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CIA* CONCORSO CUE ANNULLATO: CANDIDATI FINALMENTE RIMBORSATI DOPO L’INTERROGAZIONE SUL RITARDO DELLA PROVINCIA

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13.15 - lunedì 13 novembre 2017

Concorso Cue annullato: candidati finalmente rimborsati dopo l’interrogazione sul ritardo della Provincia. Con l’interrogazione del 17 ottobre 2017 il consigliere provinciale Claudio Cia tornava sulla questione del concorso annullato dalla Giunta Provinciale per supposte irregolarità (e sul quale la Magistratura sta ancora indagando per ipotesi di abuso d’ufficio) per segnalare come nonostante la Provincia si fosse impegnata a rimborsare la tassa di iscrizione al concorso a ciascun concorrente, tale promessa rimaneva ancora disattesa.

I candidati avevano infatti ricevuto da tempo l’apposito modulo di richiesta di rimborso, da restituire all’Ufficio Concorsi della Provincia entro il 14 luglio 2017 debitamente compilato e firmato. Nonostante la determina di rimborso riportasse la data 22 agosto 2017, con relativa registrazione contabile di data 6 settembre, la Provincia non aveva ancora accreditato l’importo agli aventi diritto, non rispettando la scadenza dei trenta giorni previsti entro cui l’Amministrazione si era impegnata per iscritto al versamento dell’importo dovuto. Tale ritardo, nonostante si tratti di cifre del tutto simboliche, è parso come un’ulteriore presa in giro ai candidati già danneggiati dal concorso farlocco, la cui responsabilità rimane in capo alla Provincia.

Arriva oggi la stringata risposta del Presidente della Provincia Ugo Rossi che riferisce che: «Con riferimento all’interrogazione in oggetto, assunte le necessarie informazioni, si precisa che il pagamento ai beneficiari è stato eseguito il giorno 27 ottobre 2017. Il ritardo è dovuto alla particolarità della circostanza, che ha richiesto una specifica procedura di liquidazione».

Soddisfatto il Consigliere Cia, che osserva come il rimborso avvenuto 10 giorni dopo la sua interrogazione faccia pensare che senza la stessa i candidati avrebbero rischiato di dover aspettare ancora, per il piccolo risarcimento a loro dovuto. «La “particolarità” della circostanza, sollevata dal Presidente Rossi a giustificazione del ritardo – scrive il consigliere di Agire per il Trentino – era ben nota prima ancora che iniziasse la procedura. Viene da chiedersi cosa succederebbe se anche i cittadini trentini si appellassero alle “particolarità delle circostanze” per ritardare a piacimento i pagamenti nei confronti della pubblica amministrazione».

 

 

Cons. Claudio Cia

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