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COPPOLA (FUTURA) * CATTURA ORSO M49: « COSA HA FATTO SINO AD ORA LA PROVINCIA DI TRENTO PER METTERE IN ATTO CORRETTI METODI DISSUASORI E PREVENTIVI? »

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15.13 - mercoledì 29 aprile 2020

Ieri sera, sui monti delle Giudicarie si è fermato il cammino in libertà dell’orso M49, che in queste ore si trova di nuovo al Casteller, da dove era già scappato quasi un anno fa.
Certamente qualcuno potrà eccepire che il Trentino in questo momento vive problemi ben più gravi della cattura di un orso. Questo è senz’altro vero, ma sono convinta che il rispetto per ogni essere vivente sia necessario e doveroso. In qualsiasi momento, anche in questo periodo nel quale un virus sta mettendo in pericolo la nostra salute e la nostra economia, il rispetto e la tutela degli animali non va dimenticato.

Questo orso ha conquistato il cuore di una larga maggioranza della popolazione trentina e non solo. Mai pericoloso per l’uomo, ha dimostrato una tenacia, un coraggio e una intelligenza rari. Dopo aver riconquistato la libertà ha percorso in lungo e in largo le provincie di Trento, Bolzano e Verona, tornando negli ultimi giorni a casa.

Un orso certo vivace, le sue incursioni in baite, malghe e altre strutture sono note, ma mai ha creato problemi all’uomo.

Danni economici e niente di più. In pratica l’orso si è introdotto in baite disabitate, talvolta con all’interno o all’esterno resti di cibo, e ha predato animali lasciati incustoditi.

Danni probabilmente in parte evitabili se si fosse provveduto a mettere in atto misure di prevenzione quali i recinti elettrificati, correttamente installati e per esempio i cani da orso.

Ora M49 si ritrova rinchiuso al Casteller, non certo un luogo compatibile con le caratteristiche dell’animale. Di fatto una reclusione a vita in un recinto di dimensioni irrisorie che causerà all’animale grande sofferenza.

Ma cosa ha fatto sino ad ora la Provincia di Trento per mettere in atto corretti metodi dissuasori e preventivi, da parte della popolazione interessata alla presenza degli orsi in Trentino, e la messa a disposizione di strumenti idonei a divulgare la conoscenza di questo animale e poter migliorare, come avviene in realtà italiane e straniere, la convivenza con questa specie?

 

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Chiedo pertanto al Presidente della Provincia di Trento e all’assessora competente:

quale sarà il destino di M49;

in base a quali parametri scientifici si è stabilito che il comportamento di M49 possa essere definito aggressivo e pericoloso per l’incolumità pubblica e quindi l’animale debba essere rinchiuso;

se sono stati stimati i danni economici causati dalle incursione di M49;

se ritenga che l’orso M49 sia in grado di costringere gli agricoltori e le loro famiglie all’abbandono dei pascoli e della tradizionale attività di alpeggio nelle malghe, come paventato da Coldiretti;

perché si è rinunciato a ricercare delle soluzioni al fine di arrivare alla necessaria pacifica convivenza fra orsi, altri animali selvatici e le attività umane;

perché non si è provveduto ad una attenta educazione della popolazione alla convivenza con l’orso, dotandola di strumenti di prevenzione e dissuasione;

se non ritenga che tutte le azioni possibili di dissuasione dovrebbero essere programmate con grande attenzione e perseguite con continuità;

se sarà preso in considerazione l’invito del Sindaco di Sagron Mis che aveva offerto un esteso spazio verde nei boschi del Primiero per ospitare l’orso.

 

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Cons. Lucia Coppola

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