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LANCIO D'AGENZIA

CARABINIERI – TRENTO * CONTROLLO TERRITORIO: « I RISULTATI DA INIZIO ANNO DELLA NOSTRA “TASK FORCE”, TRA PORTELLA E S. MARIA MAGGIORE »

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11.32 - lunedì 4 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Sono trascorsi ormai circa tre mesi dalla grave rissa verificatasi nella serata del 29 dicembre nel centro storico cittadino e la “task force” messa in campo dai Carabinieri di Trento all’indomani diquei fatti non ha tardato a fornire una concreta risposta in termini di risultati nel corso delle numerose “operazioni” condotte tra Piazza Portella, via Pozzo, Santa Maria Maggiore e zone “calde”limitrofe. I Carabinieri, infatti, anche grazie al contributo di colleghi provenienti dalle Compagnie vicine, hanno da allora implementato il monitoraggio del territorio, svolgendo quotidianiservizi in borghese, di osservazione e di successivo riscontro.

È così che in due mesi di presenza discreta, ma continua, i militari della “task force” hanno potuto effettuare 10 arresti, prevalentemente per spaccio di stupefacenti, senza tuttavia trascurare, ad esempio, il fermo operato nei confronti di due cittadini marocchini resisi responsabili di una rapina ai danni di una coppia di minori nel parco “San Marco” il 07 gennaio u.s.

Sempre in merito all’attività di spaccio condotta prevalentemente da cittadini di origine straniera nel centro storico, sono stati ben 11 i soggetti denunciati, in gran parte nordafricani con il sequestro complessivo di circa 300 grammi di hashish, senza tener contodegli ulteriori numerosissimi piccoli “recuperi” di sostanze stupefacenti delle più diverse tipologie in capo ai consumatori, di volta in volta sanzionati ai sensi dell’art.75 d.p.r. 309/1990 per “uso personale. Sono infatti ben 47 le persone segnalate per piccole dosi, di cui 1/3 “trentini doc”, e 5 minori.

Da ultimo merita una menzione anche l’attività condotta in relazione alla presenza illegale di soggetti sul territorio nazionale: si pensi, infatti, che nel periodo in esame, nella sola zona ricompresa tra Piazza della Portella, Santa Maria Maggiore, via Pozzo e via Roma, sono stati identificati, accompagnati presso l’ufficio stranieri della locale Questura e quindi successivamente presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio situati in tutta Italia, 5 soggetti, tutti di provenienza nord africana. L’ultimo di questi, un cittadino tunisino classe 1994 fermato in via Roma (e trovato, tra l’altro, in possesso di pochi grammi di hashish “per uso personale”), è stato accompagnato dai militari presso il C.P.R. di Potenza proprio durante il fine settimana appena decorso.

Il cambio di strategia risulta premiante, ma va considerato che richiede una certa tempistica, perché il lavoro si basa ora soprattutto sull’osservazione, sulla selezione degli obiettivi oltreché sulla documentazione probatoria di frequentazioni e prassi comportamentali. Sono vive e intense le aspettative, da parte di categorie produttive e cittadini, di arginare i fenomeni che caratterizzano queste zone del centro, ma va ripetuto che l’attuale metodologia di contrasto richiede impegno specifico e quindi determinate tempistiche. Non vedere personale in divisa non significa che non via siano comunque assetti costantemente impegnati in borghese che svolgono un lavoro mirato.

Facili conclusioni, veicolate recentemente tramite stampa, tese a pensare che lo spaccio non ha soluzione o sia arginabile (solo) attraverso strumenti straordinari quali ad esempio l’impiego dell’esercito, non sono aderenti al complessivo e attuale quadro della delittuosità locale, che va invece ponderato sempre con criterio tecnico-scientifico e dagli addetti ai lavori.  Tra le varie, peraltro, si sta valorizzando anche la voglia, di collaborazione e di continuo monitoraggio della situazione, di molti residenti di questi settori del Centro Storico, non ultimi quelli appartenenti al “Comitato di Rinascita di Torre Vanga”, i cui referenti hanno ora un contatto diretto con la Compagnia Carabinieri di Trento per ogni possibile segnalazione ulteriore e relativo intervento.

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