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CONSIGLIO PAT * CORONAVIRUS: « GESTIONE DELLA CRISI: CONFRONTO A TUTTO CAMPO TRA GIUNTA E CONSIGLIERI »

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13.41 - martedì 14 aprile 2020

Videoconferenza stamane con il nucleo degli esperti scelti da Fugatti

Il presidente Walter Kaswalder e i capigruppo consiliari hanno partecipato stamane al confronto in videoconferenza – organizzato dall’assessore alle attività economiche, Achille Spinelli – che ha offerto una prima occasione di confronto informale con il team di esperti appena formato dal governo provinciale per ragionare sull’emergenza sanitaria e sugli scenari socioeconomici del prossimo futuro. Presente lo stesso presidente della Provincia Maurizio Fugatti, si è approfondito il tema di come va impostato il complesso lavoro di riprogrammazione dell’azione di governo del Trentino da parte della Pat.

I capigruppo di minoranza hanno riproposto la richiesta di essere messi a parte dei parametri finanziari e di bilancio attuali, elementi essenziali per qualsiasi lavoro di proposta e di pianificazione. Paolo Ghezzi ha rinnovato l’auspicio delle opposizioni di poter essere chiamate dentro la cabina di regia Pat, per dare un contributo operativo al grande sforzo di superamento della crisi. Giorgio Tonini – poi anche Ugo Rossi – ha chiesto quali sono le risorse ordinarie in bilancio 2020, quale la potenza di fuoco effettiva che la Provincia potrà dispiegare. Il presidente Fugatti ha confermato che domani dovrebbe esserci una importante interlocuzione con il ministro Boccia, in seguito alla quale – giovedì o venerdì – si potrà riunire una videoconferenza con le minoranze consiliari, per dare le prime risposte ai dati richiesti. Spinelli ha anticipato alcuni dati: si prevede un crollo di 11-13 punti del Pil 2020, con minori entrate fiscali per la Pat per circa 380 milioni di euro, un dato che metterà sotto stress già l’esercizio finanziario in corso e le relative previsioni.

Inevitabile è stato allora parlare del ricorso al debito Pat. Roberto Poli ha raccomandato di non avventurarsi in un indebitamento. Giorgio Tonini ha suggerito a sua volta molta cautela, ricordando che il solo debito buono è quello che si ripaga generando aumento del Pil. Il professor Michele Andreaus ha confermato la necessità di un approccio prudente al debito, che non può essere la soluzione di tutti i problemi. Paolo Ghezzi è per un’iniezione di liquidità generalizzata per imprese e famiglie deboli, via bond Cassa del Trentino/Cassa depositi prestiti, con garanzia della Provincia. Pietro De Godenz ha proposto di pensare a un contributo diretto dei trentini all’emergenza e alla necessità di risorse. Walter Kaswalder ha argomentato che occorre quantificare il debito sostenibile, immaginare strumenti nuovi (come i bond emessi dalla Provincia), studiare bene l’effettiva pesantezza dei danni subiti dai diversi comparti economici e professionali, infine quali e quanti contributi assegnare a fondo perduto.

Tutti d’accordo, questa mattina, sul fatto che in questo frangente sarà decisiva l’intelligenza del futuro, la capacità di capire il mondo nuovo che uscirà dal tempo della pandemia. Se ne può uscire in due modi, ha detto Roberto Poli: con una società frammentata e rancorosa, oppure con una idea di futuro capace di salvaguardare la coesione sociale. L’analisi dello scenario è importantissima, ha confermato Andreaus, per riorganizzare i comparti. Lo sci invernale, per esempio: occorrerà ragionare con Veneto e Alto Adige per un’offerta compatibile con le regole di prevezione sanitaria. Il professor Enrico Zaninotto ha evidenziato l’esigenza di accompagnare le nostre imprese nello sforzo di riorganizzazione, ci vorrà un forte sostegno nel senso dell’assistenza e consulenza, con la messa in campo di risorse umane adeguate.

Altri spunti. Mara Dalzocchio ha chiesto se si farà uno screening per capire l’esatto – e diversificato – impatto della crisi sulle aziende dei diversi settori. Vanessa Masè ha ricordato che pur con l’ottima premessa della l.p. 2/2020 e del protocollo finanziario approvato dal governo provinciale, le banche non hanno ancora aperto i rubinetti del credito alle imprese, le relative istruttorie rimangono ancora molto complesse. Urge semplificare e accelerare l’evasione delle pratiche. Attenzione anche ai servizi alle famiglie con figli, perché diversamente il ritorno al lavoro diventa impossibile. Anche Alex Marini, Giorgio Leonardi e Filippo Degasperi sono intervenuti attivamente alla tavola rotonda virtuale.

L’assessore Spinelli ha chiuso annunciando che entro la prossima settimana sarà pronto il disegno della manovra finanziaria, destinata a diventare legge provinciale Ripresa Trentino-2. Si deve ragionare sugli stimoli al credito, su un’eventuale tassa di scopo e su un’ampia gamma di ammortizzatori sociali, non solo per i dipendenti ma per tutti coloro che perdono il lavoro.

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