La replica di Fugatti chiude la discussione generale sulla manovra di bilancio. Iniziato l’esame degli ordini del giorno collegati. La discussione generale sulla manovra di bilancio proposta dalla Giunta e sulla relazione illustrativa del presidente si è conclusa stamane con gli interventi di Dalpaù e Rossato di Fratelli d’Italia, di Tonina del Pd – che ha preso le difese di Claudio Cia (FdI) querelato dalla Mak costruzioni per aver sollevato dubbi e posto domande sulla vicenda del nuovo ospedale di Fiemme – e la replica di Fugatti, che ha rivendicato la visione di futuro per il Trentino coincidente con i “fatti concreti” realizzati dall’esecutivo in questi quattro anni di legislatura. A seguire è iniziato l’esame degli ordini del giorno proposti dai consiglieri (quasi 60) dopo che le minoranze si sono viste respingere la proposta di sospendere i lavori un’ora per cercare un accordo con la Giunta su questi testi la cui successiva trattazione sarebbe così risultata più rapida.
Dalpalù (FdI): bene la manovra ma servono chiarimenti sull’ospedale di Fiemme
Bruna Dalpalù (FdI), apprezzando la manovra, ha chiesto alla Giunta di ottemperare all’obbligo di rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici. Bene in particolare le norme che prevedono l’assistenza psicologica, la promozione dello sport e gli impianti comunali, lo sviluppo della competitività dell’agricoltura trentina, la ricerca, il turismo accessibile a favore delle persone diversamente abili. Sugli ospedali Dalpalù ha accennato all’esito negativo della finanza di progetto per il Not. Necessario è anche il confronto con la popolazione di Fiemme per l’ospedale di Cavalese. “Mi chiedo – ha osservato la consigliera – come si possa pensare che quel che non ha funzionato nelle procedure e nei tempi di progettazione del nuovo ospedale di Trento andrà bene invece per la progettazione e la costruzione in pochi anni del nuovo ospedale a Masi di Cavalese”. Le risorse per la realizzazione del nosocomio sono previste e garantite dalla Provincia. Mi piacerebbe avere qualche ulteriore precisazione della Giunta anche sulla rotatoria di Masi di Cavalese.
Rossato (FdI): sul bonus energia serviva più coraggio. No al termovalirizzatore
Katia Rossato (FdI) ha osservato che forse si poteva osare di più sul bonus energia per concedere a una platea più ampia di utenti un importo superiore rispetto ai 180 euro previsti a bilancio dalla Giunta. “Ma – ha precisato – questo è solo un piccolo appunto personale”. Rossato ha poi presentato gli emendamenti da lei depositati sui pannelli fotovoltaci per evitare che l’installazione di questi e altri dispositivi finalizzati a permettere l’approvvigionamento e il consumo di energia da fonti rinnovabili, sia subordinata a permessi e autorizzazioni. Sui rifiuti la consigliera ha sottolineato che il problema esiste e impone la necessità di realizzare un impianto che chiuda il ciclo rifiutando però qualsiasi ipotesi di inceneritore o termovalorizzatore perché vi sono valide tecnologie alternative.
Tonini (Pd): la querela Cia evidenzia che la Mak non accetta lo scrutinio pubblico
Giorgio Tonini (Pd) è intervenuto a sostegno di Claudio Cia, capogruppo di Fratelli d’Italia querelato per diffamazione sulla vicenda del progetto dell’ospedale a Masi di Cavalese dalla cordata guidata dall’impresa Mak. Pur essendo Cia – ha ricordato Tonini – suo avversario politico, il suo caso merita attenzione perché la questione nella quale è stato coinvolto riguarda il partenariato pubblico privato. Il ppp è uno strumento molto delicato e da utilizzare con grande prudenza, perché si tratta di una modalità di iscrivere dentro la logica dell’interesse pubblico l’interesse privato che è quello di perseguire il profitto attraverso l’impresa, motore fondamentale dello sviluppo economico. Il perseguimento dell’interesse privato da parte dell’impresa non solo è legittimo ma è un valore costituzionale. Nel momento in cui si costituisce un partenariato tra interesse pubblico e interesse privato, la domanda è se sia l’interesse privato a mettersi a servizio di quello pubblico o viceversa. La risposta non è autoevidente. Questa valutazione dev’essere svolta dalla Giunta provinciale che ne risponde al Consiglio provinciale. Quindi tutte le domande, anche le più scomode e urticanti sulla vicenda è non solo legittima ma doverosa. Se la IV Commissione consiliare presieduta da Cia non avesse posto delle domande sul ppp non avrebbe fatto il proprio dovere. Querelando Cia la Mak dimostra di non accettare lo scrutinio pubblico della proposta progettuale che ha avanzato. Non risulta che qualcuno abbia diffamato l’impresa Mak in quanto tale perché sono solo stati sollevati dei dubbi. Tonini ha chiesto al presidente Kaswalder di tutelare la funzione ispettiva dei consiglieri su una materia così delicata e al presidente Fugatti di dichiarare che non si possono stringere accordi di partenariato con imprese che adottano metodi intimidatori nei confronti dei consiglieri.
