, anche qua, di qualsiasi dato se non la convizione del presidente Fugatti secondo cui “Rovereto e la Vallagarina non hanno vocazione turistica o ambientale vera e propria”.

In mancanza di idee quindi, meglio guardare nello specchietto retrovisore e trasformarle in corridoio di servizio per il Veneto e per i TIR dell’Est. Che dire infine dell’incremento del valore degli immobili. Sarà il contrario nelle povere periferie alterate dai cantieri, dove ogni possibilità di un turismo di qualità, al passo coi tempi, verrà depotenziata e compromessa da gallerie, viadotti e cemento.

Se le polemiche al Centrodestra ricordano quelle di 50 anni forse è perché gli slanci dei suoi rappresentanti null’hanno di contemporaneo, imbracciare la retorica delle opere di modernizzazione d’altronde oggi più che infantile è una banalità politica, questa sì ideologica, datata di qualche secolo. Peccato che non abbiano notato che il Trentino da 50 anni la Valdastico non la vuole.

 

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Filippo Degasperi

Consigliere Onda civica Trentino – Consiglio provinciale Trento

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