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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT – ZANOTELLI RISPONDE A COPPOLA * ITEA: « PER LA PRESIDENTE GEROSA (TITOLARE DI AGENZIA IMMOBILIARE) NON VI È DI CONFLITTO DI INTERESSI PRECLUSIVO »

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04.30 - giovedì 2 marzo 2023

INTERROGAZIONE CONSIGLIERA LUCIA COPPOLA – Interrogazione a risposta scritta n. 3894

FALLIMENTO DELLA POLITICA ABITATIVA A TRENTO E PROVINCIA. ITEA GRANDE ASSENTE

Le case Itea ci sono ma, come ormai abbiamo appurato, non vengono assegnate se non in numero irrisorio e non certo sufficiente a coprire anche solo una minima parte di richiesta. In risposta ad una interrogazione consiliare, l’assessora Segnana il 30 giugno 2022 ha dichiarato che, delle 3115 domande di alloggio pubblico presentate, 2805 sono inevase (cioè in attesa di assegnazione) e 142 sono ammesse (in corso di assegnazione o alloggio locato).

Già qui sorge spontanea una domanda. Come mai persone che sono ai primi posti della graduatoria Itea non hanno ancora ottenuto un alloggio? Inoltre dei 1215 appartamenti non locati 47 sono in fase di sgombero, 615 necessita- no di ristrutturazione (in fase di programmazione), 388 sono in fase di ristrutturazione, 23 sono alla verifica finale dei lavori, 142 di prossima assegnazione.

Inoltre nella risposta ad una mia interrogazione l’assessora Segnana ha specificato, in merito alla carenza di alloggi pubblici, che “la Provincia autonoma di Trento ha già posto in essere alcuni strumenti destinati ad operare nell’ambito dell’edilizia abitativa pubblica. Tra questi, di particolare rilievo, la locazione di alloggi a canone sostenibile e la concessione del contributo integrativo finalizzato all’abbattimento di una parte del canone di locazione per gli alloggi locati sul libero mercato”. Sul libero mercato, appunto, e quindi il problema degli alloggi Itea resta irrisolto.

Così come dichiarato dall’assessora, per poter accedere a questi contributi è necessario che le famiglie in difficoltà riescano a trovare sul mercato libero immobiliare un alloggio. Ma quale privato stipula un contratto a famiglie che si trovano in difficoltà economiche, prima ancora di avere la certezza che riceveranno un contributo? Anzi, questo molto spesso agisce da deterrente per i privati, soprattutto considerato che ci sono molte richieste di affitto e quindi i locatori non hanno che l’imbarazzo della scelta a chi affittare e agli importi per loro più vantaggiosi.

La carenza di appartamenti pubblici ha contribuito a far aumentare in maniera esponenziale il costo degli affitti. Ormai a Trento e dintorni per un bilocale si parte dai 700 euro mensili mentre per un due stanze arrivare a 1000 – 1200 euro e oltre è un attimo. Per i più rappresenta l’intero stipendio mensile e 200 euro al mese di contributo pubblico ben poco sortiscono come soluzione. Importi comunque pre covid, pre guerra, pre inflazione galoppante.

Sul Dolomiti è uscita recentemente una intervista ad una famiglia profondamente segnata dal disagio abitativo che racconta come, in assenza di alloggio per perdita di lavoro a causa della crisi Covid, il nucleo familiare sia stato diviso. Moglie e figli in Ostello e il marito costretto a vivere in un garage; in ostello pernotta solo quando può permetterselo finanziariamente.

Ho notizia che la divisione dei nuclei familiari per mancanza di alloggio si sta rivelando purtroppo una prassi, con conseguenze devastanti sul nucleo familiare sia dal punto di vista pratico che psicologico. Una situazione non degna di un paese che si possa definire civile.

La Presidente di Itea (come si può facilmente evincere da Google o dal profilo Facebook della stessa) è titolare di una agenzia immobiliare, la Gerosa Consulting che si occupa di consulenza, mediazione e sviluppo immobiliare ad hoc, sia residenziale che commerciale, contrattualistica tra privati, ricerca e vendita immobili. Emerge evidente che la drammatica situazione che riguarda l’assegnazione degli alloggi Itea vada a beneficio di tutti i privati che affittano appartamenti al libero mercato e dunque delle agenzie. Non vuole essere un attacco alla presidente, ma è evidente che vi è un palese conflitto di interessi che necessita di risposte chiare.