Cia (FdI): Tonina ha difeso il ruolo e l’importanza del Consiglio provinciale
Claudio Cia (FdI) ha ringraziato Tonini che – ha detto – con il suo intervento ha dimostrato spessore politico e onestà intellettuale. Tonini, ha aggiunto, ha evidenziato con le sue parole l’importanza dell’istituzione consiliare e la difesa di questa istituzione.
LA REPLICA DEL PRESIDENTE FUGATTI CHE RIVENDICA LA VISIONE CONTENUTA NEI FATTI CONCRETI MESSI IN CAMPO DALLA GIUNTA
Nella replica con cui ha concluso la discussione generale sulla manovra di bilancio, Fugatti ha esordito ricordando di aver ascoltato il 70% degli interventi precisato, per rispondere alle lamentele per le sue assenze, che “non è scritto da nessuna parte che il presidente della Giunta debba essere sempre per forza in aula”. Fugatti ha poi sottolineato come nelle 18 pagine su 32 della sua relazione contate da Olivi lui abbia voluto raccontare quel che la Giunta ha fatto in questi 4 anni di legislatura e negato che l’esecutivo abbia usato l’alibi delle emergenze per giustificare quel è stato o non è stato fatto. “Certo le emergenze hanno influenzato l’attività dell’esecutivo – ha puntualizzato – ma non le abbiamo istituzionalizzate, tant’è vero che la mia relazione ha messo in fila tutto ciò che è stato fatto sia nei momenti più critici sia al di là delle contingenze sfavorevoli per realizzare il programma di legislatura con azioni concrete”. Quanto alla mancanza di visione “refrain delle minoranze secondo cui l’esecutivo non avrebbe indirizzi strategici, Fugatti ha rimarcato che la sua relazione ha risposto proprio a questa obiezione mettendo in luce i “fatti concreti”.
Alcuni esempi di delle cose concrete e al tempo stesso strategiche
“Questa è la nostra visione di futuro – ha ribadito: fatti concreti nati da un percorso di condivisione con i territori promosso dalla Giunta all’inizio del 2019 con gli Stati generali della montagna. Da lì sono nate cose reali”. Che a suo avviso esprimono anche strategie. Tra queste iniziative il presidente ha ricordato l’istituzione “in quattro e quattr’otto” della facoltà di medicina di cui in Trentino si discuteva da lustri, le risorse investite per le infrastrutture allo scopo di collegare le zone di montagna al fondovalle, il concorso per l’assunzione dei segretari comunali, i 20 euro dell’abbonamento forniti agli studenti “per evitare che chi abita lontano dalla scuola paghi più di chi vive in città e mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza”, il mantenimento delle piccole scuole anche con pochissimi alunni nelle località più decentrate. E ancora, indicano una visione di futuro anche la digitalizzazione del Trentino che con le risorse stanziate in questi anni porterà presto la nostra provincia molto in alto nella classifica nazionale del settore, le opere progettate e finanziate per le Olimpiadi invernali del 2026 e i provvedimenti a favore della natalità.
I risultati portati a casa con le norme per l’A22 e la neutralità fiscale
Nel ricordare i meriti della Giunta il presidente si è soffermato in particolare su due fatti: la soluzione raggiunta con la norma per il rinnovo della concessione dell’A22 che era scaduta nel 2014 e di cui discuteva da anni (“il sì del governo non era affatto scontato visto che in gioco ci sono 50 anni di gestione e 7 miliardi di opere”); e il risultato ottenuto sul tema finanziario del bilancio provinciale. “Con il governo Draghi – ha detto – abbiamo portato a casa la legge sulla neutralità fiscale e la norma sul contributo dello Stato per i Giochi olimpici invernali del 2026”.
