Non stanchiamoci di dirlo: bisogna stare a casa! I controlli non saranno interrotti e nemmeno caleremo, anzi ci sforzeremo per mantenere ai massimi livelli possibili il trend della proiezione esterna dei Reparti, fino a quando riusciremo a non trovare più:
– persone che portano il cane a passeggio lontano dalle loro residenze;
– i cittadini di Cles, intenti a lavare la propria autovettura in un autolavaggio di Lavis, fuori dal tragitto autodichiarato per rientrare a casa dal lavoro;
– persone di Trento sull’Altopiano della Vigolana per consegnare beni, non di primaria necessità, a un parente;
– giovani di Trento, che si recano a casa dell’amico per passare assieme la serata;
– donne di Borgo Valsugana che passeggiano per il centro storico di Trento, nottetempo, per l’insonnia;
– decine di persone, senza alcuna valida motivazione, che girano per le strade e le piazze, come continua a succedere.
È normale che se continuerà a cresce il numero dei denunciati (53mila) per inosservanza alle norme di contrasto alla diffusione del virus, aumenterà anche quello dei contagiati (41mila) e così non sarà nemmeno possibile dire <<andrà tutto bene>>!, ma dovremo prendere coscienza e di non avere fatto tutto quello che era possibile, per garantire il minimo numero di vittime, assumendo ciascuno e per quota parte, le nostre responsabilità morali.
In sintesi, se la formula #iorestoacasa non diventerà un convinto sistema di vita, la diffusione del virus avrà gioco facile e noi avremo giorni difficili e bui.