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere:

• quante famiglie negli ultimi 3 anni hanno subìto una separazione per mancanza di un alloggio e quante di loro hanno trovato successivamente una abitazione e quindi si sono ricongiunte;

• quale sia la sua opinione in merito a questa soluzione crudele, che divide i padri dai figli e penalizza gravemente le mogli che oltre al peso psicologico devono occuparsi da sole dei figli;

• come si è potuti arrivare ad avere 615 alloggi che necessitano tutti di ristrutturazione e 388 in fase di lavorazione e quale sia il programma di manutenzione degli alloggi che si intende porre in essere per evitare negli anni di ritro- varsi nuovamente in questa assurda situazione;

• quanti dei 1003 (615 + 388) alloggi hanno bisogno di rinnovamento strutturale e quanti di semplice manutenzione o interventi di piccola entità;

• considerato che la Provincia ha approvato 8 progetti di intervento per un to- tale di 202 alloggi oggetto di riqualificazione chiedo cosa si intenda attuare per i rimanenti;

• visto l’obiettivo programmatico assegnato dalla Provincia a ITEA S.p.A., cioè l’efficientamento delle procedure e la riduzione dei tempi necessari al recupero degli alloggi di risulta da realizzarsi tramite interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, si chiede se si ha idea ad oggi dei tempi necessari (che sicuramente saranno lunghi) e quindi nel frattempo come si intenda dare ri- sposta alle famiglie che ORA necessitano di un alloggio e non possono certo aspettare i tempi del superbonus 110 per cento;

• se non ritenga un palese conflitto di interessi il fatto che la Presidente di Itea sia al contempo (come si può facilmente evincere da google o dal profilo face- book della stessa) titolare di una agenzia immobiliare (Gerosa Consulting che si occupa di consulenza, mediazione e sviluppo immobiliare ad hoc, sia residenziale che commerciale. Contrattualistica tra privati, ricerca e vendita im- mobili).

Cons. Lucia Coppola

 

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RISPOSTA ASSESSORE GIULIA ZANOTELLI

Oggetto: interrogazione n. 3894 – cons. Coppola – Emergenza casa in Trentino e recupero alloggi ITEA non disponibili. Nota di risposta.

Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si comunica quanto segue.

Nella seconda metà dello scorso anno si è provveduto a coinvolgere le Comunità/Territorio Val d’Adige, unici soggetti eventualmente in grado di fornire i dati richiesti. In particolare, è stato chiesto di comunicare le eventuali prese in carico di nuclei familiari che hanno subito negli ultimi tre anni una separazione per mancanza di alloggio.

Solo il Comune di Trento e la Comunità Alto Garda e Ledro hanno riferito di aver preso in carico situazioni simili a quelle evidenziate nell’interrogazione. In particolare, il Comune di Trento ha dichiarato di aver seguito nell’ultimo anno e mezzo una famiglia che a seguito di una procedura di sfratto ha subito una separazione. Il Comune ha riferito di aver comunque garantito una adeguata sistemazione a madre e figli. La Comunità Alto Garda e Ledro ha dichiarato, invece, di aver seguito negli ultimi tre anni tre nuclei familiari che si sono dovuti separare a causa di sfratto, dei quali due vivono ancora separati mentre del terzo non hanno notizie. Le altre Comunità coinvolte nell’indagine non hanno evidenziato ulteriori casi.

In ogni caso, gli enti che si sono trovati ad affrontare situazioni simili a quelle descritte nell’interrogazione hanno riferito di avervi fatto fronte con gli strumenti di sostegno e intervento attualmente previsti dalla disciplina provinciale.

In merito allo stato di attuazione degli interventi sugli alloggi di risulta si è provveduto a richiedere ad ITEA S.p.A. i dati di competenza che si riportano di seguito.

La Società rappresenta che l’irrompere della pandemia Covid-19 ha portato inizialmente al blocco temporaneo di tutti gli interventi manutentivi con la sola esclusione di quelli urgenti e, successivamente, a una ripresa progressiva delle attività che si è prolungata per mesi prima di tornare alla normalità. A questo si è poi sommata la necessità di dover far fronte ai tempi di transizione tra i contratti di manutenzione in chiusura e i nuovi contratti di manutenzione in subentro con le ditte di zona. Una transizione complessa, avvenuta nel 2021 e inizio 2022, che ha dovuto fare i conti anche con gare d’appalto andate deserte per il noto aumento dei prezzi e per le incertezze sull’andamento dell’economia a lungo termine. Tutto ciò ha comportato un inevitabile rallentamento nella realizzazione degli interventi di ristrutturazione degli alloggi, in particolar modo per quanto riguarda quelli più complessi ed onerosi sia dal punto di vista economico che delle tempistiche di esecuzione.

ITEA S.p.A., riferisce inoltre di aver avuto, in alcuni casi, della difficoltà nel reperire i materiali necessari per la ristrutturazione degli immobili a causa dell’aumento rilevante dei prezzi delle materie prime dovute al contesto attuale internazionale e al Superbonus 110%.

In ogni caso, la Società evidenzia di essersi posta degli obiettivi sfidanti rispetto agli alloggi di risulta al fine di incrementarne la produzione e superare quanto più possibile il gap registrato negli ultimi due anni.

Si riporta qui di seguito il dettaglio fornito dalla Società relativo agli alloggi che ai primi di ottobre 2022 risultano essere “in programmazione” (alloggi non ancora in lavorazione che, necessitando di sistemazione completa, richiedono una pianificazione) ed “in lavorazione”(alloggi con lavorazioni in corso o che necessitano di sistemazioni minime). Si evidenzia che i dati sono soggetti a continua evoluzione.