La situazione della sanità non è peggiorata e in qualche caso e migliorata
Sul capitolo sanità, che particolarmente preso di mira dalle opposizioni, Fugatti ha snocciolato una serie di dati che dimostrano come in questi ultimi anni nonostante la pandemia la situazione in Trentino non sia peggiorata. Anzi, in qualche caso è migliorata. Ad esempio nel rapporto tra mobilità attiva e passiva, con uno squilibrio che nel 2010 era di 16 milioni di euro, mentre nel 2017 siamo scesi a 6,8 milioni e nel 2019 a 1,170 milioni di euro. Con il Covid il divario è poi tornato ad aumentare e ora è pari a 3,8 milioni di euro. Dunque il saldo si è fortemente ridotto. Le cose sono migliorate anche per quanto riguarda i Codici Rao, perché le prestazioni specialistiche sono quasi raddoppiate tra il 2018 e il 2021. E nel primo semestre del 2022 la percentuale non si discosta di molto dalla situazione del 2016. Quanto al personale sanitario, Fugatti ha fatto notare che dal 2017 ad oggi i dipendenti dell’Apss a tempo determinato e indeterminato sono aumentati di oltre 600 unità raggiungendo nell’agosto 2022 quota 8.807. Il presidente ha evidenziato anche i 16 milioni di euro destinati dalla Giunta al sistema sanitario e ai contratti del personale. Tra oss e tecnici sono stati stanziati 25 milioni di euro.
Le opere procedono: Loppio-Busa, Valdastico, Trento-Bondone
Altro tema toccato da Fugatti: le opere pubbliche. Non è vero – ha replicato alle minoranze – che qualunque altra Giunta le avrebbe finanziate perché in qualche caso erano attese da 20 anni. Certo alcune come la Loppio-Busa e la Tangenziale di Cles e gli istituti Russel, Pertini e la scuola di Ala erano state finanziate nella passata legislatura, ma tutte le altre elencate nella sua relazione hanno ottenuto le risorse necessarie in questa legislatura. Altre molte importanti sono state ideate e lanciate come la linea Rovereto-Riva per la quale la Provicnia attende riscontri dal ministero. Anche per la circonvallazione ferroviaria di Trento le risorse sono arrivate e ora i lavori potranno partire. Anche per la funivia Trento-Bondone sono arrivati i primi 37 milioni e mezzo, mentre si procede nel percorso verso lo sbocco nel nostro territorio dell’autostrada della Valdastico. Su quest’opera Fugatti ha confermato che “ora si passerà a verificare il sentiment dei territori, ma il progetto va avanti”.
Per le case Itea sfitte nel 2023 si darà il via alla sistemazione di 4-5000 alloggi
Sulla natalità Fugatti ha riconosciuto con Olivi che le risorse finanziarie in questo bilancio sono poche. Sul requisito dei 2 anni di residenze anziché 10 richiesti per accedere ai 5.000 euro del bonus per il terzo figlio, il presidente ha spiegato la scelta con la volontà di attendere l’esito del contenzioso in corso con le autorità competenti. Fin’ora – ha aggiunto – il Covid ha impedito alla Giunta di misurare gli effetti dell’assegno per la natalità. Sulla casa il presidente ha assicurato la forte volontà della Giunta di investire sulla messa a disposizione di alloggi oggi sfitti nel più breve tempo possibile. Con le risorse previste nel 2023 si dovrebbe arrivare ad almeno 4-500 appartamenti da sistemare a questo scopo.
Turismo sostenibile: apertura al numero chiuso per la Busa con la Rovereto-Riva
Sul tema del turismo Fugatti ha aperto all’ipotesi numero chiuso per la Busa avanzata da Rossi, ma solo se andrà in porto il progetto della Rovereto-Riva per la mobilità sostenibile. E tra le cose concrete e lungimiranti in questo settore ha citato il bando qualità turismo che ha raccolto 400 domande dei privati con 100 milioni di investimenti e 70 dai privati. Sul trasporto pubblico ha ricordato progetti importanti come il Bus Rapid Transit per le Olimpiadi 2026, la riapertura della stazione di Calliano, l’elettrificazione della Valsugana e la stessa funivia Trento-Bondone.
Tavolo tecnico con i ministeri per la legge sull’idroelettrico
Alla domanda di Olivi sulle possibilità che la legge trentina per la proroga delle concessioni delle centrali idroelettriche della Provincia non venga impugnata dal governo, Fugatti ha risposto che i tre ministri interessati stanno per aprire con la Provincia un tavolo tecnico per evitare questo scenario.
