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CONSIGLIO PAT * LAVORI AULA MATTINA: « VARIAZIONE DI BILANCIO PAT, APPROVAZIONE DELLE NORME E LICENZIATI GIÀ 16 DEI 25 ARTICOLI (SI RIPRENDE ALLE 14.30) »

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13.16 - giovedì 13 maggio 2021

Conclusa la discussione degli ordini del giorno, è proseguito molto rapidamente nella mattina l’esame dell’articolato del disegno di legge 96 a firma Fugatti che reca le misure economiche in soccorso a imprese e famiglie a seguito della crisi prodotta dal Covid 19. Esaminati già 16 dei 25 articoli che compongono la proposta. Acceso dibattito all’articolo 14, sui servizi di conciliazione estivi.

All’articolo 4, il consigliere dell’Upt Pietro Degodenz ha espresso rammarico per il mancato accoglimento della proposta di sospensione dell’Imis anche per gli impianti a fune e rifugi in quota e una diversa interpretazione per gli appartamenti iscritti al Cipat, considerando solo quelli che creano l’unico reddito e non un “aiuto al reddito”: il turismo, ha notato, va trattato in maniera uniforme, senza distinzioni di categorie. Lorenzo Ossanna (Patt) ha invece ringraziato per l’accoglimento dell’emendamento che prevede l’estensione dell’esenzione al 50% anche per palestre e impianti sportivi.

Pur mantenendo le perplessità sull’impianto generale della manovra, Alessandro Olivi (PD) e Ugo Rossi (Azione) hanno annunciato voto favorevole all’articolo 6 a sostegno degli operatori economici in difficoltà, “un articolo che abbiamo contribuito a modificare e migliorare”, hanno commentato in diversa misura.

All’articolo 7, Degodenz ha ringraziato per l’accoglimento dell’emendamento che prevede di includere tra i soggetti destinatari degli aiuti anche i lavoratori stagionali che erano riusciti ad ottenere solo il contributo tramite l’assegno unico. Zanella ha illustrato la ratio delle sue proposte di modifica, pur consapevole che saranno respinte, che chiedevano l’allargamento dei sostegni a tutti gli stagionali, oltre agli operatori della cultura, dello spettacolo e ai lavoratori delle palestre, oltre a rivedere l’intervallo delle date di lavoro e l’aumento delle risorse a disposizione.

Sull’articolo 11 che reca aiuti per gli impianti a fune e sposta la vita tecnica degli impianti di un anno, Degodenz ha espresso soddisfazione per l’accoglimento di una modifica che prevede anche la sospensione delle spese di sorveglianza incassate dalla Provincia.

All’articolo 14 il consigliere Alex Marini (5 Stelle) ha illustrato la proposta di modifica con la quale chiedeva di intervenire sulla proroga delle procedure di accreditamento dei servizi socio assistenziali. Rassicurato dalla risposta ad una sua question time sull’argomento da parte dell’assessora Segnana il pentastellato ha deciso comunque di non ritirare il proprio emendamento, affinché resti a futura memoria. Sara Ferrari (PD) ha espresso rammarico per il fatto che i servizi di conciliazione, fiore all’occhiello del Trentino, non sono stati tenuti in considerazione quest’anno dalla Provincia per dare un servizio alle famiglie. Qui manca davvero la risposta ad esigenze di sostegno alla genitorialità e il supporto del pubblico alle famiglie, ha detto: respinto il suo emendamento sull’argomento. Paolo Zanella è intervenuto a sostegno dei due emendamenti di Marini e Ferrari. Sul primo ha espresso il timore che la Giunta voglia semplicemente mettere il cappello sulla proposta. Quanto al tema posto da Ferrari, ha detto di non comprendere le ragioni della Giunta, che penalizzeranno le attività di conciliazione estive e le cooperative che normalmente d’estate svolgono quel servizio. Similmente è intervenuta Lucia Coppola (Misto-Verdi per l’Europa): il tema della conciliazione è un tema di assoluto rilievo, ha detto: si dovevano investire quei soldi scongiurando la contrapposizione tra famiglie e insegnanti che sta creando una irragionevole dicotomia, oltre che difficoltà psicologiche e fisiche importanti alle insegnanti. L’assessora Stefania Segnana ha detto che la Giunta ha pensato ai bambini , che con questa soluzione possono evitare di fare un ulteriore inserimento e cambiare maestre e amici, con le evidenti possibili ripercussioni. Tra l’altro i buoni di servizio non possono essere utilizzati per i servizi conciliativi, ha aggiunto: queste le ragioni di allungare di un mese il servizio, con una soluzione che andrà in aiuto le famiglie. L’interesse dei bambini si poteva fare in un ambito civile di collaborazione e di confronto, senza mettere maestre e famiglie le une contro le altre come avete fatto con il sondaggio, ha sbottato Ugo Rossi, che ha aggiunto che se interessavano davvero i bambini si poteva fare qualche operazione di diversa natura, per esempio aumentando le presenze a scuola e sugli autobus con i test salivari. Il consigliere Roberto Paccher ha espresso apprezzamento per la proposta della Giunta e ha definito strumentale la posizione dell’opposizione: la contrapposizione tra famiglie e maestre l’avete creata voi, ha tuonato il consigliere della Lega rivolto alle minoranze: qui si chiede semplicemente agli insegnanti, che sono pagati, di andare a lavorare. La consigliera Paola Demagri (Patt) ha detto di non aver capito quale sia l’interesse dei bambini tutelato dalla Giunta: credo che le famiglie e le maestre siano state messe su un ring e a farne le spese saranno proprio i bambini. Filippo Degasperi (Onda Civica): condanno il modus operandi, seppur lecito, della maggioranza che vede la scuola come l’ultimo anello della catena dello stato sociale, che deve sopperire a tutti i tagli e la devastazione operata negli altri comparti, nel totale silenzio e remissività del Dipartimento. Vanessa Masè (Civica) ha messo in guardia dalla strumentalizzazione dei bambini, notando che l’apertura a luglio sarebbe una risposta emergenziale non in contrasto con il ruolo educativo della scuola dell’infanzia. Luca Zeni (PD) ha detto di contestare le modalità con le quali si è arrivati a questa scelta aggiungendo che, in ottica di servizio, se l’obiettivo era aiutare le famiglie, queste ultime avrebbero dovuto poter scegliere.

Paolo Zanella (Futura) ha illustrato il suo emendamento all’articolo 15 che affrontava il tema sull’istituzione di un Fondo per le morosità incolpevoli e ha accolto positivamente la notizia che la Giunta pare si stia premurando di farlo, nonostante la sua modifica sarà respinta.

All’articolo 16, accolto l’emendamento di Alessandro Olivi di integrazione del Fondo rischi a favore delle imprese femminili “per sostenere,” ha detto l’esponente del PD, “lo sviluppo di questa importante parte del sistema produttivo e sociale”. No invece all’emendamento che prevedeva l’aumento del Fondo straordinario per lo spettacolo di Paolo Zanella e negativo anche il parere sulla modifica proposta da Filippo Degasperi che chiedeva che le imprese con sede nei paradisi fiscali fossero escluse dall’elargizione dei contributi a fondo perduto.

All’altezza dell’articolo 17 l’assessore Achille Spinelli ha chiesto una sospensione per permettere un approfondimento. A questo punto il presidente Kaswalder ha proposto di riprendere i lavori alle 14.30.

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