Per una completa e corretta lettura dei dati si fornisce la seguente legenda:
• B1-B2: rientrano in questa classificazione gli alloggi che necessitano per la maggior parte di lavori di manutenzione ordinaria, quali: interventi di tinteggiatura, sistemazione dei serramenti, modifiche parziali a impianti elettrici e termoidraulici, sostituzione di elementi vetusti (sanitari,

rubinetteria, ecc.)
• B3-B4: rientrano in questa classificazione gli alloggi spesso vetusti che necessitano in gran parte di lavori di manutenzione straordinaria onerosi con parecchie lavorazioni di rifacimento che possono interessare pavimenti, rivestimenti, tinteggiature, impianti elettrici e idro-termo-sanitari, serramenti interni ed esterni.

Con deliberazione della Giunta provinciale n. 2298 del 13 dicembre 2022 è stato approvato il Piano Strategico 2022-2024 di Itea che riporta in sintesi gli obiettivi, gli investimenti e gli interventi da realizzare nel triennio nei diversi ambiti di azione. Con questo provvedimento sono state assegnate nuove risorse per quasi 17.000.000 di euro, di cui circa 12.400.000 sono destinati alle manutenzioni straordinarie e ad altri interventi edilizi con l’obiettivo di reinserire nel circuito locativo un numero maggiore dei cosiddetti alloggi di risulta e oltre 4.000.000 di euro assegnate quali risorse aggiuntive per la realizzazione di interventi finanziati dal Fondo complementare al PNRR a seguito dei rincari delle materie prime e delle lavorazioni intervenute sul mercato nel corso dell’anno 2022.

I 12.400.000 destinati per gli interventi sugli alloggi di risulta si aggiungono ai 15.000.000 già precedentemente assegnati rispettivamente con deliberazione n. 2417 del 21 dicembre 2018 per euro 5.000.000 e con deliberazione n. 2270 del 22 dicembre 2020 per 10.000.000.

Con le ulteriori risorse assegnate si riuscirà a ricavare, nei prossimi tre anni, circa 350 alloggi di risulta all’anno; da semplici interventi come la tinteggiatura a opere maggiori come la ristrutturazione dell’intero edificio in cui sono inseriti, elementi che rendono l’attività di recupero e “restituzione” all’utenza più complessa.

Considerato che il recupero dei suddetti alloggi spesso richiede tempi medio/lunghi, per far fronte all’emergenza casa si evidenzia che con la legge provinciale 4 agosto 2022, n. 10 “Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2022 – 2024” è stata introdotta una misura straordinaria per sostenere il bisogno abitativo dei nuclei familiari in locazione sul libero mercato, incrementando per l’anno 2023 di euro 1.000.000,00 lo stanziamento destinato al contributo integrativo. Tale misura permetterà di aumentare l’importo del contributo per l’anno 2023 mediamente di circa 20 euro mensili.

L’ Unità di missione strategica affari generali della Presidenza, segreteria della Giunta e trasparenza, struttura provinciale competente per materia, rappresenta che la valutazione della sussistenza della fattispecie di conflitto di interessi in capo alla Presidente di Itea S.p.a., dott.ssa Francesca Gerosa, da correlare alla circostanza che quest’ultima è titolare di un agenzia immobiliare, è stata già effettuata, prima di procedere alla nomina della stessa, mediante richiesta di parere alla struttura di merito competente, che ha fornito parere scritto.

Come già emerso nella disamina ivi effettuata e condotta alla stregua della normativa e della giurisprudenza formatasi in ordine alle situazioni di conflitto di interessi, la l.p. 9 giugno 2010, n. 10 (in materia di nomine e di designazioni di competenza della Provincia), contiene una norma specificatamente dedicata al conflitto di interessi, che demanda ad una deliberazione della Giunta provinciale – la n. 90 del 2 febbraio 2015 – l’individuazione delle situazioni di conflitto di interessi. Tuttavia, né la norma richiamata né la deliberazione attuativa contengono elementi che facciano propendere per l’affermazione, nel caso di specie, di una generale situazione di conflitto di interessi preclusiva della nomina in questione.

La suddetta struttura rappresenta inoltre che, come già evidenziato anche nell’approfondimento istruttorio svolto a suo tempo, in ogni caso, anche gli organi di vertice, i dipendenti e i collaboratori delle società controllate dalla Provincia sono tenuti al rispetto del Codice di comportamento –

approvato con deliberazione della Giunta provinciale del 2 febbraio 2015, n. 90 – che, all’art. 7 prevede “l’obbligo di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto di interessi, anche potenziale”.

Ne deriva, dunque, che qualora in concreto, in relazioni a specifici casi o a specifiche situazioni fosse necessario prendere decisioni o svolgere attività in conflitto con l’attività di mediazione svolta dall’agenzia immobiliare della Presidente di ITEA S.p.a., questa sarebbe tenuta comunque ad astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività in relazione a quei casi o a quelle situazioni specifiche.

Cordiali saluti.

– Giulia Zanotelli –

 

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