Music Arena, ospedale di Cavalese e macroregione
Alle critiche sulla Music Arena Fugatti ha risposto ricordando che per 15-20 anni l’area acquistata dalla Provincia con 35 milioni di euro era diventata una discarica, mentre ora ha una vocazione e si può utilizzare per il tempo libero, lo sport e i concerti. A Dalpalù il presidente ha assicurato che la Rotatoria di Masi andrà in appalto nel 2023 mentre per l’ospedale di Fiemme ha confermato che sarà il territorio a decidere. Sulla macroregione il presidente ha preso spunto dalla vicenda dell’A22 che a suo avviso ha dimostrato che se i territori lavorano insieme e sono aperti fanno l’interesse di tutti. Se Trento e Bolzano fossero invece andate avanti di testa loro fermandosi a Borghetto non sarebbe stato possibile portare a casa la norma risolutiva. “Chiudersi a Borghetto non è nell’interesse del Trentino – ha concluso – e facciamo squadra con Bolzano e il Tirolo su tante questioni concrete, ma su altre occorre essere aperti, inclusivi e saper dialogare anche con territori diversi”. Sollecitato dopo la replica da Olivi, Fugatti si è riservato di rispondere a breve alla domanda del consigliere sul recupero dell’area ex Alumetal.
Avviato l’esame degli ordini del giorno
Dopo una prima sospensione ottenuta da Paola Demagri per riunire l’assemblea delle minoranze sugli ordini del giorno (odg) presentati in rapporto alla manovra di bilancio, è stato invece respinto un secondo stop ai lavori dell’aula da lei chiesto per cercare un accordo con la Giunta su quali di questi testi sarebbero stati accolti, modificati o respinti. Per questo Demagri e Degasperi hanno deciso di spostare in coda i primi odg, che recano la loro firma, mentre altri della maggioranza sono finiti in fondo per l’assenza degli assessori di merito.
Sì all’odg di Job sulla caserma di Caldes
La discussione è così iniziata dal numero 10 di Ivano Job (Misto-Coraggio Italia) e approvato con 5 voti a favore e uno di astensione impegna la Giunta a finanziare la sistemazione della caserma dei vigili del fuoco di Caldes per la quale servono 300.000 euro.
No all’odg di Demagri per dare una casa alle giovani coppie nei centri storici
Respinto, invece, con 19 no e 11 voti a favore l’odg 11 di Paola Demagri che chiedeva di impegnare la Giunta di aprire un bando per la riqualificazione dei centri storici anche per offrire un tetto alle giovani coppie e a beneficio della ripresa della natalità.
Sì all’odg di De Godenz per incrementare le linee di credito a favore delle aziende
Approvato poi con il voto di astensione di Rossi l’odg 12 proposto da Pietro De Godenz ed emendato d’intesa con l’assessore Spinelli, che impegna la Giunta ad avviare un confronto con i diversi sottoscrittori del protocollo volto a incrementare le linee di credito contro-garantite fino all’importo di 1.250.000 euro e rispondere meglio, in tal modo, alle necessità finanziarie delle aziende generate dalla costituzione di elevate cauzioni in contanti (nell’ordine di migliaia di euro) in un momento come quello che stiamo attraversando di forte tensione finanziaria.
Sì all’odg di Marini per attivare nuove lauree professionalizzanti
Approvato all’unanimità l’odg 13 proposto da Alex Marini (Misto-5 Stelle) ed emendato d’intesa con l’assessore Bisesti, che impegna la Giunta a prevedere l’attivazione di nuove lauree professionalizzanti per geometra e perito industriale, da valutare congiuntamente all’Università di Trento, sulla base di un’analisi del fabbisogno formativo emergente dal tessuto economico-sociale e di un’analisi di sostenibilità economico-finanziaria. Si tratta di nuovi corsi di laurea professionalizzanti abilitanti l’esercizio delle professioni di geometra e di perito industriale. L’esecutivo dovrà anche valutare con Trentino Sviluppo la localizzazione e le soluzioni infrastrutturali e logistiche per ospitare questi corsi di laurea nei limiti delle risorse disponibili.
Sì all’odg di Rossato per diffondere i defibrillatori nelle scuole
Approvato poi con 28 voti a favore l’odg 15 di Katia Rossato (di FdI), che impegna la Giunta a favorire la diffusione e l’utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni nelle scuole anche organizzando una campagna di sensibilizzazione con iniziative di formazione negli istituti di istruzione primaria e secondaria rivolta ai docenti, educatori, genitori e studenti.
Sì all’odg di Cia per migliorare la raccolta differenziata ed evitare l’inceneritore
Via libera del Consiglio anche all’odg 16 di Claudio Cia (FdI) per migliorare la raccolta differenziata promuovendo campagne di informazione e formazione della cittadinanza per migliorare la qualità di questa pratica visto lo spazio sempre più esiguo disponibile nelle discariche provinciali. Servono in particolare soluzioni urgenti per chiudere il ciclo dei rifiuti in particolare del “secco-residuo”. L’assessore Tonina ha ricordato che questo odg non fa che rafforzare le previsioni garantite dalla Giunta con il quinto aggiornamento del piano provinciale rifiuti. Cia ha accettato la votazione per parti separate chiesta da Paolo Zanella di Futura per votare a favore della richiesta di contenere le dimensioni di un eventuale impianto per non attrarre rifiuti da fuori provincia e assicurare una gestione regionale dei rifiuti. La premessa è stata approvata con 24 sì e 8 no e il dispositivo all’unanimità.
Sì all’odg di Rossato per diffondere gli ecocompattatori
Approvato con 28 voti a favore e 2 di astensione l’odg 17 di Katia Rossato (FdI) per promuovere la diffusione di ecocompattatori di rifiuti sfruttando le opportunità di finanziamento messe a disposizione dal Ministero della transizione ecologica con il decreto mangiaplastica. L’odg impegna la Giunta a stimolare una verifica di sostenibilità tecnico-economica della installazione di macchine per il recupero delle bottiglie.
No all’odg di Zeni per revocare una gara dell’Apss
Luca Zeni (Pd), si è visto respingere con 17 no, 13 sì e 3 voti di astensione di Fratelli d’Italia il suo odg che chiedeva di impegnare la Giunta a revocare una gara dell’Apss per le pulizie delle strutture ospedaliere del 9 novembre scorso, avendo rilevato delle difformità rispetto ai principi e agli obiettivi previsti nel codice degli appalti. Zeni proponeva anche di individuazione della società di controllo per evitare relazioni e legami tra controllore e controllato. Sul controllo l’assessora Segnana ha dichiarato che deve rimanere in capo all’amministrazione e che l’Apss ha deciso di non ritirare la procedura di gara. Cia ha giudicato condivisibile l’istanza di Zeni perché il controllore non deve coincidere con il controllato, ma occorre comunque dimostrare che un’azienda svolge correttamente la propria attività per prevenire lamentele per disservizi. Cia ha ricordato che anche in campo nazionale le attività di controllo sono in capo alle stesse aziende che forniscono i servizi. Per questo e per rispettare un intervento di Ambrosi che aveva sollevato lo stesso problema evidenziato da Zeni, il consigliere ha preannunciato il voto di astensione di Fratelli d’Italia.
No all’odg di Marini per il Comune di Lona Lases
Respinto con 20 no e 10 sì l’odg di Alex Marini per recuperare coesione nel Comune di Lona Lases dove per la terza volta non si sono potute tenere le elezioni comunali perché non si è presentata alcuna lista, il consigliere Marini voleva impegnare la Giunta ad avvalersi di professionisti al fine di attivare un processo partecipativo all’interno di quella comunità volto a stimolare l’elaborazione degli elementi utili favorire un percorso di analisi e comprensione collettiva dell’inchiesta Perfido, perseguendo la riconciliazione tra le parti e la ricostruzione della coesione sociale. Infine, chiede alla Giunta di utilizzare le risorse per costituire un’assemblea civica formata da membri estratti a sorte tra i maggiorenni di Lona Lases per supportare e affiancare il neo nominato Commissario Francini nelle svolgimento delle sue funzioni amministrative e di indirizzo politico.
Sì all’odg di Zeni per rendere operativa la carta europea della disabilità
Il Consiglio si è espresso all’unanimità a favore dell’odg 22 di Luca Zeni (Pd) per rendere operativa la carta europea della disabilità. Sulla base del progetto europeo “disability card”, documento in formato tessera per il riconoscimento della condizione di disabilità nei paesi aderenti, l’odg impegna la Giunta ad attivare urgentemente gli atti necessari a renderla operativa anche in Trentino. L’assessora Segnana ha segnalato che la Giunta è già impegnata in questa direzione.
Sì all’odg di Leonarsi per permettere ai disabili la pratica degli sport invernali
Sì anche all’odg 24 di Giorgio Leonardi (FI) che impegna la Giunta a prevedere un fondo per elargire alle società di gestione degli impianti di risalita operanti nel territorio provinciale, alle scuole di sci del Trentino e a ogni altro soggetto che eserciti professionalmente l’insegnamento della disciplina dello snowboard, un contributo per l’approvvigionamento di ausili idonei a favorire la pratica di questa disciplina e dello sci di discesa anche in vista delle prossime olimpiadi invernali.
L’esame degli ordini del giorno sta proseguendo nell’aula del Consiglio provinciale